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Alimentazione

Lo sai che mangiare troppo può causare aritmie?

Le occasioni per mangiare e bere un po’ più del solito non mancano mai neppure in estate, tanto che proprio in questo periodo, il cuore è più a rischio di aritmie, cioè alterazioni del battito, non patologiche che americani e inglesi chiamano “sindrome del cuore in vacanza” e sono dovute propria alle abbuffate – spiega il dottor Giosuè Mascioli, cardiologo e aritmologo, responsabile dell’Unità Operativa di Elettrofisiologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo. – Si tratta di un tipo di aritmia particolare che non dipende dalla malattia in corso, e può comparire quando si è rilassati, per esempio durante una vacanza in cui si tende a bere e a mangiare di più. Il carico eccessivo di alcol e l’accumulo di grasso, così come la pressione elevata, ma anche problemi di tipo digestivo, tipo il reflusso gastroesofageo, visto che l’esofago passa proprio dietro il cuore, sono tra i fattori scatenanti la fibrillazione atriale. Le aritmie non sono tutte uguali: possono manifestarsi con una riduzione dei battiti che in genere danno sintomi quali vertigini intense o veri e propri svenimenti che si ripetono con una certa continuità e potrebbero far pensare a un problema a livello di ritmo cardiaco; oppure il battito cardiaco accelera all’improvviso (cardiopalmo) per poi tornare altrettanto improvvisamente alla normalità. Una mancanza di gradualità nel ritmo cardiaco deve essere sottoposta all’attenzione di uno specialista aritmologo, così come la mancanza di fiato che potrebbe indicare la presenza di fibrillazione atriale, abbastanza diffusa tra le persone con più di 75 anni. Purtroppo le aritmie non si possono prevenire ma possono essere evitate situazioni che scatenino le crisi aritmiche. La miglior prevenzione può comunque essere fatta con la diagnosi precoce: la presenza di segnali deve sempre essere tenuta in considerazione e portata a conoscenza del proprio medico e, se sarà il caso, dell’aritmologo.