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Lo sport fa bene quanto le medicine?

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Quella pubblicata sul British Medical Journal è una meta-analisi che partendo da una revisione di numerosi studi del passato ha comparato l’efficacia della terapia classica rispetto all’esercizio fisico in pazienti con malattie cardiovascolari e metaboliche.

Come ci spiegano i professionisti di Humanitas, i ricercatori si sono chiesti se la riduzione della mortalità dipendesse maggiormente dall’esercizio fisico o dall’assunzione dei farmaci. Il numero di studi relativi ai farmaci è maggiore rispetto a quelli dedicati all’esercizio fisico, ciononostante è emerso che la terapia farmacologica e l’esercizio fisico hanno pari efficacia nella riduzione della mortalità in queste categorie di pazienti.

Questo studio apre uno scenario interessante: se l’esercizio fisico ha la stessa valenza dei farmaci, perché non è parimenti utilizzato? Perché non prescriverlo sempre insieme ai farmaci? I benefici in questo modo potrebbero aumentare in maniera significativa. Le linee guida per le malattie cardiovascolari, metaboliche e anche neoplastiche già suggeriscono di inserire un percorso di attività fisica nella gestione del paziente, sottolineando, come fa questo studio, la forte sinergia terapeutica tra farmaci ed esercizio fisico. Sinergia che viene sfruttata in Humanitas, dove i pazienti cardiologici, vascolari, neoplastici, diabetici, vascolari, ecc, vengono spesso invitati a iniziare anche un percorso in Medicina dell’esercizio al fine di lavorare anche sullo stile di vita, potenziando i benefici delle terapie farmacologiche.