Un argomento molto delicato, e spesso anche spinoso, soprattutto per le giovani donne desiderose di vivere serenamente la propria sessualità, in modo sicuro e senza la paura di poter incorrere in una gravidanza non desiderata. Secondo le statistiche a fare uso della pillola contraccettiva è soltanto il 16,2% delle donne italiane tra i 15 e i 44 anni, una percentuale decisamente bassa, ma il problema è che molte donne ancora si affidano a metodi contraccettivi non sicuri e al “fai da te”. Il motivo? Probabilmente molta disinformazione. Per saperne di più abbiamo fatto una chiacchierata con la dottoressa Elena Zannoni, Responsabile di Chirurgia Conservativa ed Endoscopica e Specialista di Humanitas Fertility Center.
Cos’è la pillola e come funziona?
«La pillola anticoncezionale è un associazione ormonale (a base di estrogeni e progesterone) che comporta la soppressione dell’ovulazione, con conseguente impossibilità a concepire. A parere della classe ginecologica essa è il contraccettivo di prima scelta, ed unisce, all’efficacia contraccettiva, una serie di altri benefici. Infatti regolarizza il ciclo e lo rende meno abbondante e doloroso. Per questo motivo, viene utilizzata anche da donne che non hanno una necessità anticoncezionale e può essere impiegata nelle problematiche dermatologiche causate da disfunzioni ormonali. L’azione contraccettiva del farmaco è assolutamente reversibile, e non crea alcun problema in termini di fertilità dopo la sua sospensione. Al contrario, non appena viene sospesa la somministrazione si può subito cercare di concepire un figlio».
E’ vero che la pillola può essere causa di trombosi o flebiti?
«La pillola ha una potenzialità trombogena, ma si tratta di un rischio molto inferiore a quello causato dalla gravidanza la quale può essere estremamente più pericolosa della pillola da questo punto di vista. Il potenziale trombotico della pillola è appannaggio soprattutto di determinate categorie di persone che hanno già una predisposizione alla ipercoagulabilità ed interessa maggiormente i soggetti che presentano anche altri fattori di rischio come fumo, ipertensione e obesità».
E’ vero che la pillola fa ingrassare e provoca ritenzione idrica?
«Questo è un quesito a cui non si può rispondere né con un “sì” né con un “no”. Per esperienza personale posso dire che teoricamente un farmaco di tipo estroprogestinico può favorire una certa ritenzione idricama normalmente non fa ingrassare, dato che i dosaggi sono ridotti, Inoltre spesso non si riesce neppure a capire dove c’è ingrassamento o cambiamento delle abitudini alimentari. In conclusione, la pillola potrebbe causare una modesta ritenzione idrica nei primi mesi, ma non oltre».
E’ vero che a lungo andare può provocare infertilità?
«No, mito da sfatare. La pillola non provoca infertilità, anzi teoricamente preserva la fertilità, perché impedendo le croniche ovulazioni impedisce una mini infiammazione mensile che può risultare dannosa al distretto pelvico. La pillola aiuta inoltre a prevenire alcune patologie nemiche della fertilità, come le l’endometriosi, o le cisti ovariche».
L’amenorrea provocata dalla pillola è pericolosa?
«Assolutamente no, altro mito da sfatare. La pillola contribuisce a rendere meno spesso l’endometrio per cui il ciclo è poco abbondante, ma questo non comporta alcun problema anzi, in alcuni casi, come dicevamo prima, è un fattore voluto. E appena si sospende la pillola il ciclo torna esattamente come prima».
E’ vero che la pillola aiuta a prevenire il tumore alle ovaie?
«Teoricamente sì, poiché tenere quiescente l’ovaio è di per sé un fattore di prevenzione. Ma questo ovviamente non significa che chi prende la pillola ha la garanzia di non andare incontro a questa specifica forma di tumore».
Pillola e calo del desiderio, c’è qualche relazione?
«Qualche volta la pillola anticoncezionale può modificare il desiderio sessuale perché sopprime le fasi di estro. E’ come se la pillola appiattisse la curva del desiderio sessuale. In età fertile infatti, la donna ha delle fasi che sono connesse con il desiderio riproduttivo, per esempio, quindi è chiaro che nella fase dell’ovulazione c’è una maggiore spinta sessuale perché c’è un desiderio istintivo di riproduzione. La pillola in realtà toglie queste fasi e mette la donna in una condizione sempre uguale, che potrebbe tradursi in una minore libido. Se la donna ovula, è più probabile che abbia una spinta sessuale perché sa che può riprodursi. Possono esistere però anche blocchi psicologi, come nel caso di donne che hanno un desiderio represso di maternità e quindi che prendono assumono la pillola malvolentieri, e questo potrebbe far scendere fa scendere inconsciamente il desiderio. Anche in questo caso, non si tratta di una diretta azione chimica del farmaco. ma non è una questione per così dire “chimica” dovuta al farmaco».
Ci sono altri benefici extra contraccettivi da segnalare?
«Certo. Come dicevamo prima, i vantaggi extraconcezionali sono la regolarizzazione del ciclo, la diminuzione dell’entità del flusso e del dolore mestruale (dismenorrea), nonché il riassorbimento di alcune cisti ovariche. La riduzione delle perdite ematiche e la regolarizzazione dei cicli mestruali, si ripercuotono in modo positivo sui parametri ematici, con risanamento di molti casi di anemia e conseguente miglioramento della qualità della vita».
risposte della dottoressa Elena Zannoni responsabile di Chirurgia Conservativa ed Endoscopica di Humanitas Fertility Center |
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