Il betacarotene è noto per i suoi benefici sulla salute della vista e molti lo associano immediatamente alle carote. Tuttavia, questa sostanza è presente in una vasta gamma di altri alimenti.
Il beta-carotene appartiene alla famiglia dei carotenoidi, pigmenti naturalmente presenti negli alimenti che conferiscono loro tonalità intense e vivaci. Questo nutriente si distingue per essere un carotenoide di tipo provitamina A, il che implica che funge da precursore per la vitamina A. Una volta ingerito, il beta-carotene si converte in vitamina A all’interno dell’intestino, svolgendo un ruolo cruciale nel processo nutritivo.
Quali sono i suoi benefici e in quali alimenti si trova? Ne parliamo con il dottor Matteo Cozzi, biologo nutrizionista presso i centri medici Humanitas Medical Care.
I benefici del betacarotene
Il betacarotene ha diverse proprietà benefiche per il nostro organismo.
- Proprietà antiossidanti. Gli antiossidanti come il beta-carotene aiutano a combattere i danni al corpo a livello cellulare. Questo perché il beta-carotene agisce come un antiossidante, il che significa che aiuta a impedire che i radicali liberi si accumulino nel corpo e causino stress ossidativo. Lo stress ossidativo è collegato a una serie di malattie croniche, come il cancro, le malattie cardiache, il morbo di Alzheimer e altro ancora.
- Proprietà antinfiammatorie. Alimenti ricchi di sostanze nutritive possono svolgere un ruolo chiave nel ridurre l’infiammazione nel corpo, e il beta-carotene è uno dei nutrienti con proprietà antinfiammatorie riconosciute. L’infiammazione interna è un processo simile al gonfiore visibile in seguito a un trauma, ma si verifica a livello cellulare. La presenza prolungata di infiammazione cronica è associata allo sviluppo di diverse malattie croniche. Adottare un regime alimentare ricco di nutrienti essenziali, tra cui il beta-carotene, può contribuire a modulare la risposta infiammatoria del corpo.
- Fa bene alla vista, grazie alla vitamina A.
Quali sono gli alimenti più ricchi di betacarotene?
Oltre alle carote, che ne contengono 10,605 mcg, ci sono altri alimenti ricchi di betacarotene, non necessariamente di colore arancione. Ne indichiamo alcuni:
- Patata dolce – 23,018 mcg
- Zucca – 9,369 mcg
- Melone – 3,575 mcg
- Lattuga romana – 2,456 mcg
- peperoni rossi – 2,420 mcg
- Spinaci – 1,688 mcg
- Albicocche – 1,696 mcg
- Broccoli – 1,449 mcg
- Piselli – 1,216 mcg
- Mango – 1,056 mcg
Quanto betacarotene è necessario assumere?
Il betacarotene è importante perché contribuisce alla produzione di vitamina A nel corpo, risultando così un elemento essenziale di un’alimentazione equilibrata.
Per gli adulti oltre i 19 anni, il limite massimo raccomandato di vitamina A è di 3.000 microgrammi al giorno, ricordando che un eccesso di questa vitamina può risultare nocivo.
La vitamina A, essendo liposolubile, si accumula nell’organismo, in particolare nel fegato e nel tessuto adiposo, per essere utilizzata successivamente. Questo significa che la vitamina A rimane nel corpo più a lungo rispetto a vitamine idrosolubili come la vitamina C e quelle del gruppo B, che vengono rapidamente smaltite attraverso le urine.
Proprio per la sua capacità di accumulo, è importante non eccedere nell’assunzione di vitamina A. Per questo motivo, l’uso di integratori di vitamina A generalmente non è consigliato se non sotto stretta supervisione medica.
Cosa può provocare un eccesso di betacarotene?
Un effetto collaterale dell’eccesso di betacarotene da tenere presente è la carotenemia, una condizione che può causare un cambiamento del colore della pelle verso tonalità giallo-arancione, più evidente nelle persone con carnagione chiara.
Questo fenomeno, seppur non pericoloso, può essere un indicatore della necessità di ridurre l’assunzione di alimenti ricchi di betacarotene e di aumentare il consumo di altri frutti e verdure. È fondamentale variare gli alimenti per garantire all’organismo un corretto apporto di tutti i nutrienti necessari.