Lo sai che ballare aiuta a ridurre il colesterolo?

Fare attività fisica vuol dire anche ballare:  con un partner ma anche da soli, ballando per almeno 40 minuti consecutivi si riduce il livello del colesterolo nel sangue: in particolare si riduce la frazione LDL  del colesterolo, quella definita “cattiva” , pericolosa perché favorisce l’inizio e la progressione dell’aterosclerosi, che causa  malattie cardiovascolari gravi come l’infarto, la formazione di placche sulle carotidi, l’ictus cerebrale. Solo per citarne alcune – spiegano i professionisti di Humanitas. Il colesterolo  è la materia base che le cellule usano per costruire le proprie pareti e gli ormoni, ed è un carburante eccellente necessario a tutte le cellule per il proprio funzionamento.  La sua frazione buona HDL addirittura protegge le pareti delle arterie.

Il colesterolo provoca danni alle arterie quando rimane alto nel sangue  a lungo; per questo va controllato periodicamente e, se elevato, va ridotto consumandolo, per esempio con l’attività fisica  che deve essere aerobica, moderata e continuata.

Non serve esagerare e arrivare ad avere il fiato corto: il movimento deve essere costante, come nel cammino a passo veloce  come se si fosse in ritardo per un appuntamento, come nel nordik walking cioè camminata con l’aiuto di  bastoncini che costringono a muovere anche le braccia, come una pedalata in bicicletta o in cyclette, con il ritmo “del vigile urbano”, lento e continuo, o come nel nuoto, la migliore attività fisica perché fatta in assenza di peso per la colonna e per gli arti. Una volta alla settimana è meglio di niente, tre volte alla settimana meglio ancora, quasi tutti i giorni sarebbe l’ideale.

 

Redazione Humanitas Salute: