Alimentazione

Stop alla dieta mediterranea? Colpa della crisi

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Olio d’oliva, frutta, verdura fresca. Sono fra gli alimenti che scarseggiano sempre di più nei carrelli degli italiani. A fotografare la situazione è la Coldiretti che ha diffuso i dati sui mutamenti avvenuti dal 2008 a oggi. Il periodo di crisi attraversato dallo stivale ha modificato le abitudini degli italiani a tavola che hanno rinunciato ai prodotti tipici della dieta mediterranea. Per lolio di oliva, ad esempio, acquisti in calo del 25%. Non va meglio per frutta e verdura fresca che hanno subito un calo del 7% con relativi ribassi dei consumi per persona che si sono fermati a poco più di 130 chili all’anno, ovvero non più di 360 grammi al giorno rispetto ai 400 grammi consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il pensiero va ai più piccoli che sempre più hanno bisogno di una costante educazione alimentare. Il dato sui bambini in sovrappeso non lascia ben sperare. Secondo l’indagine “Okkio alla Salute” promossa dal Ministero della Salute i bambini in sovrappeso sono il 20,9% mentre quelli obesi il 9,8% sulla base di un campione di età compresa tra gli otto e i nove anni. Tutta colpa delle cattive abitudini: l’8% dei bambini, infatti, salta la prima colazione e il 31% la fa non adeguata. Inoltre, il 41% assume abitualmente bevande zuccherate e gassate mentre solo il 25% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura.

Una cattiva “interpretazione” della dieta mediterranea può comportare, dunque, rischi per la salute non indifferenti.

Scorpi il commento del nostro specialista.

 

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