Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Altri cookie sono quelli in fase di identificazione e non sono stati ancora classificati in alcuna categoria.

Benessere

Dolore al tallone, soprattutto al mattino? È la tallonite

Il dolore della tallonite si fa sentire soprattutto al mattino, fitto e acuto, quando si mette il piede fuori dal letto per la prima volta dopo una notte di riposo. La sensazione è quella di un fastidio puntorio, tipo lama di coltello, che trafigge il tallone. È così che si manifesta l’entesopatia della fascia plantare, disturbo meglio conosciuto con i termini tallonite o fascite plantare, ma anche spina o sperone calcaneare. Tanti modi per definire un unico disturbo, che si manifesta soprattutto tra i 40 e i 70 anni e che interessa più gli uomini che le donne.

Ma cos’è esattamente la fascite plantare?

È un’infiammazione dolorosa della fascia plantare, la struttura di connettivo fibroso che sorregge la volta (o arco) plantare, e che può andare incontro a fenomeni di tipo degenerativo. Come spiega la dottoressa Maria Cristina d’Agostino, specialista ortopedico e responsabile del Centro Terapia Onde d’Urto dell’ospedale Humanitas, «il sintomo chiave con cui si manifesta questa patologia è un dolore, spesso di tipo puntorio, localizzato nella parte centrale e più interna del calcagno, sulla superficie plantare, area anatomicamente equivalente alla zona di inserzione della fascia nell’osso in corrispondenza della tuberosità mediale del calcagno».

(Per approfondire leggi qui: Sovrappeso e piede piatto: la tallonite è dietro l’angolo)

Il dolore della tallonite varia nel corso della giornata

Il dolore non è sempre il medesimo nell’arco della giornata: «Tipicamente – spiega l’esperta – il dolore della tallonite è più vivo soprattutto la mattina, al risveglio, quando si mette il piede giù dal letto dopo il riposo notturno; la sua durata è variabile e in genere tende a ridursi progressivamente con il trascorrere dei minuti e la ripresa della deambulazione. Si può ripresentare più volte nel corso della giornata, ogni qualvolta, ad esempio, ci si metta in piedi dopo essere stati seduti a lungo, e in funzione della gravità del caso, può ricomparire a fine giornata o comunque dopo essere stati per molto tempo in piedi».

(Per approfondire leggi qui: Tallonite, occhio alle passeggiate sulla sabbia)

Nella tallonite non solo infiammazione

Nel punto di inserzione della fascia plantare sul calcagno si può avere, in alcuni casi, la formazione di uno sperone osseo di dimensioni variabili (noto comunemente come “spina” per la forma che assume, da cui le definizioni spina calcaneare o sperone calcaneare), una struttura costituita da vero e proprio tessuto osseo di dimensioni variabili, volgarmente paragonabile a un’escrescenza, scientificamente noto come “osteofita”. «È bene però precisare – conclude l’esperta – che, a differenza di ciò che comunemente si crede, la spina, sebbene spesso associata alla fascite plantare, non sempre risulta presente e in molti casi, anche se presente, può non dare manifestazione di sé».