Alimentazione

Davide Oldani: cucina Pop, buona cucina e salute

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La cucina Pop, la buona cucina dello chef Davide Oldani, è anche sinonimo di salute. Per avere in tavola sempre prodotti naturali, freschi e di qualità è sufficiente seguire il ciclo delle stagioni: così si potrà seguire una dieta sana ed equilibrata, una vera e propria polizza sulla salute. È questa la filosofia di uno dei più apprezzati chef italiani che ha ispirato la sua carriera e il suo particolare modo di intendere la cucina.

Nel 2003 Oldani ha aperto il D’O a Cornaredo, il suo paese d’origine in provincia di Milano. È lì che si può apprezzare la sua cucina Pop: «La base fondamentale della mia cucina è l’accessibilità al cibo, accessibilità a un prodotto di qualità e naturale. Una cucina in cui trovi spazio anche l’equilibrio dei contrasti, dolce-salato, morbido croccante», spiega lo chef.

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Avere prodotti freschi è garanzia di diversi risultati, dal gusto all’aspetto del piatto: «Se un prodotto di partenza è fresco e viene lavorato il meno possibile, il piatto diventa automaticamente bello. Tra buono e bello, quindi, non c’è differenza. Per godere della bellezza in cucina basta seguire l’alternarsi delle stagioni, esaltarne i colori, dal rosso vivo dell’estate al marrone dell’autunno, anche per curare con successo la presentazione dei piatti».

La buona cucina è il senso della buona salute

Ma seguire le stagioni significa anche mangiare di tutto e quindi mangiare in salute: «L’unica cosa che bisogna seguire in cucina è l’armonia. Armonia – sottolinea – vuol dire non portare in tavola sempre gli stessi piatti. Ricordo che a casa mia si rispettava questa regola: se il venerdì era “di magro”, il mercoledì era il giorno della carne e il lunedì, se ben ricordo, quello delle uova. Ogni giorno c’era un piatto diverso e questo fa sì che non ci sia la routine e che l’organismo possa mangiare cibi diversi. Questo significa nutrirsi correttamente».

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Quella dell’armonia e della varietà è una regola che lui stesso segue nel suo stile di vita: «Tutti i giorni mangio una materia prima diversa, comprendendo anche i carboidrati e non demonizzando qualcosa di un po’ più grasso, dall’olio al burro a qualche di tipo particolare di pesce o carne. Credo che la buona cucina sia il senso della buona salute, e per far sì che questo avvenga bisogna fare in modo di avere questa armonia, di non avere gli stessi prodotti, di non usare sempre gli stessi ingredienti».

(Per approfondire leggi qui: Expo, controllo peso e alimentazione sana aiutano a prevenire i tumori)

In forma tenendo a bada un po’ la gola

Nella vita di uno chef c’è spazio per l’attività fisica? «Certo, in questo periodo mi piace molto il ciclismo, ma per il mio benessere mangio meno di quello che la mia gola mi vorrebbe far fare: basterebbe eliminare un po’ la parte della gola, quello che ci attrae verso il cibo e sicuramente potremmo vivere molto meglio», consiglia Oldani.

Davide Oldani è stato il protagonista della cerimonia di inaugurazione del 117mo Congresso della Società italiana di Chirurgia, intervistato da Ilaria D’Amico. Il tema dell’inaugurazione del congresso era il confronto tra le figure dello chef e del chirurgo, due professioni accomunate dalla cura del dettaglio. «Nella cura del piatto c’è bisogno di tanta attenzione per arrivare quasi alla perfezione, ma altrettanto importante è la manualità così come le regole da seguire per arrivare a fare un piatto finito ed ereditate dall’insegnamento dei maestri». Parola di Davide Oldani, il padre della cucina Pop.

(Per approfondire leggi qui: Chirurghi e chef a confronto: il dettaglio fa la differenza)