Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Altri cookie sono quelli in fase di identificazione e non sono stati ancora classificati in alcuna categoria.

Alimentazione

Frutta, prima o dopo i pasti? Se abbondanti, meglio dopo

La frutta non dovrebbe mai mancare in una dieta sana ed equilibrata, quella che gli specialisti raccomandano per la prevenzione di diverse patologie e per promuovere il benessere generale. Ma qual è il momento migliore per consumarla? Vicino o lontana dai pasti, a stomaco pieno o a stomaco vuoto? Ecco una prima risposta: dopo un pasto particolarmente pesante la frutta può diventare una sorta di “pompiere” per l’organismo perché va a “spegnere” lo stress metabolico.

(Per approfondire leggi qui: La frutta fresca? “Scudo” contro infarto e ictus)

L’indicazione arriva da una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Endocrine, Metabolic & Immune Disorders – Drug Targets. Il merito di quest’azione di contrasto sarebbe propria dei polifenoli della frutta e dei suoi derivati, come i succhi di frutta. I polifenoli sono sostanze antiossidanti e antinfiammatorie che difendono dall’azione dei radicali liberi e di altre molecole che favoriscono stati infiammatori. Questi “nemici” dell’organismo sono prodotti in grande quantità proprio dopo un pasto sbilanciato, con cibi molto grassi o ricchi di carboidrati e molto calorici.

Anche gli agrumi neutralizzano lo stress dopo un pasto abbondante

Non è la prima volta che la ricerca scientifica si occupa dei benefici della frutta dopo un pasto abbondante. Ad esempio una ricerca della University at Buffalo (Stati Uniti) apparsa nel 2010 su The American Journal of Clinical Nutrition ha aveva promosso i flavonoidi del succo d’arancia al ruolo di “spazzini” dell’organismo. Due antiossidanti, la naringina e l’esperidina sarebbero in grado di neutralizzare lo stress ossidativo e infiammatorio generato da un pasto poco salutare e prevenire i danni a carico dei vasi sanguigni.

«La naringina è un flavonoide contenuta nel pompelmo, nel limone, nelle arance, nelle clementine, nei mandarini e nel cedro. Questo flavonoide è importante per rafforzare le pareti dei capillari, per depurare il nostro organismo, per favorire la perdita di peso e ha effetti antinfluenzali, miorilassanti, anticancerogeni, epato-protettivi, anti aterogenici», spiega la dottoressa Sara Testa, dietologa del Centro Obesità dell’ospedale Humanitas.

Quali tipi di frutta potrebbero svolgere meglio questo ruolo contro lo stress postprandiale?

«La frutta che meglio svolge un ruolo antiossidante è la frutta viola che combatte i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare e delle malattie infiammatorie. Tra questi frutti i mirtilli, le prugne nere, l’uva nera le more e le susine».

(Per approfondire leggi qui: La dieta contro il declino cognitivo: cereali integrali, mirtilli, noci)

Quando è meglio mangiare frutta, prima o dopo i pasti?

«La frutta preferibilmente deve essere mangiata prima dei due pasti principali perché le fibre in essa contenuta riducono l’assorbimento degli zuccheri semplici e quindi riducono l’indice glicemico dei cibi. Al contrario di quanto spesso viene consigliato nelle diete ipocaloriche, la frutta lontano dai pasti stimola la produzione endogena di insulina e quindi stimola la fame invece di ridurla», conclude la dottoressa Testa.

(Per approfondire leggi qui: Diverticoli: prevenirli si può con tanta frutta e verdura, ricche di fibre)