Unghie: si presentano particolarmente fragili, opache, con qualche deformazione, a volte con macchie bianche… sono tutti segnali che le nostre unghie “non stanno bene”! Quasi subito si pensa di essere affetti da micosi, ossia dai classici funghi. Ma non sempre è così. Ne parliamo con Federico Grassi, Podologo di Humanitas Mater Domini.
“Le micosi ungueali (onicomicosi) rappresentano solo il 30% delle problematiche dell’unghia (onicopatie). Nel restante dei casi, invece, possiamo trovarci di fronte ad un’ unghia affetta da psoriasi, da un’infezione batterica o semplicemente da un trauma ungueale causato dalla calzatura o dalla deformità delle dita. Le patologie delle unghie sono molteplici e molte di queste si manifestano con una colorazione ungueale alterata o con l’ispessimento della lamina”, afferma lo specialista.
Ci sono ambienti, quali quelli sportivi (piscine, palestre, ecc.) o tipi di calzature che impediscono la traspirazione e non assorbono il sudore (scarpe invernali o infortunistiche) che, generalmente, predispongono l’insorgenza di malattie alle unghie.
Onicomicosi o trauma. Quale la differenza?
L’onicomicosi (micosi alle unghie) e il trauma alle unghie sono le patologie più frequenti.
“Si parla di onicomicosi quando un fungo infetta una o più unghie. La micosi alle unghie si verifica più frequentemente nelle unghie dei piedi rispetto a quelle delle mani, perché quelle dei piedi spesso sono confinate nelle scarpe, in un ambiente dunque caldo e umido all’interno delle scarpe, dove i funghi possono proliferare più facilmente”, spiega lo specialista.
L’unghia si presenta allo sguardo di un colore giallastro oppure con delle macchioline bianche e con un margine talvolta non regolare. Quando il fungo scende più in profondità sotto l’unghia, può renderle spesse, frastagliate, a volte portare dolore.
I microrganismi principalmente responsabili dell’infezione sono il Tritricophyton Rubrum e il Tricophyton interdigitale. Da non tralasciare, anche se con un’incidenza minore, la Candida Albicans e le muffe dermatofitiche.
L’unghia traumatica visivamente è molto simile a quella affetta da micosi, tanto da essere molto spesso confuse. L’aspetto è per lo più molto simile: unghia ispessita, di diverso colore, che spesso si solleva dal letto ungueale, con danni anche estetici.
“In questo caso è importante un’attenta diagnosi differenziale, non sempre semplice da eseguire. Si possono prendere in considerazione quali tipi di calzature si utilizzano, se durante il passo le unghie fanno un eccessivo attrito sulla tomaia, oppure se le deformità delle dita fanno sì che le unghie siano costrette a posizioni non fisiologiche. Questo potrebbe indirizzarci sulla traumaticità meccanica dell’unghia, impedendone una crescita regolare. Coloro che invece presentano un’anomalia ungueale ed indossano calzature non traspiranti oppure lavorano in ambienti caldo umidi, potrebbero propendere per l’onicomicosi”, afferma il podologo Grassi.
Non bisogna poi dimenticare che tra i fattori predisponenti dell’onicomicosi vi è l’abbassamento delle difese immunitarie, dovuto a patologie virali, stress fisico o psichico, forti influenze o tutti quei fattori che portano alla debilitazione del nostro organismo.
In ogni caso, per ottenere un’accurata diagnosi occorre effettuare test microbiologici (coltura micologica), test che permettono di confermare o meno la presenza di una micosi ungueale.