Il latte, ideale da bambini e buono da adulti. Un alimento completo e nutriente che può far parte della dieta di tutti – allergici e intolleranti esclusi – a tutte le età. Attenzione solo a quanto se ne beve ma soprattutto con che cosa lo si beve.
Qual è l’identikit nutrizionale del latte? «Il latte è un alimento ricco di calcio e vitamina D, sostanze nutritive essenziali per la crescita e la salute delle ossa. Ancora, contiene proteine, zuccheri e grassi di origine animale», risponde la dottoressa Monica Giuffrè, nutrizionista della Chirurgia Bariatrica dell’ospedale Humanitas. «Il latte intero è quello più completo, ma chi vuole ridurre la parte grassa senza rinunciare ai benefici del latte può scegliere quello scremato o parzialmente scremato. La “scrematura”, infatti, elimina i grassi lasciando intatto l’apporto di proteine e zuccheri, come il lattosio, ma soprattutto calcio e vitamina D».
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Per chi è particolarmente indicato il latte?
«Sicuramente per i bambini e gli adolescenti, quando è in corso il processo di crescita e di sviluppo, ma un grosso apporto alla salute delle ossa arriva dal latte anche per le donne in menopausa: il calcio che contiene ostacola l’osteoporosi».
Da bambini e da adulti le quantità di latte giornaliere consigliate sono le stesse?
«Da bambini se ne può bere di più, anche più volte nell’arco della giornata. Da adulti va bene la classica tazza di latte a colazione o il bicchiere prima di andare a letto. Ma oltre alle quantità, da grandi è importante prestare attenzione a come lo si beve. Se con il latte mangiamo dei biscotti, e ne beviamo tanto durante la giornata, allora non riusciamo a tenere sotto controllo l’apporto calorico. Per le donne in menopausa va bene anche due volte al giorno».
(Per approfondire leggi qui: Come affrontare a tavola la menopausa)
«Bisogna considerare infatti – sottolinea la specialista – che a 100 ml di latte intero corrispondono circa 64 calorie, quindi una tazza da 200 ml ci dà un apporto di oltre 120 calorie che aumentano considerevolmente se mangiamo dei biscotti o aggiungiamo più cucchiaini di zucchero. Un cappuccino, da solo, può sostituire un pasto leggero quando si è fuori casa, cioè un’alternativa al toast; ma se consumiamo abbondanti quantità di latte in una dieta completa con i canonici 5 pasti, allora le calorie introdotte salgono di gran lunga».
Per chi è controindicato bere latte?
«Per i soggetti con ipercolesterolemia dal momento che il latte contiene colesterolo. Per questi è indicato il latte scremato o parzialmente scremato. Per chi non vuole i grassi animali va bene il latte di soia, ma il mio consiglio è che è meglio bere latte vaccino o di capra se non ci sono particolari controindicazioni, dal colesterolo alto all’intolleranza al lattosio all’allergia alle proteine del latte», suggerisce la dottoressa Giuffrè.
(Per approfondire leggi qui: Lattosio, sarò intollerante?)
Quali sono le possibili fonti di calcio alternative al latte?
«Ci sono i derivati del latte con cui si può bilanciare l’apporto di calcio a partire da yogurt e formaggi, anche se i formaggi sono più grassi e calorici. Tuttavia, più si esclude il latte dalla dieta, più è difficile reinserirlo: è come se gli enzimi con cui si digerisce si disabituino a farlo. Il consiglio – conclude – è di essere costanti nell’assunzione di latte con il passare degli anni, riducendone solo le quantità».