La pera è un frutto disponibile in molte varietà nel periodo invernale. Attualmente se ne conoscono circa 5.000: dall’Abate, di forma allungata e con polpa dolce, alla Kaiser o Imperatore, caratterizzata da buccia di colore ruggine e da polpa bianca e profumata. Il frutto deriva da un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee Pomoidee coltivato già millenni fa in Asia Occidentale, specialmente attorno al Mar Caspio. Omero, per esempio, cita le pere perché figuravano in bella vista nel giardino di Alcino. Vediamo le sue qualità con i dietisti di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Quali sono i pregi della pera?
“Innanzitutto è un frutto ad alta digeribilità e per questo è ben tollerata da tutti ed è adatta anche allo svezzamento dei bambini. Contiene pochissimo sodio e ciò la rende adatta ai malati di cuore e di reni ed è concessa anche ai diabetici perché contiene uno zucchero, il levulosio, che richiede un basso intervento di insulina per il suo assorbimento. Nella pera più stagionata, però, la buccia diventa lignea e coriacea: in questo caso è meno digeribile del frutto fresco.
L’apporto calorico della pera è di circa 40 calorie per 100 grammi, è molto ricca di fibra, fosforo, calcio, ferro, e in particolare di potassio. La pera è consigliata, proprio per la presenza di potassio e di tannino, che sono contenuti nella polpa, agli artritici e ai gottosi perché queste sostanze hanno la capacità di agevolare l’espulsione degli acidi urici in eccesso nel sangue. Il potassio presente, inoltre, ha effetto energetico sulla muscolatura e sul muscolo cardiaco
La pera, poi, ha azione blandamente lassativa per la presenza delle fibre e sembra possibile che abbia anche azione ipotensiva, grazie alla sua azione diuretica. Nella polpa, infine, è contenuta una sostanza, la iodina, che agisce favorevolmente sulla tiroide”.
A chi è sconsigliata?
“La pera, per le sue caratteristiche di essere abbastanza ricca di fibre, non è adatta alle persone che soffrono di colite”.
*Come deve essere conservata?
“La pera ha un ciclo vitale molto breve, per conservare intatta la sua fragranza deve essere molto fresca. Inoltre, si ammaccano facilmente per cui è necessario maneggiarle con cura. L’ideale è conservare le pere in un sacchetto di carta marrone perché mentre maturano producono etilene, un gas naturale che è anche un ormone naturale per la maturazione. Un sacchetto non chiuso mantiene l’etilene vicino alla frutta e ne aiuta la maturazione. Inoltre i sacchetti di carta aiutano a prevenire l’avvizzimento perché trattengono l’umidità prodotta dalla frutta stessa durante la maturazione. Anche i sacchetti di plastica hanno la stessa funzione ma accelerano troppo la maturazione perché aumenta eccessivamente l’umidità e, quindi, possono far marcire la frutta molto più velocemente e facilmente. Non dimentichiamo, poi, che le basse temperature rallentano la maturazione mentre le alte la accelerano”.
A cura di Lucrezia Zaccaria