Alimentazione

Prodotti bio: sono davvero migliori?

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I prodotti biologici sono continuamente elogiati come migliori rispetto a quelli tradizionali. Ma le differenze nutrizionali tra prodotti bio e non-bio non sono molte, quindi perché considerarli migliori? E’ proprio così o è una delle tante “leggende” che circolano sul cibo? In realtà i prodotti bio hanno alcune proprietà uniche e particolari che li rendono in un certo senso “speciali”. Le spiegano i dietisti di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Qual è la differenza tra prodotti bio e non-bio?
“La differenza sostanziale tra i prodotti biologici e i prodotti tradizionali consiste nel fatto che i primi, sempre che siano effettivamente state rispettare le rigorose norme previste per una loro produzione biologica corretta, offrono maggiori garanzie di sicurezza per quanto riguarda la totale assenza di residui di antiparassitari, sostanze il cui impiego è vietato durante il ciclo di produzione del bio. Sotto l’aspetto nutritivo, invece, non esistono differenze anche se, purtroppo, non vi sono a disposizione studi scientifici significativi per poter prendere una posizione certa. Comunque, per quello che è stato analizzato finora, anche se limitato, si può affermare che non esistono differenze nutrizionali tra i due prodotti o, meglio, che le minime differenze non hanno alcun valore”.

E i polifenoli?
“Effettivamente dagli studi scientifici emerge che nei prodotti biologici viene riscontrata una percentuale maggiore di presenza di polifenoli. Queste sostanze sono molto importanti perché svolgono una funzione antiossidante e, quindi, permettono di combattere i radicali liberi ritenuti responsabili dell’invecchiamento precoce di organi e tessuti”.

Quindi si deve preferire il bio?
“La scelta è assolutamente personale, non è corretto dare un’indicazione. E’ una questione di preferenza e, si può dire, anche di praticità perché si deve tenere presente che i prodotti biologici, proprio per il mancato utilizzo di antiparassitari, deperiscono più in fretta rispetto a quelli tradizionali e, a causa delle rigorose norme di produzione che le aziende devono rispettare, purtroppo costano di più”.

A cura di Lucrezia Zaccaria