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Alimentazione

Torrone, a fine pasto non con altri dolci. 5 cose da sapere

Il torrone, nelle sue diverse declinazioni, è un dolce diffuso in moltissimi Paesi del mondo, dall’Europa al Medio Oriente. L’origine è controversa, probabilmente è un dolce della secolare tradizione araba, ma in Italia il torrone trova una delle sue patrie nella città di Cremona. E a Natale trova spazio sulle tavole di tutta la Penisola in decine di forme, consistenze e sapori: dalle ricette più raffinate ai torroni classici. Ma che tipo di alimento è il torrone? A parlarne è la dottoressa Monica Giuffrè, nutrizionista della Chirurgia Bariatrica dell’ospedale Humanitas.

Anche il torrone di Cremona ha il suo disciplinare (redatto dal Comune della città lombarda) che ne certifica l’originalità e il rispetto della tradizione. Albume d’uovo, miele, mandorle, zucchero sono gli ingredienti base del torrone bianco. A questi si possono aggiungere aromi come bacche di vaniglia, cedro e cannella, mentre le facce più estese della stecca rettangolare di torrone possono essere rivestita con sottilissime sfoglie di ostia (acqua e farina).

(Per approfondire leggi qui: Pandoro: ingredienti semplici e calorie. 5 cose da sapere)

Sugli ingredienti si scatenano le fantasie dei produttori: altra frutta secca al posto delle mandorle, in particolare noci, nocciole e pistacchi, e poi le coperture: quella più golosa è al cioccolato, richiamata dallo stesso disciplinare cremonese. Tornando al torrone classico alle mandorle, vediamo qual è il suo profilo nutrizionale:

  • Il Centro di ricerca per gli Alimenti e la nutrizione ripartisce così le fonti di energia che si ricava dal torrone: 50% da lipidi, 41% da carboidrati, 9% da proteine. Un pezzo da 100 grammi di torrone fornisce 479 calorie: «È sicuramente un dolce ricco di calorie provenienti da zuccheri semplici e grassi mono e polinsaturi».
  • La “preziosa” presenza della frutta secca. «La frutta secca oleosa come nocciole, mandorle, noci ecc. è energetica, è una buona fonte di proteine, calcio, vitamina E e anche fibra. Grazie alla fibra e all’ottimo contenuto di acidi grassi mono e polinsaturi, ha un’azione protettiva nei confronti di diabete, ipercolesterolemia e obesità».

Torrone semplice o “complesso”?

  • «Il torrone tradizionale, ed anche meno calorico, è quello bianco con le mandorle, ma se ne producono di vari gusti: torrone duro e morbido, torroncini assortiti e poi ricoperti a cioccolato o farciti con liquori dolci o con frutta candita. Queste ultime varianti sono più caloriche e apportano per 100 g. anche 580 calorie».

(Per approfondire leggi qui: Panettone: semplice o farcito? Da forno o confezionato? 7 cose da sapere)

  • Torrone: quantità e moderazione. «È sicuramente un dolce molto gustoso ma l’elevato apporto calorico ci obbliga a moderarne il consumo. Consiglio di mangiarne un pezzetto piccolo da 20-30 g. alla fine di pasti non troppo abbondanti e di non associarlo ad altri dolci. Va bene come spuntino accompagnato da un caffè amaro per esempio.
  • Il torrone non è per tutti: «Non è indicato per chi ha problemi di peso e per i diabetici essendo ricco di zucchero. È assolutamente sconsigliato a chi è allergico all’uovo o alla frutta a guscio. Anche se esistono in commercio versioni particolari per tutti i gusti, per esempio quello senza ostie può essere mangiato anche dai celiaci. Non contenendo il tuorlo d’uovo può essere consumato, in piccole porzioni, da chi soffre di ipercolesterolemia».