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Salute dell'uomo

Tumore al seno, lo sai che colpisce anche gli uomini?

Sebbene sia una patologia generalmente associata alle donne, il tumore al seno può colpire anche gli uomini (1 caso di tumore maschile ogni 100 casi di tumore femminile), principalmente dopo i 60 anni – spiega il dottor Andrea Sagona, chirurgo senologo di Humanitas Cancer Center -. La forma di tumore al seno maschile più comune è quella duttale: le cellule tumorali si formano nei dotti galattofori, cioè nei piccoli canali che collegano la ghiandola mammaria al capezzolo. Successivamente, le cellule tumorali si estendono a tutto il tessuto connettivo del seno fino a raggiungere anche i linfonodi. Dato che negli uomini il seno ha una dimensione decisamente ridotta rispetto a quello della donna, la presenza di anomalie può essere evidente, anche se a volte più facilmente sottovalutata da parte dello stesso paziente. Il tumore al seno duttale si manifesta con la comparsa prevalentemente di un nodulo retroareolare, a volte accompagnata da rossore, retrazione del capezzolo o, nelle forme più avanzate, anche sanguinamenti. Sebbene i sintomi, una volta comparsi, siano abbastanza evidenti, gli stadi iniziali del tumore sono silenti; pertanto, il paziente arriva a consultare lo specialista quando ormai le cellule tumorali possono essersi già diffuse nei tessuti vicini, dando luogo a metastasi, prevalentemente a livello dei linfonodi ascellari. Per questo, gli esperti raccomandano anche agli uomini di sottoporsi a visite di controllo regolari, specialmente dopo i 60 anni, soprattutto se presenti  episodi precedenti di tumore al seno maschile in famiglia, questo perchè la patologia può insorgere per mutazioni genetiche di alcuni particolari geni (BRCA1 e BRCA2) che possono essere trasmesse all’interno della famiglia sia nei maschi che nelle femmine. Ulteriori fattori di rischio di sviluppare la patologia possono essere la obesità, l’abuso di alcol, l’utilizzo di farmaci ormonali, così come accade anche per le donne, oppure in pazienti con alterazione del corredo cromosomico, quali i pazienti con S. di Klinefelter, che avendo un cromosoma X (femminile) in più, hanno un eccesso di secrezione estrogenica che facilita l’insorgenza del tumore anche in età più giovanile. La terapia del tumore mammario maschile prevede un intervento di mastectomia (asportazione in toto della mammella), in quanto la quantità di tessuto limitata non permette una chirurgia conservativa, associata alla biopsia del linfonodo sentinella e/o asportazione in toto dei linfonodi ascellari. Questo è seguito da trattamento medico chemioterapico o ormonale, alla luce delle caratteristiche biologiche del tumore ed eventuale radioterapia, in base allo stadio di malattia.