La dopamina è un neuromediatore molto potente, in grado di interagire con i nostri comportamenti perché viene rilasciato dal cervello ogni volta che proviamo gratificazione e soddisfazione. Proprio perché ognuno di noi è portato a ricercare e a ricreare quelle sensazioni che ci hanno fatto provare soddisfazione, la dopamina mette in modo ciò che viene chiamato “circuito dei reward”, ovvero circuito della ricompensa, spingendoci a ripete i comportamenti che ci hanno dato piacere e innescando il noto meccanismo della dipendenza. Ne abbiamo parlato con gli specialisti di Humanitas.
Il circuito della ricompensa
Quando parliamo di circuito di ricompensa, parliamo di come funziona l’apprendimento e il comportamento umano. Questo meccanismo sta alla base della possibilità di apprendere dall’esperienza, che consiste nel ripetere quello che in noi produce sensazioni di gratificazione e benessere e scartare ciò che non lo fa. Il nostro cervello, ogni qual volta sperimentiamo momenti di piacere, libera alcune sostanze che funzionano da rinforzo a quello stesso stimolo, rimarcandolo. Il circuito di ricompensa viene chiamato così perché descrive il meccanismo di rinforzo di una determinata esperienza verso la sua ripetizione. Il circuito di reward, funziona attraverso la messa in circolo della dopamina, rilasciata ogni qual volta proviamo gratificazione, sia di tipo fisico che di tipo psicologico.
Gratificazioni naturali e artificiali
I gratificatori si possono dividere in due tipo: quelli naturali (connessi alle esperienze come il mangiare, avere rapporti sessuali, fare sport, avere relazioni sociali) e quelli artificiali, che procurano un rilascio di dopamina a partire da qualcosa di innaturale, come il saccarosio contenuto nel junk food, o il meccanismo con cui è creato un social network, gli stimoli a forte salienza come luci e colori o ancora le sostanze stupefacenti.
Quando una dipendenza si installa, i gratificatori artificiali prendono tutto il posto dei gratificatori naturali. Uscire da una dipendenza del genere significa quindi rimettere i gratificatori naturali al loro posto originario.
Il mercato della dopamina e come difendersi
Chiunque sia in grado di «controllare» il mercato della dopamina, produrrà consumatori fedeli, assicurandosi un introito assicurato.
Il totale del business della dopamina, legale ed illegale, ammonta a centinaia di miliardi di dollari. Basti solo pensare ad alcol, nicotina e droghe illegali. Solo in Europa si parla di un totale di almeno 300 miliardi di euro per l’alcol, 150 miliardi di euro per il tabacco e circa 20 miliardi di euro per le principali droghe illegali. Se aggiungiamo il business dei junk food i budget si alza ancora, per non parlare del business che ruota attorno ai comportamenti disfunzionali generati dai social network.
Come sempre, l’unico meccanismo di difesa contro le dipendenze è la consapevolezza che deriva dalla conoscenza.