Con il termine tonsillite ci si riferisce genericamente a un’infiammazione delle tonsille, organi linfatici situati nel faringe, alla base della lingua e nel rinofaringe.
Quali sono i sintomi e cosa fare in loro presenza? Ne parliamo con il dottor Michele Cerasuolo, otorinolaringoiatra presso Humanitas San Pio X e i centri medici Humanitas Medical Care.
Che cos’è la tonsillite?
La tonsillite acuta è comunemente definita come un’infiammazione delle tonsille palatine, che sono tessuti linfatici di forma ovoidale situati nell’orofaringe, lateralmente all’ugola. Durante la prima infanzia, le tonsille palatine svolgono un ruolo importante nella protezione delle vie respiratorie, contribuendo al nostro sistema immunitario. Tuttavia, normalmente, a partire dalla prima infanzia, le tonsille subiscono un progressivo processo di atrofia, sia dal punto di vista funzionale che anatomico, risultando spesso inattive e involute nei soggetti adulti.
Le tonsille possono infiammarsi, principalmente a causa di infezioni virali e batteriche; le tonsilliti possono portare a un ingrandimento delle tonsille accompagnato da dolore alla gola (faringodinia) talvolta irradiato anche anche all’orecchio (otalgia).
Quali sono i sintomi della tonsillite?
I sintomi della tonsillite comprendono:
- Mal di gola e dolore durante la deglutizione (faringodinia e odinofagia)
- Otalgia riflessa (dolore all’orecchio causato dalla comune innervazione)
- Gonfiore delle tonsille (ipertrofia tonsillare)
- Arrossamento (iperemia)
- Suppurazione (presenza di placche nelle cripte tonsillari e raccolta di essudato purulento)
- Febbre
- Gonfiore dei linfonodi del collo (linfoadenopatia reattiva laterocervicale)
- Alito cattivo
Quali sono le cause della tonsillite?
La flogosi del tessuto tonsillare avviene in risposta a un’infezione virale o batterica.
I virus più frequentemente associati alle tonsilliti sono gli Adenovirus e i Rhinovirus, gli stessi virus responsabili del raffreddore comune. Tra i batteri, è spesso la famiglia degli Streptococchi a causare l’infiammazione delle tonsille.
Tuttavia, ciò che determina se si tratta di una tonsillite acuta o cronica sono i sintomi e la loro durata, piuttosto che la causa sottostante.
Quali differenze ci sono tra tonsillite acuta e cronica?
La tonsillite acuta si manifesta con un forte dolore localizzato nella zona delle tonsille e della faringe, accompagnato da febbre elevata, difficoltà nella deglutizione, malessere e stanchezza generale. Solitamente, con la cura adeguata, i sintomi si risolvono entro pochi giorni.
La tonsillite cronica, invece, può essere conseguenza di episodi ripetuti di tonsillite acuta; è più comune nei bambini e nei giovani adulti. Si caratterizza per dolore alla gola lieve persistente, bruciore e fastidio durante la deglutizione, talvolta febbricola, oltre a malessere e stanchezza generale. I sintomi tendono a protrarsi nel tempo e talvolta diventano intercorrenti ad episodi ripetuti di tonsillite acuta.
Come avviene la diagnosi di tonsillite?
Per diagnosticare la tonsillite, una visita otorinolaringoiatrica è spesso sufficiente. Durante questa valutazione, lo specialista esamina attentamente le vie aereo-digestive superiori, con particolare attenzione alla bocca e all’orofaringe (gola) e controlla la presenza eventualmente di linfonodi laterocervicali ingrossati e dolenti.
Solo in casi specifici e sempre meno frequentemente, può essere richiesto un tampone faringeo. È importante notare che il tampone deve essere eseguito correttamente in ambulatorio, evitando di strisciare sulla tonsilla palatina ma piuttosto esercitando una leggera pressione.
In situazioni particolari, come nella mononucleosi, gli esami ematochimici possono essere utilizzati per orientare o confermare la diagnosi. La richiesta del titolo antistreptolisinico (TAS) può essere d’aiuto per evidenziare infezioni da Streptococco beta-emolitico di gruppo A e valutare l’andamento della risposta anticorpale nei pazienti con sintomatologia cronica.
Come trattare la tonsillite?
Il trattamento della tonsillite varia a seconda della causa dell’infezione, sia essa virale o batterica.
Se l’infiammazione è di natura batterica, verranno prescritti antibiotici. Al contrario, se l’infezione è di origine virale, saranno somministrati solo farmaci per ridurre la febbre (antipiretici) e alleviare il dolore (antidolorifici).
Nel caso di tonsilliti ricorrenti, può essere considerata una terapia con immunostimolanti per ridurre la frequenza degli episodi.
In alcuni casi, quando gli episodi diventano ricorrenti, con necessità di terapie antibiotiche ripetute o quando si manifestano episodi con complicanze (ascesso peritonsillare), può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico di asportazione delle tonsille (tonsillectomia).
Come si previene la tonsillite?
La prevenzione della tonsillite può essere efficacemente attuata seguendo alcune semplici regole di igiene. Queste includono:
- Lavare frequentemente le mani per ridurre la diffusione dei germi.
- Coprire bocca e naso quando si è esposti a freddo intenso o a persone con sintomi di infezioni respiratorie.
- Mantenere una dieta equilibrata e ricca di liquidi, includendo alimenti che contengono zinco e vitamina C, che possono aiutare a rafforzare il sistema
- Mantenere una buona igiene orale soprattutto dopo i pasti principali.