<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0" xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/" xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom" xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/" xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/" > <channel> <title>Occhi Archives - Humanitas Salute</title> <atom:link href="https://www.humanitasalute.it/occhi/feed/" rel="self" type="application/rss+xml" /> <link>https://www.humanitasalute.it/occhi/</link> <description></description> <lastBuildDate>Thu, 14 Nov 2024 08:03:56 +0000</lastBuildDate> <language>it-IT</language> <sy:updatePeriod> hourly </sy:updatePeriod> <sy:updateFrequency> 1 </sy:updateFrequency> <generator>https://wordpress.org/?v=6.7.1</generator> <image> <url>https://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/salute-logo-footer-150x99.png</url> <title>Occhi Archives - Humanitas Salute</title> <link>https://www.humanitasalute.it/occhi/</link> <width>32</width> <height>32</height> </image> <item> <title>Occhio secco, tra le cause l’aria condizionata</title> <link>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/oculistica/104114-occhio-secco-tra-le-cause-laria-condizionata/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/oculistica/104114-occhio-secco-tra-le-cause-laria-condizionata/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Wed, 26 Jun 2024 11:44:58 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Occhi]]></category> <category><![CDATA[Oculistica]]></category> <category><![CDATA[aria condizionata]]></category> <category><![CDATA[caldo]]></category> <category><![CDATA[estate]]></category> <category><![CDATA[mario romano]]></category> <category><![CDATA[occhi]]></category> <category><![CDATA[occhio secco]]></category> <category><![CDATA[polline]]></category> <category><![CDATA[polvere]]></category> <category><![CDATA[venti secchi]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/uncategorized/occhio-secco-tra-le-cause-laria-condizionata/</guid> <description><![CDATA[<p>La sindrome dell’occhio secco è un disturbo a carico degli […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/oculistica/104114-occhio-secco-tra-le-cause-laria-condizionata/">Occhio secco, tra le cause l’aria condizionata</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[ <p>La sindrome dell’<a href="https://www.humanitas.it/sintomi/secchezza-oculare/"><strong>occhio secco</strong></a> è un disturbo a carico degli occhi che si verifica per via di un alterato equilibrio nella secrezione del film lacrimale. Se le lacrime sono insufficienti o se la loro qualità va incontro a un peggioramento, l’occhio può seccarsi.</p> <p>Tra i fattori che in estate possono contribuire all’occhio secco c’è anche l’uso dell’<strong>aria condizionata</strong>. Ne parliamo con il professor <a href="https://www.clinicacastelli.it/medici/mario-romano/">Mario Romano</a>, direttore <a href="https://www.clinicacastelli.it/centri/centro-oculistico/">Centro Oculistico di Humanitas Castelli </a>e docente <a href="https://www.hunimed.eu/">Humanitas University</a>.</p> <h2 class="wp-block-heading">Perché in estate gli occhi sono più vulnerabili?</h2> <p>Con l’estate arrivano caldo, venti secchi e molta polvere e polline, dove il calore provoca una più rapida evaporazione delle lacrime e la polvere provoca allergie rendendo i nostri occhi estremamente esposti ad antigeni esterni.</p> <p>Con l’avvicinarsi dell’estate, poi, il corpo diventa più vulnerabile ai colpi di calore e alla disidratazione, e con esso, anche i nostri occhi. </p> <h2 class="wp-block-heading">Quali sono i sintomi dell’occhio secco?</h2> <p>Durante il periodo estivo, il calore provoca un’evaporazione più rapida delle lacrime, rendendo gli occhi più inclini alla disidratazione del film lacrimale. Il risultato è irritazione e spesso una sensazione di bruciore agli occhi.</p> <p>In alcuni casi, si avverte la presenza o la sensazione di un <strong>corpo estraneo</strong> negli occhi, lacrimazione eccessiva, <strong>dolore o <a href="https://www.humanitas.it/sintomi/occhi-arrossati/">arrossamento</a>.</strong></p> <h2 class="wp-block-heading">Aria condizionata e occhio secco</h2> <p>L’uso dell’aria condizionata e del ventilatore aumenta durante l’estate e le persone sperimentano un peggioramento della secchezza oculare a causa della bassa umidità nell’aria. </p> <p>In ambienti in cui è presente l’aria condizionata, il flusso di aria filtrata emesso può essere particolarmente secco e causare l’<strong>evaporazione e disidratazione del film lacrimale</strong>, riducendo la capacità di proteggere la superficie corneale dell’occhio. </p> <p>Se si utilizzano schermi in questi ambienti, poi, la frequenza di ammiccamento involontario delle palpebre può diminuire, aumentando il rischio di occhio secco. </p> <h2 class="wp-block-heading">Occhio secco, cosa fare?</h2> <p>Per alleviare i sintomi dell’occhio secco è necessario:</p> <ul class="wp-block-list"> <li>evitare<strong> temperature troppo fredde</strong> e sbalzi termici</li> <li>non stare vicino a <strong>flussi d’aria</strong></li> <li>pulire regolarmente i filtri dell’aria condizionata per garantire che l’<strong>aria filtrata sia pulita</strong></li> <li>utilizzare<strong> sostituti lacrimali</strong> per proteggere la superficie oculare</li> <li>mantenere <strong>l’aria condizionata e i ventilatori</strong> a un livello tollerabile</li> <li>utilizzare gli <strong>umidificatori</strong> mantenendo l’aria condizionata accesa</li> </ul> <h2 class="wp-block-heading">Come ridurre l’incidenza delle malattie degli occhi in estate?</h2> <p>Per evitare il più possibile di incorrere in malattie degli occhi, specie nel periodo estivo, è importante mantenere alcuni accorgimenti.</p> <ul class="wp-block-list"> <li>Mantenere una buona igiene personale</li> <li>Non toccarsi, né strofinarsi gli occhi</li> <li>Non condividere asciugamani, fazzoletti, cosmetici</li> <li>Indossare occhialini da nuoto quando si nuota</li> <li>Rimanere idratati</li> <li>Usare occhiali da sole con protezione UV quando si esce al sole</li> <li>Evitare che la lozione solare venga a contatto con gli occhi</li> <li>Usare il condizionatore con moderazione</li> <li>Non strofinarsi gli occhi, soprattutto con le mani sporche</li> <li>In caso di gonfiore, arrossamento degli occhi, utilizzare impacchi di ghiaccio/refrigerante o lavare gli occhi con acqua fredda</li> <li>Non automedicarsi nel caso di infezioni.</li> </ul> <div class="wp-block-buttons is-content-justification-center is-layout-flex wp-container-core-buttons-is-layout-1 wp-block-buttons-is-layout-flex"> <div class="wp-block-button"><a class="wp-block-button__link has-main-blue-background-color has-background wp-element-button" href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-oculistica">PRENOTA UNA VISITA</a></div> </div> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/oculistica/104114-occhio-secco-tra-le-cause-laria-condizionata/">Occhio secco, tra le cause l’aria condizionata</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/oculistica/104114-occhio-secco-tra-le-cause-laria-condizionata/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Ipermetropia: che cos’è e quali sono i sintomi</title> <link>https://www.humanitasalute.it/occhi/104061-ipermetropia-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/occhi/104061-ipermetropia-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 18 Jun 2024 06:36:31 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Occhi]]></category> <category><![CDATA[claudio lucchini]]></category> <category><![CDATA[Humanitas Medical Care]]></category> <category><![CDATA[ipermetropia]]></category> <category><![CDATA[Oculistica]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/uncategorized/ipermetropia-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/</guid> <description><![CDATA[<p>L’ipermetropia è un difetto di refrazione che si manifesta principalmente […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/104061-ipermetropia-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/">Ipermetropia: che cos’è e quali sono i sintomi</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[ <p>L’<strong>ipermetropia</strong> è un difetto di refrazione che si manifesta principalmente con la difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti vicini e lontani. Quali sono le cause e quali i trattamenti?</p> <p>Ne parliamo con il dottor <a href="https://www.humanitas-care.it/medici/claudio-ernesto-lucchini/">Claudio Lucchini</a>, oculista presso i centri medici Humanitas Medical Care.</p> <h2 class="wp-block-heading">Che cos’è l’ipermetropia e quali sono i sintomi</h2> <p>Semplificando, l’ipermetropia è l’opposto della miopia. Nelle persone con ipermetropia, il <strong>bulbo oculare</strong> è<strong> più corto</strong> del normale e sia la <strong>cornea</strong> che il <strong>cristallino</strong> hanno una <strong>minore capacità di rifrazione</strong>.</p> <p>Questo porta la luce proveniente dagli oggetti, sia vicini che lontani, a non essere focalizzata correttamente sulla retina, ma dietro di essa. Di conseguenza, i muscoli interni dell’occhio devono costantemente sforzarsi per mettere a fuoco gli oggetti.</p> <p>I <strong>sintomi </strong>associati possono includere:</p> <ul class="wp-block-list"> <li>bruciore</li> <li>lacrimazione</li> <li>dolore agli occhi</li> <li>mal di testa dopo attività come lettura, scrittura o lavoro al computer, oltre a una maggiore sensibilità alla luce.</li> </ul> <h2 class="wp-block-heading">Quali sono le cause dell’ipermetropia?</h2> <p>Le cause dell’ipermetropia possono essere diverse, tra cui:</p> <ul class="wp-block-list"> <li>una curvatura corneale insufficiente</li> <li>anomalie nella forma del cristallino</li> <li>la presenza di un occhio più corto del normale. </li> </ul> <p>Durante la giovinezza, l’occhio può compensare l’ipermetropia grazie alla sua capacità di accomodazione, ma con l’avanzare dell’età, questa capacità può diminuire, portando a una maggiore difficoltà nella lettura e nella visione degli oggetti vicini.</p> <h2 class="wp-block-heading">Come si cura l’ipermetropia?</h2> <p>Oltre all’uso di occhiali e lenti a contatto, la correzione dell’ipermetropia può essere realizzata attraverso diverse tecniche, che saranno scelte in base alle specifiche esigenze del paziente dopo una visita preoperatoria e in accordo con lo specialista che verifica la possibilità o meno di intervenire chirurgicamente.</p> <p>Le <strong>tecniche disponibili</strong> includono:</p> <ul class="wp-block-list"> <li>Femto Lasik. Un metodo laser preciso e veloce. La visione migliora significativamente entro 24 ore dall’intervento e diventa stabile in pochi giorni.</li> <li>Lasek/PRK. Coinvolge l’uso del laser ad eccimeri. Tuttavia, nel tempo, la stabilità dei risultati può essere inferiore rispetto al FemtoLasik.</li> <li>Facorefrattiva. Comporta la sostituzione del cristallino con uno artificiale per correggere il difetto refrattivo. È indicata in situazioni in cui non è possibile utilizzare il laser ad eccimeri (ad esempio, a causa di una cornea sottile o curva) o per pazienti di età superiore ai 50 anni.</li> <li>Lenti fachiche. Questa tecnica prevede l’inserimento di una lente di silicone dietro l’iride e davanti al cristallino. È indicata per l’ipermetropia grave, ma solo in determinate condizioni oculari.</li> </ul> <div class="wp-block-buttons is-content-justification-center is-layout-flex wp-container-core-buttons-is-layout-2 wp-block-buttons-is-layout-flex"> <div class="wp-block-button"><a class="wp-block-button__link has-main-blue-background-color has-background wp-element-button" href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-oculistica">PRENOTA UNA VISITA</a></div> </div> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/104061-ipermetropia-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/">Ipermetropia: che cos’è e quali sono i sintomi</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/occhi/104061-ipermetropia-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Miopia e astigmatismo: i sintomi e la prevenzione</title> <link>https://www.humanitasalute.it/occhi/104033-miopia-e-astigmatismo-i-sintomi-e-la-prevenzione/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/occhi/104033-miopia-e-astigmatismo-i-sintomi-e-la-prevenzione/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 28 May 2024 06:41:24 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Occhi]]></category> <category><![CDATA[astigmatismo]]></category> <category><![CDATA[Fabrizio Camesasca]]></category> <category><![CDATA[miopia]]></category> <category><![CDATA[Oculistica]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/uncategorized/miopia-e-astigmatismo-i-sintomi-e-la-prevenzione/</guid> <description><![CDATA[<p>La miopia è il difetto visivo più comune, colpendo circa […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/104033-miopia-e-astigmatismo-i-sintomi-e-la-prevenzione/">Miopia e astigmatismo: i sintomi e la prevenzione</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[ <p>La <a href="https://www.humanitas.it/malattie/miopia/"><strong>miopia</strong></a> è il difetto visivo più comune, colpendo circa il 30% della popolazione europea. Il sintomo principale è la difficoltà a vedere chiaramente da lontano, con gli oggetti che appaiono sfocati poiché l’occhio non riesce a rendere nitide le immagini a tale distanza, mentre saranno nitide a una distanza sempre più ravvicinata quanto sarà elevata la miopia. L’<a href="https://www.humanitas.it/malattie/astigmatismo/"><strong>astigmatismo</strong></a> invece influisce sulla visione sia da vicino sia da lontano. Le persone con astigmatismo vedono immagini offuscate e possono percepire gli oggetti come sdoppiati, le luci con “baffi” particolari, e vedere ovalizzati gli oggetti tondi. </p> <p>Entrambe queste condizioni sono generate da<strong> difetti di refrazione</strong>, cioè causate da dimensioni non ottimali dei componenti ottici dell’occhio. Nella miopia, solitamente, si osserva un allungamento dell’occhio rispetto a un occhio ideale, mentre nell’astigmatismo la cornea, lente usualmente di forma sferica come un pallone da calcio, presenta una forma ovale simile a quella di un pallone da rugby.</p> <p>Ne parliamo con il dottor <a href="https://www.humanitas.it/medici/fabrizio-ivo-camesasca/"><strong>Fabrizio Camesasca</strong></a>, oculista presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano e presso i centri medici <a href="https://www.humanitas-care.it/medici/fabrizio-ivo-camesasca/">Humanitas Medical Care</a>.</p> <h2 class="wp-block-heading">Quando compare la miopia?</h2> <p>Tutti nasciamo con un bulbo oculare più corto rispetto a un bulbo ideale. Questa condizione si definisce<strong> ipermetropia</strong>. Con la crescita, l’occhio si allunga gradualmente fino a raggiungere le dimensioni “corrette” (emmetropia). Nel caso in cui tale allungamento continui, si sviluppa il difetto visivo noto come miopia. Il miope mantiene una visione nitida da vicino, ma perde la nitidezza in distanza se non corregge il difetto con occhiali o lenti a contatto.</p> <p>La miopia era presente nel 22.9% della popolazione nel 2000, ma si stima che questa percentuale crescerà sino al 49.8% nel 2050.</p> <p>La <strong>miopia</strong> inizia spesso<strong> durante l’adolescenza</strong>, con un primo picco di incidenza durante la scuola elementare, e un secondo dopo i 18 anni. La <strong>miopia elevata</strong>, definizione che indica una miopia superiore alle -6 diottrie (sono riportati occhi anche con -30 diottrie), è definita “grave” in quanto statisticamente associata a un aumentato rischio di complicazioni durante la vita della persona, tra cui glaucoma, un danno alla retina centrale, la macula, responsabile per la visione fine (maculopatia miopica) o il distacco di retina causato da rotture retiniche.</p> <p>La miopia è considerata una malattia multifattoriale, influenzata da geni multipli e fattori ambientali. La familiarità gioca un ruolo importante.</p> <p>Recenti studi hanno ripetutamente dimostrato che trascorrere più tempo all’aperto, senza concentrare la vista su distanze ravvicinate ma guardando in distanza, riduce il rischio di sviluppare o peggiorare la miopia. </p> <h2 class="wp-block-heading">Miopia: quali sono le cause</h2> <p>La miopia può in realtà avere più cause:</p> <ul class="wp-block-list"> <li>bulbo oculare più lungo del normale</li> <li>curvatura della cornea o del cristallino maggiore della norma</li> <li>eccessivo potere refrattivo del cristallino (ovvero miopia d’indice), come si verifica con l’insorgere dell’opacamento del cristallino stesso, situazione definita cataratta.</li> </ul> <h2 class="wp-block-heading">I sintomi della miopia</h2> <p>I sintomi della miopia includono:</p> <ul class="wp-block-list"> <li>visione sfocata a distanza</li> <li>tendenza a strizzare gli occhi per vedere meglio</li> <li>mal di testa dovuto all’affaticamento degli occhi.</li> </ul> <h2 class="wp-block-heading">Astigmatismo: le cause</h2> <p>La causa dell’<strong>astigmatismo</strong> risiede nella <strong>forma della cornea</strong> o, raramente, del cristallino. La cornea, prima lente dell’occhio, ha usualmente una forma sferica e i raggi luminosi che la attraversano avranno tutti lo stesso fuoco. Quando la cornea presenta un’ovalità, con un meridiano più curvo e uno più piatto, i raggi luminosi che la attraverseranno avranno fuochi differenti e la qualità dell’immagine sarà assai degradata. Sebbene la sua origine sia spesso sconosciuta, la trasmissione genetica è ben riconosciuta. L’astigmatismo può anche derivare da malattie, traumi o interventi oculari.</p> <p>L’astigmatismo è spesso presente <strong>sin dalla nascita e</strong> di solito viene diagnosticato durante la prima visita oculistica del bambino. </p> <p>Questo difetto visivo cambia nel corso della vita, ma il processo è estremamente lento, influenzato dalla pressione esercitata dalle palpebre durante i loro movimenti.</p> <h2 class="wp-block-heading">I sintomi dell’astigmatismo</h2> <p>I principali sintomi dell’astigmatismo includono:</p> <ul class="wp-block-list"> <li>non riuscire a mettere a fuoco le immagini né da lontano, né da vicino</li> <li>cefalea, affaticamento, dolore e bruciore agli occhi a causa dello sforzo visivo</li> <li>nei casi più gravi, le fonti luminose appaiono distorte.</li> </ul> <h2 class="wp-block-heading">Miopia e astigmatismo: la diagnosi</h2> <p>Diverse sono le metodiche utilizzabili per valutare lo stato ottico degli occhi dei bambini, come lo studio del riflesso rosso del fondo oculare (schiascopia) o strumenti come l’autorefrattometro. La verifica precisa dell’entità del difetto dovrà essere effettuata nel bambino dopo l’instillazione di gocce che bloccano la messa a fuoco (cicloplegia).</p> <p>Quando si sospetta un astigmatismo, la mappatura della forma della cornea ottenibile con il <strong>topografo corneale</strong> permetterà di quantificare l’astigmatismo e identificare eventuali malattie corneali, come il cheratocono, che di solito si manifesta durante l’adolescenza. Una diagnosi tempestiva del cheratocono è fondamentale, in quanto consente di intervenire e arrestare la progressiva deformazione e assottigliamento della cornea.</p> <h2 class="wp-block-heading">Come prevenire miopia e astigmatismo</h2> <p>La prevenzione gioca un ruolo fondamentale nel mantenere una buona visione.</p> <p>Nei bambini, oltre al <strong>monitoraggio del medico pediatra</strong> e alla vigilanza costante dei genitori su comportamenti anomali (ad esempio, guardare la televisione a distanze molto ravvicinate, inclinare costantemente il capo in una direzione), la visita del medico oculista è essenziale per identificare e gestire eventuali difetti visivi.</p> <p>Se c’è una familiarità per miopia e/o astigmatismo, i controlli dovrebbero iniziare prima dei tre anni. In assenza di familiarità, l’età di tre anni è un momento opportuno per ottenere la minima collaborazione necessaria a una <strong>visita oculistica</strong>.</p> <p>La presenza di una significativa differenza di miopia o astigmatismo tra i due occhi può portare il cervello a ignorare l’immagine fornita dall’occhio con il difetto maggiore, riducendo al minimo la capacità visiva e causando quello che comunemente viene chiamato “occhio pigro” o ambliopia. Poiché questa situazione non può essere corretta con successo dopo i 10 anni, è evidente l’importanza di controlli regolari nei bambini.</p> <h2 class="wp-block-heading">Miopia e astigmatismo, cosa fare?</h2> <p>La correzione di miopia e astigmatismo inizia generalmente con l’<strong>uso di occhiali</strong> e successivamente con<strong> lenti a contatto</strong>, quando la persona può seguire rigorose regole di igiene. Nei casi di adulti con un difetto visivo ormai stabile e caratteristiche anatomiche adeguate, la <a href="https://www.humanitas.it/visite-ed-esami/visita-oculistica-per-refrattiva/"><strong>chirurgia refrattiva</strong></a> offre una soluzione di grande successo e comfort.</p> <div class="wp-block-buttons is-content-justification-center is-layout-flex wp-container-core-buttons-is-layout-3 wp-block-buttons-is-layout-flex"> <div class="wp-block-button"><a class="wp-block-button__link has-main-blue-background-color has-background wp-element-button" href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-oculistica">PRENOTA UNA VISITA</a></div> </div> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/104033-miopia-e-astigmatismo-i-sintomi-e-la-prevenzione/">Miopia e astigmatismo: i sintomi e la prevenzione</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/occhi/104033-miopia-e-astigmatismo-i-sintomi-e-la-prevenzione/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Cheratocongiuntivite secca: che cos’è e quali sono i sintomi</title> <link>https://www.humanitasalute.it/occhi/102555-cheratocongiuntivite-secca-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/occhi/102555-cheratocongiuntivite-secca-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Fri, 28 Apr 2023 11:32:59 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Occhi]]></category> <category><![CDATA[cheratocongiuntivite secca]]></category> <category><![CDATA[Oculistica]]></category> <category><![CDATA[pietro rosetta]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/cheratocongiuntivite-secca-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/</guid> <description><![CDATA[<p>La cheratocongiuntivite secca è un disturbo che si caratterizza per […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/102555-cheratocongiuntivite-secca-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/">Cheratocongiuntivite secca: che cos’è e quali sono i sintomi</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[ <p>La <a href="https://www.humanitas.it/malattie/cheratocongiuntivite-secca-sindrome-di-sjogren/"><strong>cheratocongiuntivite secca</strong></a> è un disturbo che si caratterizza per la <strong>secchezza della superficie oculare occupata dalla congiuntiva</strong>, la membrana di rivestimento delle palpebre, e <strong>dalla cornea</strong>.</p> <p>Si manifesta in particolare nelle persone di sesso femminile fra i 40 e i 60 anni e si accompagna spesso a <strong>secchezza delle fauci</strong> (<a href="https://www.humanitas.it/sintomi/bocca-secca/"><strong>xerostomia</strong></a>).</p> <p>Ne parliamo con il dottor <strong><a href="https://www.humanitas-sanpiox.it/medici/pietro-rosetta/">Pietro Rosetta</a></strong>, responsabile di Oculistica di <a href="https://www.humanitas-sanpiox.it/"><strong>Humanitas San Pio X</strong></a>.</p> <h2 class="wp-block-heading">Quali sono le cause della cheratocongiuntivite secca?</h2> <p>La cheratocongiuntivite secca può essere causata da due principali fattori: l’<strong>iposecrezione lacrimale</strong> e l’<strong>occhio secco da evaporazione</strong>.</p> <p>In caso di <strong>iposecrezione lacrimale</strong>, la ghiandola lacrimale non produce abbastanza lacrime da lubrificare l’intera superficie dell’occhio, ed è la causa più comune nelle <strong>donne in post-menopausa</strong>. La <strong>secchezza oculare (xeroftalmia)</strong> può anche essere un sintomo della <a href="https://www.humanitas.it/malattie/cheratocongiuntivite-secca-sindrome-di-sjogren/"><strong>sindrome di Sjögren</strong></a> o di malattie sistemiche autoimmuni come l’<a href="https://www.humanitas.it/malattie/artrite-reumatoide/"><strong>artrite reumatoide</strong></a> o il <a href="https://www.humanitas.it/malattie/lupus-eritematoso-sistemico-les/"><strong>lupus eritematoso sistemico</strong></a>. Alcuni farmaci, come i diuretici, gli anticolinergici, gli antidepressivi, i beta-bloccanti e i decongestionanti, possono favorirne l’insorgenza.</p> <p>Nell’<strong>occhio secco da evaporazione</strong>, la quantità di lacrime prodotta dalla ghiandola lacrimale è sufficiente, ma la composizione del film lacrimale è alterata, causando una rapida evaporazione e un’<strong>inadeguata umidificazione</strong> della superficie oculare.</p> <p>Altre possibili cause includono l’apertura parziale degli occhi durante la notte (<strong>lagoftalmo notturno</strong>) o una frequenza di ammiccamento insufficiente (come nel caso del <a href="https://www.humanitas.it/malattie/parkinson/"><strong>morbo di Parkinson</strong></a>). Alcuni farmaci come gli antipsicotici, gli agonisti adrenergici e le iniezioni di tossina botulinica possono aggravare la secchezza oculare.</p> <h2 class="wp-block-heading">Quali sono i sintomi della cheratocongiuntivite secca?</h2> <p>I <strong>sintomi comuni </strong>includono:</p> <ul class="wp-block-list"> <li><strong>irritazione</strong></li> <li>bruciore</li> <li><a href="https://www.humanitas.it/sintomi/prurito/"><strong>prurito</strong></a></li> <li>tensione oculare</li> <li>sensazione di <strong>pressione dietro l’occhio</strong></li> <li>percezione di sabbia o corpo estraneo nell’occhio</li> </ul> <p>Questi sintomi possono peggiorare in caso di attività che richiedendo una fissazione costante riducono la frequenza di ammiccamento, in ambienti secchi e polverosi, sotto l’uso di determinati farmaci e in altre situazioni specifiche.</p> <p>La <a href="https://www.humanitas.it/sintomi/secchezza-oculare/"><strong>secchezza oculare</strong></a> può portare a:</p> <ul class="wp-block-list"> <li>ulcere</li> <li>cicatrici</li> <li>perdita della regolarità e della trasparenza della superficie corneale</li> <li>una compromissione della vista (solo in alcuni casi)</li> </ul> <p>Sebbene la <strong>cheratocongiuntivite secca</strong> possa essere una condizione grave, raramente porta alla perdita della vista e i sintomi possono essere alleviati con una terapia sostitutiva della lacrimazione.</p> <h2 class="wp-block-heading">Come avviene la diagnosi di cheratocongiuntivite secca?</h2> <p>La diagnosi si basa sui sintomi riportati dal paziente, sull’aspetto degli occhi e su alcuni esami. Tuttavia, questi esami vengono eseguiti prima dell’instillazione di qualsiasi <strong>collirio</strong>.</p> <p>Il medico esamina l’occhio con una<strong> lampada a fessura</strong>, uno strumento che ingrandisce l’occhio per determinare eventuali danni. Durante l’esame, il medico può instillare alcune <strong>gocce di un colorante</strong> per evidenziare le aree danneggiate della cornea che altrimenti non sarebbero visibili</p> <p>Il <strong>test di Schirmer</strong>, in cui viene posizionata una striscia o un filtro di carta sulla rima palpebrale, viene utilizzato per misurare la quantità di lacrime prodotte in 5 minuti. Inoltre, il medico può misurare il tempo impiegato dall’occhio per seccarsi quando la persona mantiene lo sguardo fisso, noto come tempo di <strong>rottura del film lacrimale</strong>.</p> <h2 class="wp-block-heading">Come avviene il trattamento di cheratocongiuntivite secca?</h2> <p>Le <strong>lacrime artificiali</strong>, che sono colliri contenenti sostanze che simulano le lacrime naturali, sono in grado di controllare il problema se usate a intervalli regolari durante il giorno. Vi sono inoltre lacrime artificiali prodotte come <strong>gel lubrificanti, </strong>le quali applicate prima di dormire hanno una più prolungata efficacia e aiutano a prevenire la secchezza mattutina, ma possono offuscare la vista e quindi non sono adatte per l’uso diurno.</p> <p><strong>Colliri contenenti ciclosporina </strong>possono essere utili, in taluni casi diagnosticabili solamente mediante visita oculistica, per ridurre l’infiammazione associata alla secchezza oculare, ma richiedono diversi mesi prima di produrre un effetto evidente e possono causare bruciore.</p> <p>Qualora la causa della ridotta qualità della lubrificazione della superficie oculare sia imputabile ad una costante <strong>infiammazione delle palpebre</strong>, il ricorso ad un ciclo di <strong>trattamenti di luce pulsata</strong> può contribuire alla ricostituzione del corretto equilibrio lacrimale.</p> <div class="wp-block-buttons is-content-justification-center is-layout-flex wp-container-core-buttons-is-layout-4 wp-block-buttons-is-layout-flex"> <div class="wp-block-button"><a class="wp-block-button__link has-main-blue-background-color has-background wp-element-button" href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-oculistica">PRENOTA UNA VISITA</a></div> </div> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/102555-cheratocongiuntivite-secca-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/">Cheratocongiuntivite secca: che cos’è e quali sono i sintomi</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/occhi/102555-cheratocongiuntivite-secca-che-cose-e-quali-sono-i-sintomi/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Bambini: quando fare la prima visita oculistica?</title> <link>https://www.humanitasalute.it/occhi/102559-bambini-quando-fare-la-prima-visita-oculistica/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/occhi/102559-bambini-quando-fare-la-prima-visita-oculistica/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Fri, 21 Apr 2023 13:40:36 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Occhi]]></category> <category><![CDATA[Federico Ruoli]]></category> <category><![CDATA[oculista pediatrico]]></category> <category><![CDATA[visita oculistica]]></category> <category><![CDATA[visita oculistica bambini]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/bambini-quando-fare-la-prima-visita-oculistica/</guid> <description><![CDATA[<p>I bambini, alla nascita, non sono in grado di vedere […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/102559-bambini-quando-fare-la-prima-visita-oculistica/">Bambini: quando fare la prima visita oculistica?</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[ <p>I <strong>bambini</strong>, alla nascita, non sono in grado di vedere come gli adulti a causa dello sviluppo ancora incompleto della vista e degli occhi. Tuttavia, è possibile <strong>individuare</strong> e <strong>correggere</strong> precocemente alcuni <strong>difetti visivi</strong> attraverso l’<strong>esame oculistico pediatrico</strong>, garantendo una salute oculare ottimale per il proprio figlio anche in età adulta.</p> <p>Approfondiamo l’argomento con il dottor <a href="https://www.humanitas-sanpiox.it/medici/federico-ruoli/"><strong>Federico Ruoli</strong></a>, oculista pediatrico del <a href="https://www.humanitas-sanpiox.it/centri/punto-nascita/">Punto Nascita</a> di <a href="https://www.humanitas-sanpiox.it/"><strong>Humanitas San Pio X</strong></a>.</p> <h2 class="wp-block-heading">Occhi: i cambiamenti nei primi mesi</h2> <p>Subito dopo la nascita, i <strong>neonati</strong> vengono sottoposti a una serie di controlli medici per verificare la loro salute e il funzionamento degli organi, compresi gli occhi e la vista, in particolare il <strong>test del Riflesso Rosso</strong>.</p> <p>Il test del riflesso rosso si serve di un <strong>raggio luminoso innocuo</strong> che passa attraverso le strutture trasparenti dell’occhio, quali cornea, cristallino, vitreo, retina, e arriva fino al <strong>fondo oculare</strong>. Una volta arrivata al fondo, la luce si può vedere come una <strong>colorazione rossa della pupilla</strong>. In caso il passaggio della luce sia ostacolato a causa di un’alterazione della trasparenza delle strutture dell’occhio, il riflesso rosso risulta alterato. I <strong>neonati in Humanitas San Pio X</strong> vengono sottoposti prima della dimissione al test del riflesso rosso eseguito a pupilla libera dal pediatra neonatologo. L’esito del test viene documentato nella <strong>cartella clinica elettronica</strong> e sulla lettera di dimissione. Nel caso di riflesso dubbio o patologico, il neonato è sottoposto a <a href="https://www.humanitas.it/visite-ed-esami/visita-oculistica/"><strong>visita oculistica</strong></a>.</p> <p>A circa sei o nove mesi di vita, i bambini attraversano un cambiamento fisiologico graduale che porta alla modifica del colore degli occhi che avevano alla nascita, solitamente più chiari a causa della bassa presenza di <strong>melanina nell’iride</strong>. La colorazione degli occhi definitiva dipenderà sia dalla genetica che dalla stimolazione della luce, poiché i melanociti, le cellule che producono melanina e che si trovano anche sulla pelle e sui capelli, inizieranno a lavorare dopo la nascita. Entro il primo anno di vita, gli occhi raggiungeranno il loro colore definitivo.</p> <p>La <strong>quantità di melanina</strong> presente nell’iride, ne determina la <strong>colorazione</strong>: gli occhi azzurri avranno pochi melanociti, mentre gli occhi scuri avranno un elevato numero di melanociti. Va notato che questi cambiamenti di colore <strong>non sono collegati a eventuali problemi di vista</strong> che potrebbero svilupparsi durante i primi anni di vita.</p> <p>Infatti, alcuni disturbi della vista potrebbero compromettere gravemente la vista futura del bambino se non intercettati e corretti durante la visita oculistica pediatrica tra i <strong>2 e i 3 anni di età</strong>.</p> <h2 class="wp-block-heading">A cosa serve la visita oculistica nei bambini?</h2> <p>La vista è una capacità che i bambini sviluppano progressivamente dalla nascita fino alla prima infanzia. I genitori possono aiutare i propri figli a sviluppare una <strong>vista sana</strong> osservando i loro occhi ed eventuali <strong>comportamenti visivi anomali</strong>, affidandosi quindi ai test visivi alla nascita e alle visite periodiche durante i primi anni di vita.</p> <p>È importante monitorare l’<strong>allineamento degli occhi</strong> fin dai primi mesi di vita poiché è in questa fase che possono <strong>manifestarsi alcuni tipi di <a href="https://www.humanitas.it/malattie/strabismo/">strabismo</a></strong> che, se non trattati tempestivamente, possono compromettere la <strong>capacità visiva del bambino</strong> anche in età adulta. Nel caso in cui si noti una deviazione degli occhi, i genitori dovrebbero consultare un <strong>pediatra</strong> e un <strong>oculista pediatrico</strong> per una valutazione e per iniziare tempestivamente trattamenti ortottici, occlusione ed esercizi finalizzati a favorire la <strong>corretta crescita degli occhi</strong> del bambino fino anche all’eventuale correzione chirurgica.</p> <p>Tuttavia, l’osservazione e la vigilanza dei genitori non sono sempre sufficienti e ,in alcuni casi, il comportamento del bambino come avvicinarsi troppo allo schermo della TV o strizzare gli occhi, potrebbe non indicare un problema visivo correggibile.</p> <p><strong>Alcuni disturbi visivi</strong> non sono facilmente individuabili da una persona non esperta e possono influire sull’apprendimento visivo del bambino, creando problemi visivi anche da adulto. L’<a href="https://www.humanitas.it/malattie/ambliopia-occhio-pigro/"><strong>occhio pigro</strong></a>, o <strong>ambliopia</strong>, è un esempio comune: quando uno dei due occhi ha un difetto visivo, il cervello sceglie l’occhio migliore come punto di riferimento visivo, rendendo l’altro pigro. Tuttavia, questo difetto può essere corretto in modo efficace nei primi anni di vita, senza l’uso di procedure invasive. Potrebbe essere necessario far indossare una <strong>benda sull’occhio sano</strong> per alcune ore al giorno, al fine di stimolare l’occhio pigro all’apprendimento visivo, oltre alla eventuale correzione con gli occhiali appropriati.</p> <div class="wp-block-buttons is-content-justification-center is-layout-flex wp-container-core-buttons-is-layout-5 wp-block-buttons-is-layout-flex"> <div class="wp-block-button"><a class="wp-block-button__link has-main-blue-background-color has-background wp-element-button" href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-oculistica---pediatrica">PRENOTA UNA VISITA</a></div> </div> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/102559-bambini-quando-fare-la-prima-visita-oculistica/">Bambini: quando fare la prima visita oculistica?</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/occhi/102559-bambini-quando-fare-la-prima-visita-oculistica/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Cataratta: i sintomi e l’intervento</title> <link>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/oculistica/102346-cataratta-i-sintomi-e-lintervento/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/oculistica/102346-cataratta-i-sintomi-e-lintervento/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 28 Mar 2023 08:23:36 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Occhi]]></category> <category><![CDATA[Oculistica]]></category> <category><![CDATA[cataratta]]></category> <category><![CDATA[cataratta complicata]]></category> <category><![CDATA[mario romano]]></category> <category><![CDATA[oftalmologia]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/cataratta-i-sintomi-e-lintervento/</guid> <description><![CDATA[<p>La cataratta è una patologia oculare molto diffusa, che colpisce […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/oculistica/102346-cataratta-i-sintomi-e-lintervento/">Cataratta: i sintomi e l’intervento</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[ <p>La <a href="https://www.humanitas.it/malattie/cataratta/"><strong>cataratta</strong></a> è una <strong>patologia oculare</strong> molto diffusa, che colpisce soprattutto le persone anziane e che provoca una progressiva riduzione della vista e che nel tempo può rendere difficile la visione e interferire con le attività quotidiane. Esistono diverse <strong>tecniche chirurgiche</strong> per la rimozione della cataratta, che permettono di ripristinare la vista e migliorare la <strong>qualità della vita</strong> dei pazienti.</p> <p>Approfondiamo l’argomento con il professor <a href="https://www.clinicacastelli.it/medici/mario-romano/"><strong>Mario Romano</strong></a>, direttore del<a href="https://www.clinicacastelli.it/centri/centro-oculistico/"> dipartimento di oculistica di Humanitas Castelli</a> e professore di Oftalmologia in <a href="https://www.hunimed.eu/it/"><strong>Humanitas University</strong></a>.</p> <h2 class="wp-block-heading">Cos’è la cataratta?</h2> <p>La cataratta è l’<strong>opacizzazione del cristallino</strong>, ossia la lente che consente di mettere a fuoco le immagini sulla retina. Il cristallino è situato dietro la <strong>pupilla</strong>, tra il corpo vitreo e l’iride.</p> <p>La cataratta non colpisce solo gli anziani, ma anche gli adulti a partire dai <strong>45 anni di età</strong>. Il suo sviluppo è <strong>graduale</strong>, quindi riconoscerla precocemente permette di monitorarne la progressione, con la possibilità di intervenire chirurgicamente. È importante sottoporsi a <strong>controlli oculistici regolari</strong> per individuare eventuale progressione dell’opacità nel tempo. La diversa capacità funzionale dipende oltre che dalla densità anche dalla localizzazione dell’opacità che correla anche con potenziali complicanze chirurgiche, come nella localizzazione polare posteriore. Vari fattori possono influenzare il tipo di intervento necessario per la cataratta, come l’<strong>anatomia dell’occhio</strong> nei pazienti miopi, ipermetropi o astigmatici e le <strong>eventuali malattie oculari</strong> e sistemiche del paziente.</p> <h2 class="wp-block-heading">Quali sono i sintomi della cataratta?</h2> <p>I <strong>sintomi </strong>della cataratta comprendono una progressiva <a href="https://www.humanitas.it/sintomi/visione-offuscata/"><strong>visione offuscata</strong></a>, con possibile abbagliamento quando si guardano luci intense, <a href="https://www.humanitas.it/sintomi/visione-doppia/"><strong>visione doppia</strong></a> e, in alcuni casi, un miglioramento temporaneo della vista. Pertanto, si raccomanda ai soggetti di età superiore ai 60 anni di sottoporsi a <strong>regolari visite oculistiche</strong>, anche se non presentano sintomi.</p> <h2 class="wp-block-heading">Cataratta: cause e prevenzione</h2> <p>L’esposizione non protetta ai raggi ultravioletti può causare un<strong> invecchiamento precoce del cristallino</strong> a causa dello stress ossidativo sulle proteine, con conseguente opacità. La cataratta può essere favorita anche da problemi sistemici come il <a href="https://www.humanitas.it/malattie/diabete/"><strong>diabete</strong></a> e da abitudini scorrette come il fumo e il consumo eccessivo di alcol.</p> <p>Alcuni studi hanno indicato che il consumo di una<strong> dieta nutriente</strong> ricca di vitamine e antiossidanti può ridurre la velocità di invecchiamento di tutto l’organismo, compreso il cristallino. Purtroppo, non esiste un <strong>trattamento medico</strong> in grado di prevenire l’insorgenza della cataratta. L’unica cura definitiva per la cataratta è l’intervento chirurgico con la sostituzione del cristallino con una lente artificiale.</p> <h2 class="wp-block-heading">L’intervento per la cataratta</h2> <p>Oggi per l’<strong>intervento di cataratta </strong>si utilizzano tecnologie di ultima generazione che comportano benefici importanti per i pazienti, sia in termini di sicurezza, sia di efficacia.</p> <p>L’intervento di cataratta prevede l’<strong>asportazione del cristallino </strong>annebbiato e la sua <strong>sostituzione</strong> con uno artificiale. L’evoluzione delle tecniche permette oggi di praticare incisioni inferiori a 2 millimetri per rimuovere il cristallino ed inserire una lente artificiale, che al momento dell’impianto si inserisce piegata, per poi aprirsi all’interno dell’occhio.</p> <p>Attualmente è possibile impiantare <strong>lenti intraoculari</strong> che possano correggere anche i difetti refrattivi tra cui la miopia, ipermetropia ed astigmatismo. Esistono inoltre lenti in grado di correggere anche la presbiopia, il difetto visivo relativo alla visione da vicino. Questi ultimi impianti necessitano di un’adeguata selezione per l’impianto, in quanto non tutti i pazienti sono candidabili.</p> <h2 class="wp-block-heading">Cataratte complicate</h2> <p>Poco si parla di interventi di <strong>cataratta complessi</strong> o derivati da complicanze chirurgiche.</p> <p>La gestione di tali casi è molto delicata, in quanto da una complicanza può derivare un <strong>danno alla retina</strong>, infezioni intraoculari o danni che possono rimanere funzionalmente irreversibili.</p> <p>In tali casi è necessario gestire l’impianto di lenti intraoculari con un diverso supporto e la concomitante patologia vitreoretinica spesso associata.</p> <div class="wp-block-buttons is-content-justification-center is-layout-flex wp-container-core-buttons-is-layout-6 wp-block-buttons-is-layout-flex"> <div class="wp-block-button"><a class="wp-block-button__link has-main-blue-background-color has-background wp-element-button" href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-oculistica">PRENOTA UNA VISITA</a></div> </div> <p></p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/oculistica/102346-cataratta-i-sintomi-e-lintervento/">Cataratta: i sintomi e l’intervento</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/oculistica/102346-cataratta-i-sintomi-e-lintervento/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Calazio, ptosi e altri disturbi della palpebra</title> <link>https://www.humanitasalute.it/occhi/102233-calazio-ptosi-e-altri-disturbi-della-palpebra/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/occhi/102233-calazio-ptosi-e-altri-disturbi-della-palpebra/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 28 Feb 2023 12:09:55 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Occhi]]></category> <category><![CDATA[calazio]]></category> <category><![CDATA[Claudio Ernesto Lucchini]]></category> <category><![CDATA[claudio lucchini]]></category> <category><![CDATA[distichiasi]]></category> <category><![CDATA[ectropion]]></category> <category><![CDATA[entropion]]></category> <category><![CDATA[Oculistica]]></category> <category><![CDATA[oftalmologia]]></category> <category><![CDATA[palpebra]]></category> <category><![CDATA[ptosi]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/calazio-ptosi-e-altri-disturbi-della-palpebra/</guid> <description><![CDATA[<p>Le palpebre sono una parte importante del sistema visivo e […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/102233-calazio-ptosi-e-altri-disturbi-della-palpebra/">Calazio, ptosi e altri disturbi della palpebra</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[ <p>Le palpebre sono una parte importante del sistema visivo e svolgono un ruolo fondamentale nella protezione degli occhi. Tuttavia, possono anche essere colpite da una serie di patologie che causano dolore, gonfiore e alterazioni estetiche, come per esempio calazio e ptosi.</p> <p>Ne parliamo con il dottor <a href="https://www.materdomini.it/medici/claudio-ernesto-lucchini/"><strong>Claudio Ernesto Lucchini</strong></a>, oculista in <strong><a href="https://www.materdomini.it/">Humanitas Mater Domini</a></strong> e <a href="https://www.humanitas-care.it/dove-siamo/medical-care-arese/"><strong>Humanitas Medical Care Arese</strong></a>.</p> <h2 class="wp-block-heading">Calazio: che cos’è e come si cura</h2> <p>Il <a href="https://www.humanitas.it/malattie/calazio/"><strong>calazio</strong></a> è un’infiammazione delle ghiandole tarsali nella parte cartilaginea delle palpebre. Il gonfiore e il fastidio della palpebra possono portare a un<strong> dolore localizzato</strong> nell’area interessata, che appare rossa e spessa al tatto.</p> <p>Per ridurre il disagio nelle fasi iniziali, si può utilizzare il <strong>calore</strong> sulla palpebra interessata. Le buste di gel vendute in farmacia possono essere utilizzate per trattenere sia il freddo che il calore se riscaldate in forno a microonde.</p> <p>Se il calazio non scompare o rimane infiammato dopo una settimana di pomate a base di antibiotici e cortisone, l’oculista potrebbe suggerire l’<strong>intervento chirurgico</strong>. Si tratta di procedura semplice che può essere eseguita in sala operatoria in anestesia locale. È un intervento ambulatoriale, rapido e minimamente invasivo.</p> <p>Una volta che l’intervento è terminato, si disinfetta la ferita, che viene poi medicata con una pomata antibiotica e non sono necessarie suture se la procedura viene eseguita per via congiuntivale interna. </p> <h2 class="wp-block-heading">Ptosi palpebrale: le cause</h2> <p>La <a href="https://www.humanitas.it/malattie/ptosi-della-palpebra/"><strong>ptosi</strong></a> è una condizione in cui la palpebra superiore si abbassa, con gravità variabile da lieve a completa copertura dell’area pupillare, limitando il campo visivo del paziente.</p> <p>La ptosi può verificarsi sia negli adulti che nei bambini, in una o in entrambe le palpebre, e può essere ereditaria o acquisita più tardi nella vita. La ptosi congenita è una ptosi presente alla nascita, causata in genere da muscoli elevatori poco sviluppati. </p> <p>La <strong>ptosi dell’adulto</strong> è in genere il risultato del distacco o dell’indebolimento dell’aponeurosi del muscolo elevatore della palpebra superiore.</p> <p>Le <strong>cause</strong> includono:</p> <ul class="wp-block-list"> <li>traumi oculari</li> <li>interventi oculari tipo <a href="https://www.humanitas.it/cure/trattamento-cataratta/">cataratta</a> (traumatismo da blefarostato)</li> <li>tumori oculari che ostacolano la funzione del muscolo elevatore</li> <li>lenti a contatto rigide o semirigide</li> <li><a href="https://www.humanitas.it/malattie/diabete/">diabete</a> o altre malattie.</li> </ul> <h2 class="wp-block-heading">Come trattare la ptosi?</h2> <p>L’<strong>intervento chirurgico </strong>è spesso necessario per garantire il normale sviluppo della vista e prevenire l’ambliopia, che può causare una riduzione permanente della vista se non viene affrontata precocemente.</p> <p>L’intervento viene eseguito in sala operatoria, in anestesia locale (negli adulti) e dura circa 45 minuti. A seconda della causa della ptosi, verrà eseguita una plicatura, una resezione o un reinserimento del tendine. Non è necessario il ricovero in ospedale.</p> <h2 class="wp-block-heading">Entropion: i sintomi e l’intervento chirurgico</h2> <p>L’<a href="https://www.humanitas.it/malattie/entropion/"><strong>entropion</strong></a> provoca l’<strong>arrotolamento del bordo palpebrale verso l’interno</strong> e il contatto delle ciglia con la cornea, con conseguenti danni che possono variare da un lieve disagio, come la sensazione di un corpo estraneo nell’occhio, a una grave ulcerazione corneale.</p> <p>A questa condizione si accompagnano, spesso <strong>sintomi</strong> quali:</p> <ul class="wp-block-list"> <li><a href="https://www.humanitas.it/sintomi/fotofobia/">fotofobia</a>;</li> <li>occhi rossi;</li> <li><a href="https://www.humanitas.it/sintomi/lacrimazione/">lacrimazione</a>.</li> </ul> <p>Questa patologia è piuttosto comune tra gli <strong>anziani</strong>, ed è causata dall’indebolimento dei tendini e delle strutture della palpebra. Spesso è associata a blefarospasmo e può essere temporaneamente risolta con iniezioni di rilassanti muscolari. In rari casi, la ptosi è causata da un trauma chirurgico o da una malattia autoimmune.</p> <p>L’entropion si può trattare chirurgicamente, attraverso una procedura ambulatoriale eseguita in<strong> anestesia locale</strong>. L’intervento è volto a <strong>migliorare la funzione delle palpebre</strong> e prevenire i danni alla cornea causati dallo sfregamento. Le suture verranno rimosse dopo una o due settimane.</p> <h2 class="wp-block-heading">Ectropion: quali sono le cause e come si cura</h2> <p>Nell’ectropion il <strong>margine della palpebra inferiore è rivolto verso l’esterno</strong> e lontano dal bulbo oculare, il che impedisce una corretta lubrificazione e protezione della cornea. Le lacrime non sono più in grado di fluire attraverso il dotto lacrimale e bagnano invece la pelle della palpebra inferiore, causando irritazione e macerazione che portano alla contrazione della pelle, peggiorando l’ectropion.</p> <p>Le persone che ne soffrono possono avvertire una sensazione di <strong>corpo estraneo, occhi rossi e lacrimosi</strong> ed eczema della pelle palpebrale a causa dell’irritazione provocata dal drenaggio lacrimale. L’incapacità prolungata della palpebra di entrare in contatto con il bulbo può portare a una cheratite da esposizione.</p> <p>L’ectropion è tipicamente il risultato dell’indebolimento dei legamenti e delle strutture della palpebra con l’avanzare dell’età. </p> <p>Cicatrici causate da ustioni o interventi chirurgici, neoformazioni voluminose o danni al nervo facciale possono essere tutte cause di ectropion.</p> <p>L’ectropion richiede un <strong>intervento ambulatoriale</strong>, condotto in sala operatoria con anestesia locale ed eventuale leggera sedazione. Il suo scopo è quello di riallineare il bordo palpebrale per riportarlo a contatto con il bulbo. In alcuni casi è necessario impiantare un lembo di pelle.</p> <h2 class="wp-block-heading">Distichiasi: i sintomi e il trattamento </h2> <p>La <strong>distichiasi</strong> è un <strong>posizionamento anomalo delle ciglia </strong>che si rivolgono verso il bulbo oculare e può causare gravi danni alla cornea.</p> <p>I sintomi includono <strong>fastidio, dolore, arrossamento dell’occhio e lacrimazione</strong>.</p> <p>In genere è interessata la palpebra inferiore, ma a volte può essere colpita anche la palpebra superiore.</p> <p>L’<strong>intervento chirurgico</strong> è l’unica soluzione possibile per questo problema; si tratta di una procedura delicata che può essere complicata da precedenti o ricorrenti coagulazioni delle ciglia. L’intervento viene eseguito in sala operatoria, in anestesia locale, e non richiede ricovero.</p> <div class="wp-block-buttons is-content-justification-center is-layout-flex wp-container-core-buttons-is-layout-7 wp-block-buttons-is-layout-flex"> <div class="wp-block-button"><a class="wp-block-button__link has-main-blue-background-color has-background wp-element-button" href="https://prenota.humanitas.it/medico/dott-lucchini-claudio">PRENOTA UNA VISITA</a></div> </div> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/102233-calazio-ptosi-e-altri-disturbi-della-palpebra/">Calazio, ptosi e altri disturbi della palpebra</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/occhi/102233-calazio-ptosi-e-altri-disturbi-della-palpebra/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Strabismo: cause e cure</title> <link>https://www.humanitasalute.it/occhi/97903-strabismo-cause-e-cure/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/occhi/97903-strabismo-cause-e-cure/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 14 Dec 2021 22:33:33 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Occhi]]></category> <category><![CDATA[Fabrizio Camesasca]]></category> <category><![CDATA[lorenzo fuscaldo]]></category> <category><![CDATA[occhi]]></category> <category><![CDATA[Oculistica]]></category> <category><![CDATA[oftalmologia]]></category> <category><![CDATA[ortottica]]></category> <category><![CDATA[strabismo]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/strabismo-cause-e-cure/</guid> <description><![CDATA[<p>Lo strabismo è un disturbo della visione e si caratterizza […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/97903-strabismo-cause-e-cure/">Strabismo: cause e cure</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><span style="font-weight: 400;">Lo <strong>strabismo</strong> è un disturbo della visione e si caratterizza per il disallineamento dei due occhi che non sono orientati in maniera sincrona. Non è dunque solo un’anomalia estetica ma, nella maggioranza dei casi, può essere indice di un disordine della vista che può essere più o meno grave. Per questo motivo è bene fissare subito un esame oculistico fin dalla prima comparsa, per valutare, insieme allo specialista, la situazione. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Approfondiamo l’argomento con il dottor </span><a href="https://www.humanitas-care.it/medici/lorenzo-fuscaldo/"><span style="font-weight: 400;">Lorenzo Fuscaldo</span></a><span style="font-weight: 400;">, Ortottista presso l’ambulatorio</span><a href="https://www.humanitas-care.it/dove-siamo/milano-de-angeli/"><span style="font-weight: 400;"> Humanitas Medical Care De Angeli</span></a><span style="font-weight: 400;"> a Milano, diretto dal dottor Fabrizio Camesasca, Medico Oculista. L’ortottista è la principale figura tecnica di ausilio ai medici oculisti, e si occupa anche di diagnosi e cura dei problemi di allineamento oculare.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Strabismo: perché insorge</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Lo strabismo è un disturbo della vista caratterizzato dal disallineamento dei due occhi, che non sono orientati in maniera sincrona: uno dei due occhi, infatti, punta in una direzione diversa rispetto all’altro, un’asincronia che genera uno sdoppiamento dell’immagine percepita. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Ogni occhio, infatti, fornisce al cervello un’immagine distinta, come fosse “una telecamera” a sé stante. Il cervello, tramite il corretto allineamento dei due occhi, fonde le due immagini in una sola, fornendo al contempo la </span><b>stereopsia,</b><span style="font-weight: 400;"> cioè la percezione della profondità. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">In coloro che presentano strabismo, un occhio può guardare dritto e l’altro deviare verso l’interno (e avremo in questi casi uno strabismo convergente, o </span><b>esotropia</b><span style="font-weight: 400;">), verso l’esterno (strabismo divergente, </span><b>exotropia</b><span style="font-weight: 400;">) oppure verso l’alto o verso il basso (strabismo verticale, rispettivamente </span><b>ipertropia</b><span style="font-weight: 400;"> e </span><b>ipotropia</b><span style="font-weight: 400;">). Questo difetto ostacola una corretta visione binoculare.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Se non diagnosticato e curato, nei pazienti più piccoli lo strabismo può progredire in </span><b>ambliopia</b><span style="font-weight: 400;">: il bambino, infatti tende a sopprimere una delle due immagini, usando un solo occhio, perdendo in questo modo la visione stereoscopica, ovvero il senso della profondità. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Se la soppressione è costante, l’occhio deviato non viene più utilizzato, poiché crea confusione, e l’</span><b>acuità visiva </b><span style="font-weight: 400;">non si sviluppa in maniera adeguata.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Strabismo: le cause</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Lo strabismo può manifestarsi a qualunque età, non solo in quella pediatrica. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">In età adulta, l’insorgenza di strabismo causa </span><b>diplopia</b><span style="font-weight: 400;">, cioè visione doppia: il cervello, abituato a utilizzare le immagini provenienti da entrambi gli occhi, non è in grado di sopprimere l’immagine dell’occhio deviato, e l’effetto è gravemente invalidante.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Le principali cause dello strabismo, anche se non sono sempre note, sono:</span></p> <ul> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>ereditarietà</b><span style="font-weight: 400;"> (predisposizione genetica);</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>malattie oculari</b><span style="font-weight: 400;"> che impediscono all’occhio di vedere correttamente e di fissare gli oggetti, come cataratta o ptosi palpebrale, per esempio.</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>difetti refrattivi</b><span style="font-weight: 400;"> (ipermetropia, miopia, astigmatismo). Un difetto visivo non corretto può impedire una buona visione, e ostacolano lo sviluppo del movimento oculare;</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>paresi cerebrale</b><span style="font-weight: 400;">, è il cervello a coordinare i movimenti dell’occhio, pertanto lo strabismo è piuttosto frequente in caso di disturbi a livello cerebrale;</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">paresi di uno o più muscoli oculari;</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">patologie sottostanti come le malattie neurologiche, traumi, diabete, ipertensione, ecc.</span></li> </ul> <h2><span style="font-weight: 400;">Quando è bene rivolgersi a uno specialista?</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">La </span><b>visita oculistica e la visita ortottica</b><span style="font-weight: 400;"> sono fondamentali per ottenere una corretta </span><b>diagnosi</b><span style="font-weight: 400;">. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Fin dai primi mesi, i bambini dovrebbero quindi essere esaminati periodicamente per valutare la vista e rilevare un eventuale strabismo.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">L’iter diagnostico prevede:</span></p> <ul> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">visita oculistica completa con esame dell’acuità visiva;</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">esame dei riflessi luminosi corneali</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">cover test</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">esame della stereopsi (capacità di visione tridimensionale)</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">studio della motilità oculare</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">nel caso di </span><b>paralisi di un nervo cranico</b><span style="font-weight: 400;"> è necessario eseguire esami di diagnostica per immagini, come la tomografia computerizzata (TAC) o la risonanza magnetica per immagini (RM).</span></li> </ul> <p><span style="font-weight: 400;">Grazie alle nuove strumentazioni, l’occhio e le sue strutture anatomiche possono essere esaminati con precisione, con conseguenti diagnosi precise e trattamenti adeguati a ogni situazione riscontrata.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Strabismo: come si cura?</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">L’approccio terapeutico allo strabismo può essere chirurgico e non chirurgico. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">L’approccio non chirurgico si basa principalmente su tre opzioni:</span></p> <ul> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>correzione di un eventuale difetto refrattivo</b><span style="font-weight: 400;">;</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>occlusione dell’occhio che vede meglio</b><span style="font-weight: 400;">, in modo da costringere l’utilizzo dell’altro occhio, il più debole. Questa terapia prevede che l’occhio “forte” sia coperto per qualche ora durante la giornata, magari con una benda-tampone oculare o una lente opaca, così che l’occhio “pigro” possa recuperare la sua capacità visiva. Una volta raggiunta un’uguale acuità visiva nei due occhi, l’occlusione si riduce progressivamente, monitorando però che il risultato ottenuto rimanga stabile nel tempo.</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>lenti prismatiche</b><span style="font-weight: 400;">, utili per restituire al paziente una visione binoculare. Sono delle lenti specifiche, che applicate all’occhiale aiutano l’occhio a modificare la sua posizione;</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>esercizi ortottici </b><span style="font-weight: 400;">che possono ridurre lo squilibrio muscolare degli occhi.</span></li> </ul> <h2><span style="font-weight: 400;">Strabismo: l’intervento chirurgico</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Laddove le procedure non chirurgiche non si siano rivelate efficaci occorre intervenire chirurgicamente.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">È possibile prendere in considerazione l’intervento chirurgico per correggere lo sbilanciamento dei muscoli oculari, mantenendo una situazione il più possibile vicino alla normalità. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">In alcuni casi, si può intervenire solo sui muscoli dell’occhio deviato, in altri sui muscoli di entrambi gli occhi, al fine di consentire un riallineamento più preciso possibile e correggere la capacità di azione di uno o più muscoli oculari. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Tuttavia, possono essere necessarie diverse operazioni per arrivare al risultato prefissato, anche dal punto di vista estetico.</span></p> <p><a href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-oculistica"><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-97164" src="http://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/PRENOTA-UNA-VISITA-4.png" alt="" width="250" height="48" /></a></p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/97903-strabismo-cause-e-cure/">Strabismo: cause e cure</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/occhi/97903-strabismo-cause-e-cure/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Malattie rare agli occhi e terapie innovative</title> <link>https://www.humanitasalute.it/occhi/97773-malattie-rare-agli-occhi-e-terapie-innovative/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/occhi/97773-malattie-rare-agli-occhi-e-terapie-innovative/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Fri, 26 Nov 2021 16:14:17 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Occhi]]></category> <category><![CDATA[cheratocono]]></category> <category><![CDATA[congiuntivite]]></category> <category><![CDATA[glaucoma]]></category> <category><![CDATA[occhi]]></category> <category><![CDATA[Oculistica]]></category> <category><![CDATA[pietro rosetta]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/malattie-rare-agli-occhi-e-terapie-innovative/</guid> <description><![CDATA[<p>Tra le patologie che colpiscono gli occhi ve ne sono […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/97773-malattie-rare-agli-occhi-e-terapie-innovative/">Malattie rare agli occhi e terapie innovative</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><span style="font-weight: 400;">Tra le patologie che colpiscono gli occhi ve ne sono alcune rare: parliamo di malattie come il</span><b> cheratocono, la degenerazione della cornea, distrofie ereditarie della cornea e la sindrome di Axenfeld-Rrieger</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Queste malattie sono rare e invalidanti: per questo la visita oculistica, la diagnosi precoce e le terapie innovative sono fondamentali per evitare interventi invasivi, come ad esempio il trapianto di cornea.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Approfondiamo l’argomento con il dottor </span><a href="https://www.humanitas-sanpiox.it/medici/pietro-rosetta/"><b>Pietro Rosetta</b></a><span style="font-weight: 400;">, responsabile di oculistica di Humanitas San Pio X. L’ospedale è inserito nella Rete regionale delle Malattie rare per le patologie oculistiche.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Cheratocono</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Il cheratocono è una </span><b>progressiva alterazione bilaterale della cornea</b><span style="font-weight: 400;">, la membrana trasparente che si trova nella parte anteriore del bulbo oculare, provocata dalla riduzione di rigidità e dall’assottigliamento della cornea che si deforma fino ad assomigliare a un cono. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Il cheratocono può manifestarsi con </span><b>vista offuscata</b><span style="font-weight: 400;">, che non si riesce a correggere usando gli occhiali, e percezione di </span><b>immagini distorte e confuse</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Il cheratocono colpisce entrambi gli occhi, è particolarmente comune nell’adolescenza, soprattutto nei casi in cui ne siano già affetti altri membri della famiglia, oppure in presenza di allergie che causano <strong>cherocongiuntiviti</strong> allergiche.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">In caso di familiarità o di manifestazione di sintomi iniziali di malattia, è indispensabile rivolgersi il prima possibile a centri specializzati: nei casi di diagnosi precoce, quando ancora non compaiono i primi sintomi clinici (<strong>diagnosi preclinica</strong>) si può evitare il trapianto di cornea. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Oggi questo è possibile con la moderna tecnologia che permette di creare mappe tomografiche corneali ad alta definizione e misurare la rigidità della cornea (<strong>biomeccanica corneale</strong>). Inoltre, con le nuove tecnologie è possibile intervenire con terapie mininvasive chiamate </span><b>Cross Linking Corneale</b><span style="font-weight: 400;"> con un collirio a base di Vitamina B2 o riboflavina sulla superficie della cornea attivato dal laser con raggi UVA.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Distrofie ereditarie della cornea</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Le distrofie ereditarie della cornea sono un gruppo di disturbi che riguardano entrambi gli occhi, e che hanno uno sviluppo progressivo.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Si possono riscontrare in varie zone dell’occhio e a seconda della localizzazione sono divise in</span><b> distrofie ereditarie corneali epiteliali, endoteliali</b><span style="font-weight: 400;">,</span><b> della membrana di Bowman e stromali</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Le distrofie ereditarie della cornea si caratterizzano per un’alterazione della forma e della funzione della cornea; si manifestano generalmente tra i 10 e i 40 anni con sintomi quali:</span></p> <ul> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">deficit visivo di vario grado</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">opacizzazione della cornea </span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">occhio secco. </span></li> </ul> <p><span style="font-weight: 400;">Anche in questo caso con la diagnosi precoce, attraverso visite specialistiche soprattutto in caso di familiarità per la malattia, è possibile evitare il trapianto della cornea, indicato nei casi di riduzione grave della vista. </span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Degenerazione della cornea</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">La degenerazione della cornea causa opacità corneale ed è una patologia che può presentarsi in diverse età. Può riscontrarsi in entrambi gli occhi, ma è possibile che anche uno solo ne sia colpito. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Si riconoscono </span><b>diverse forme di degenerazione corneale</b><span style="font-weight: 400;">: gerontoxon, che si presenta in età avanzata con una banda di colore grigio su tutta la circonferenza esterna della cornea che provoca perdita dell’acutezza della vista e opacità corneale, l’amiloidosi, la degenerazione ialina, la degenerazione di Salzmann, e la degenerazione marginale di Terrien.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Sindrome di Rieger (o Axenfeld-Rieger)</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">La </span><b>sindrome di Rieger</b><span style="font-weight: 400;"> (detta anche Axenfeld-Rieger) è spesso diagnosticata alla nascita, ed è una rara malattia genetica ereditaria che si manifesta con varie malformazioni del volto, del cavo orale, della zona addominale, del cuore, e degli occhi a livello del cristallino, dell’iride, spesso con glaucoma. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Per questa patologia non esiste una specifica terapia ma lo scopo è quello di prevenire la </span><b>comparsa del glaucoma.</b><span style="font-weight: 400;"> Per il glaucoma la diagnosi e terapia sono fondamentali per evitare il peggioramento dei sintomi fino alla cecità.</span></p> <p><a href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-oculistica"><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-97164" src="http://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/PRENOTA-UNA-VISITA-4.png" alt="" width="250" height="48" /></a></p> <p> </p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/97773-malattie-rare-agli-occhi-e-terapie-innovative/">Malattie rare agli occhi e terapie innovative</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> 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<description><![CDATA[<p>La sindrome da disfunzione lacrimale, comunemente conosciuta come sindrome dell’occhio […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/97513-sindrome-dellocchio-secco-i-sintomi-e-le-cure/">Sindrome dell’occhio secco: i sintomi e le cure</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><span style="font-weight: 400;">La </span><b>sindrome da disfunzione lacrimale</b><span style="font-weight: 400;">, comunemente conosciuta come </span><b>sindrome dell’occhio secco</b><span style="font-weight: 400;">, è una patologia che colpisce oltre 350 milioni di persone al mondo, e in Italia ne soffre ben il 25% della popolazione.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Poiché se non curata, può peggiorare progressivamente, è bene muoversi con anticipo.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Approfondiamo l’argomento con </span><span style="font-weight: 400;">Il dottor</span><a href="https://www.humanitas-care.it/medici/claudio-ernesto-lucchini/"> <b>Claudio Ernesto Lucchini</b></a><span style="font-weight: 400;">, oculista in Humanitas Medical Care Arese.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">La sindrome dell’occhio secco</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">La sindrome dell’occhio secco riguarda in particolare le donne dai 45 anni in poi (45%) e in menopausa (90%), e si manifesta in due forme principali:</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <b>dislacrimia</b><span style="font-weight: 400;">, che deriva da un’eccessiva evaporazione lacrimale,</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <b>ipolacrimia</b><span style="font-weight: 400;">, che è causata da ridotta produzione lacrimale.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">La dislacrimia, responsabile dell’86% dei casi di occhio secco, è provocata dall’ostruzione delle </span><b>ghiandole di Meibomio</b><span style="font-weight: 400;"> situate nelle palpebre: queste ghiandole sono responsabili della </span><b>produzione dello strato lipidico delle lacrime</b><span style="font-weight: 400;">, ma se non funzionano a dovere, non secernono la quantità sufficiente di sostanza oleosa nel film lacrimale, cosa che darà poi al paziente bruciore e la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio. Di conseguenza le lacrime evaporano troppo velocemente.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">L’ipolacrimia, invece, si verifica quando le ghiandole lacrimali non creano una quantità sufficiente di soluzione acquosa, che sarebbe poi in grado di mantenere l’umidità oculare. Solitamente questo caso si verifica in presenza di malattie autoimmuni come la Sindrome di Sjogren o la sclerodermia.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Occhio secco: i sintomi più comuni</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Tra i sintomi più comuni che potrebbero indicare la presenza di occhio secco, indichiamo:</span></p> <ul> <li><span style="font-weight: 400;">secchezza oculare;</span></li> <li><span style="font-weight: 400;">disagio e irritazione;</span></li> <li><span style="font-weight: 400;">formicolio o sensazione di un corpo estraneo nell’occhio;</span></li> <li><span style="font-weight: 400;">sensazione di bruciore o dolore;</span></li> <li><span style="font-weight: 400;">lacrimazione eccessiva;</span></li> <li><span style="font-weight: 400;">arrossamento;</span></li> <li><span style="font-weight: 400;">secrezioni;</span></li> <li><span style="font-weight: 400;">affaticamento;</span></li> <li><span style="font-weight: 400;">prurito;</span></li> <li><span style="font-weight: 400;">disturbi della vista;</span></li> <li><span style="font-weight: 400;">fotofobia.</span></li> </ul> <h2><span style="font-weight: 400;">Occhio secco: i fattori di rischio</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">L’ostruzione delle ghiandole di Meibomio potrebbe dipendere dalle modifiche degli equilibri ormonali nelle donne durante la </span><b>menopausa</b><span style="font-weight: 400;">, in particolare la diminuzione dei livelli di estrogeni.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Non solo, </span><b>la loro disfunzione potrebbe essere causata anche da</b><span style="font-weight: 400;">:</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">l’età;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">l’uso e l’igiene delle lenti a contatto;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">l’uso di cosmetici;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">malattie, come il diabete;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">alcuni farmaci come la isotretinoina utilizzata per la cura dell’acne;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">i colliri usati per la terapia del glaucoma;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Gastrite da Helicobacter Pylori;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Reflusso gastroesofageo;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Acne rosacea;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Dermatite seborroica;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Blefarite;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Dopo chirurgia della cataratta e refrattiva.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Lo <strong>stile di vita gioca</strong> un ruolo importante. Sono<strong> fattori di rischio</strong> ulteriori:</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">l’uso prolungato di device come smartphone o tablet;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">molte ore trascorse in ambienti con aria secca;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">scarsa idratazione;</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">dieta poco equilibrata.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Sindrome dell’occhio secco: come si cura?</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">La terapia per la sindrome da occhio secco viene prescritta dallo specialista dopo la </span><b>visita oculistica </b><span style="font-weight: 400;">e la valutazione dei dati clinici e strumentali. L’automedicazione è assolutamente da evitare.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">La prima fase della terapia è domiciliare, utilizzando <strong>salviette, colliri, schiume per la pulizia delle palpebre e integratori</strong>. La seconda fase prevede cicli di <strong>trattamenti di luce pulsata</strong>. </span><span style="font-weight: 400;">La luce pulsata stimola le ghiandole di Meibomio a riprendere il loro normale funzionamento.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Il trattamento prevede 4 sedute di 30 minuti intervallate nel tempo e totalmente indolori.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Essendo le concause multi fattoriali lo specialista oculista si avvale anche della collaborazione del dermatologo, del gastroenterologo e dell’immunologo.</span></p> <p><a href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-oculistica"><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-97164" src="http://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/PRENOTA-UNA-VISITA-4.png" alt="" width="250" height="48" /></a></p> <p><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p> </p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/occhi/97513-sindrome-dellocchio-secco-i-sintomi-e-le-cure/">Sindrome dell’occhio secco: i sintomi e le cure</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/occhi/97513-sindrome-dellocchio-secco-i-sintomi-e-le-cure/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> </channel> </rss>