Difficile pensare all’estate senza pensare al beach volley. Caldo ed estate non vanno d’accordo con sport e attività in palestra. Alzi la mano chi non ha rinunciato a un giorno di palestra perché faceva troppo caldo e perché, in fondo, fa bene ma non ci si diverte molto. Se c’è però uno sport estivo, e al sole, che unisce divertimento e attività fisica questo è proprio il beach volley. E per praticarlo non serve essere esperti ma basta munirsi di pallone, andare in spiaggia e iniziare. Con vantaggi e svantaggi, però, come ci spiega il dottor Michele Albano, fisiatra, responsabile di Riabilitazione Ortopedica e Sportiva di Humanitas Gavazzeni.
Vantaggi del beach volley
Come tutti i giochi sulla sabbia, il beach volley è un’attività che tonifica gambe, glutei, addome. Il piede infatti lavora costantemente su una superficie cedevole che fa affondare l’appoggio. Si perde la fase elastica del salto che deve essere compensata applicando una forza maggiore e questo costringe glutei, muscoli anteriori e posteriori di coscia, gamba e piede a un lavoro maggiore per spingere il corpo verso l’alto.
Il continuo lavoro degli arti inferiori migliora l’efficienza della pompa muscolare, favorendo il ritorno venoso con grande beneficio di chi soffre di disturbi come le vene varicose.
Attenzione a non strafare
Quando si comincia a praticare attività sportive sulla sabbia o quando non si è ancora sufficientemente preparati dal punto di vista atletico, è bene allenarsi su sabbia molto bagnata, oppure iniziare indossando le scarpe da ginnastica per non sollecitare in modo eccessivo la pianta del piede. Gradualmente si passerà, a intervalli sempre maggiori, a fare attività con i piedi scalzi.
Non esagerare con gli allenamenti e le competizioni
In estate o nei paesi tropicali, bisogna proteggere la pelle con creme solari e gli occhi con appositi occhiali infrangibili ben assicurati alle tempie; il mare e la sabbia riflettono gran parte delle radiazioni solari aumentando il rischio di scottature e danni alla retina.
È meglio evitare di allenarsi indossando le calze sulla sabbia. Le calze mantengono il piede umido senza però isolarlo adeguatamente dal terreno, creando così un microambiente favorevole per funghi o infezioni. Meglio abituarsi gradualmente al contatto dei piedi nudi con la sabbia calda.
Svantaggi del beach volley
C’è però anche l’altra faccia della medaglia dei giochi sulla sabbia e del beach volley in particolare. Il beach volley può infatti causare traumi che possono portare a infortuni dell’apparato muscolo scheletrico. La superficie instabile, la sabbia, da un lato facilita il miglioramento dell’equilibrio propriocettivo (il controllo delle articolazioni da parte del cervello), dall’altro espone al rischio di eventi traumatici soprattutto a carico delle caviglie dove è frequente il riscontro di episodi distorsivi che possono portare a una frattura malleolare o alla lesione legamentosa del compartimento interno ed esterno.
La sabbia asciutta non offre un sostegno adeguato a piede e caviglia, predisponendo a sollecitazioni legamenti e muscoli degli arti inferiori (soprattutto il polpaccio) che corrono il rischio di subire elongazioni, distrazioni o più importanti lesioni.
Spalla, gomito e ginocchia sono le altre articolazioni che possono subire danni traumatici vista la tipologia dell’attività sportiva che richiede un grosso sforzo fisico e continui tuffi e balzi. Frequenti risultano le sublussazioni o le lussazioni a carico della spalla, caratterizzata quest’ultima dalla perdita dei normali rapporti anatomici tra l’omero e la scapola, che richiedono il rapido intervento medico per la riduzione della lussazione e l’immobilizzazione dell’arto.