Creme solari e salute della pelle. Ormai tutti sanno che d’estate è importante riuscire a proteggere la pelle dalla sovraesposizione ai raggi solari. I consigli sono quelli di sempre: non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, tra le 11 e le 16, usare “protettori fisici” come cappelli, occhiali da sole, magliette e cospargersi di crema.
Mentre i primi due consigli sono facili da seguire, il terzo non sempre è di facile applicazione. Come scegliere le creme solari più adatte alle nostre esigenze? L’abbiamo chiesto a Marzia Baldi, dermatologa, responsabile degli Ambulatori di Dermatologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo.
Quale crema dobbiamo usare per proteggere la nostra pelle dai raggi del sole?
«La scelta giusta non è semplice perché il mercato offre una varietà smisurata di prodotti. Il criterio di acquisto deve essere basato sul proprio fototipo, cioè sul colore della propria pelle. Fototipi chiari – caratterizzati da carnagione, occhi e capelli chiari – tendono a scottarsi più facilmente rispetto a fototipi più scuri, mediterranei, e richiedono quindi protezioni molto alte».
(Per approfondire leggi qui: Abbronzati in salute con la stessa protezione solare per tutta la vacanza)
Una volta che abbiamo scelto la crema giusta per noi, come e quanto dobbiamo utilizzarla?
«Bisogna ricordare che l’efficacia delle creme solari tende a ridursi dopo circa due ore. La crema va dunque riapplicata più volte durante la giornata, anche dopo che si è fatto il bagno in mare o la doccia sulla spiaggia.
Quali sono i segnali che la pelle sta andando in sofferenza ed è il caso di proteggerla dal sole?
«Il segnale più evidente è la comparsa di un eritema, che è il tipico danno acuto da esposizione solare. È come se la pelle ci dicesse: “Attenzione, mi sto scottando, quindi proteggimi!”. Non è una situazione che si può verificare solo al mare o nelle sole giornate di sole cocente: bisogna ricordare che è necessario proteggersi dal sole anche in montagna, nelle giornate con nuvolosità variabile e in presenza di vento che tende a raffreddare la superficie cutanea e altera i segnali d’allarme dati dalla sensazione di calore».
(Per approfondire leggi qui: L’eritema è un’ustione di primo grado, vero o falso?)
Che cosa fare se avvertiamo un fastidio dopo avere applicato la crema solare?
«In soggetti predisposti alcuni componenti possono causare l’insorgenza di eritema e prurito tipici di una dermatite allergica da contatto. Se si hanno problemi con le creme meglio dunque non applicarle e cercare di esporsi il meno possibile ai raggi solari proteggendosi con presidi fisici come maglietta, cappellino e occhiali da sole. Per individuare lo schermante solare più adatto è importante l’aiuto di un dermatologo che potrà avvalersi di strumenti come i patch test eseguibili in autunno, per indagare l’origine dell’allergia, così da non giungere impreparati alla prossima estate».