Nonostante l’estate si stia facendo desiderare, si incontrano amici e colleghi con un’invidiabile abbronzatura. Non sempre però si tratta di un colorito bronzeo, ma piuttosto tendente al rosso che, al pari dell’aspetto da “mozzarella” che molti ancora sfoggiano, non è di certo il massimo.
Questo perché, volendo approfittare il più possibile delle poche giornate di sole per sfoggiare almeno in estate una bella tintarella, si cede alla tentazione di trascorrere tutto il giorno a bordo piscina o in riva al lago. Il rischio, però, è quello di esporsi “selvaggiamente” al sole per accelerare l’abbronzatura, senza utilizzare adeguate protezioni e incorrendo così in scottature ed eritemi solari.
«L’eritema solare – afferma il dottor Fabrizio Borghini, Responsabile dell’Ambulatorio di Dermatologia di Humanitas Mater Domini – è un’ustione di primo grado provocata da un’eccessiva esposizione ai raggi UV (raggi ultravioletti). I sintomi dell’eritema (prurito, pelle a buccia d’arancia, senso di bruciore) si manifestano solitamente 12/24 ore dopo l’esposizione e variano a seconda del tipo di pelle, della durata e intensità dell’esposizione e della parte del corpo colpita».
Come evitare e curare l’eritema solare
I rimedi all’eritema solare sono:
- evitare di esporsi ulteriormente al sole, nemmeno sotto l’ombrellone. I raggi solari penetrano anche attraverso i tessuti;
- fare nell’immediato una doccia con acqua quasi fredda, per detergere la pelle, eliminando residui di creme solari o doposole;
- applicare una crema idratante contro le scottature solari (ad esempio a base di aloe vera o calendula);
- se non c’è miglioramento della sintomatologia dopo mezza giornata o se si avverte dolore, applicare un’emulsione o una crema a base di corticosteroidi, seguendo indicazioni e controindicazioni.
Per evitare, quindi, questa pericolosa scocciatura estiva, ricordatevi di proteggere sempre la vostra pelle con creme solari dal fattore di protezione appropriato al tipo di cute che si ha e, se particolarmente sensibili ai raggi solari, con vestiti leggeri, cappelli e occhiali da sole. È, inoltre, consigliato abbronzarsi poco a poco, abituando la pelle all’esposizione solare.
Ricorda il dottor Borghini: «Le radiazioni solari possono danneggiare non solo gli strati superficiali, ma anche quelli più profondi dell’epidermide: essa si secca e disidrata, invecchia precocemente, perde elasticità ed è più soggetta alla formazione di rughe, ma soprattutto di melanomi (tumori della pelle)».
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