L’ipermetropia è un difetto di refrazione che si manifesta principalmente con la difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti vicini e lontani. Quali sono le cause e quali i trattamenti?
Ne parliamo con il dottor Claudio Lucchini, oculista presso i centri medici Humanitas Medical Care.
Che cos’è l’ipermetropia e quali sono i sintomi
Semplificando, l’ipermetropia è l’opposto della miopia. Nelle persone con ipermetropia, il bulbo oculare è più corto del normale e sia la cornea che il cristallino hanno una minore capacità di rifrazione.
Questo porta la luce proveniente dagli oggetti, sia vicini che lontani, a non essere focalizzata correttamente sulla retina, ma dietro di essa. Di conseguenza, i muscoli interni dell’occhio devono costantemente sforzarsi per mettere a fuoco gli oggetti.
I sintomi associati possono includere:
- bruciore
- lacrimazione
- dolore agli occhi
- mal di testa dopo attività come lettura, scrittura o lavoro al computer, oltre a una maggiore sensibilità alla luce.
Quali sono le cause dell’ipermetropia?
Le cause dell’ipermetropia possono essere diverse, tra cui:
- una curvatura corneale insufficiente
- anomalie nella forma del cristallino
- la presenza di un occhio più corto del normale.
Durante la giovinezza, l’occhio può compensare l’ipermetropia grazie alla sua capacità di accomodazione, ma con l’avanzare dell’età, questa capacità può diminuire, portando a una maggiore difficoltà nella lettura e nella visione degli oggetti vicini.
Come si cura l’ipermetropia?
Oltre all’uso di occhiali e lenti a contatto, la correzione dell’ipermetropia può essere realizzata attraverso diverse tecniche, che saranno scelte in base alle specifiche esigenze del paziente dopo una visita preoperatoria e in accordo con lo specialista che verifica la possibilità o meno di intervenire chirurgicamente.
Le tecniche disponibili includono:
- Femto Lasik. Un metodo laser preciso e veloce. La visione migliora significativamente entro 24 ore dall’intervento e diventa stabile in pochi giorni.
- Lasek/PRK. Coinvolge l’uso del laser ad eccimeri. Tuttavia, nel tempo, la stabilità dei risultati può essere inferiore rispetto al FemtoLasik.
- Facorefrattiva. Comporta la sostituzione del cristallino con uno artificiale per correggere il difetto refrattivo. È indicata in situazioni in cui non è possibile utilizzare il laser ad eccimeri (ad esempio, a causa di una cornea sottile o curva) o per pazienti di età superiore ai 50 anni.
- Lenti fachiche. Questa tecnica prevede l’inserimento di una lente di silicone dietro l’iride e davanti al cristallino. È indicata per l’ipermetropia grave, ma solo in determinate condizioni oculari.