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Come stare in forma?

Clima instabile, attenti a raffreddore e asma

Raffreddore, tosse, starnuti. Tutta colpa delle piogge e delle basse temperature. Nulla di strano se non fosse che ci troviamo in piena estate e al posto di aprire gli ombrelloni siamo costretti ad aprire gli ombrelli. Umidità e repentini cambi di temperatura hanno fatto esplodere tracheiti, rinofaringiti e raffreddori (rinosinusiti virali). E fra i più anziani in molti hanno accusato cervicalgia con instabilità posturale, cinetosi e sintomatologia neurovegetativa (nausea e vomito) legati allo sbalzo termico e a contratture della muscolatura di collo e tronco.

Il commento del dottor Michele Ciccarelli, responsabile dell’Unità Operativa di Pneumologia di Humanitas e il dott. Luca Malvezzi, otorinolaringoiatra di Humanitas.

Clima instabile. Quali rischi per la salute?

«Si tratta di situazioni ambientali che hanno interferenza su alcuni meccanismi di difesa dell’apparato respiratorio dalle infezioni. Più sono basse le temperature, maggiore è la capacità di killing cellulare, ovvero la capacità di difesa nei confronti di microrganismi esterni. Questa condizione predispone il soggetto a nuovi eventi infettivi, il più delle volte virali, nei soggetti a rischio con possibile evoluzione batterica e che interessano le alte vie aeree fino ad estendersi alle basse vie aeree manifestandosi con rinosinusiti virali (prevalentemente caratterizzate da ostruzione respiratoria nasale, rinorrea e starnutazione), rinofaringiti, tracheiti, bronchiti (prevalentemente caratterizzate da tosse e senso di costrizione faringea), fino ad arrivare a vere e proprie polmoniti. Questo a maggior ragione se le condizioni climatiche favoriscono anche un aumento della concentrazione dei polluttanti atmosferici».

I temporali possono complicare le cose?

«Durante i temporali si verifica uno shock osmotico a carico dei granuli pollinici solitamente rilasciati dalle piante durante le giornate soleggiate. Quando, invece, arriva il temporale, grosse concentrazioni di pollini si spaccano e vengono liberate nell’aria causando nei soggetti con asma bronchiale allergico, una possibile riacutizzazione anche grave dell’asma. I pazienti con sindromi rinobronchiali, ovvero con associazione di patologie delle alte vie aeree e delle basse vie aeree, in concomitanza con la riacutizzazione dell’asma, possono manifestare riacutizzazioni di rinosinusiti, che spesso precedono i sintomi a carico delle basse vie aeree». 

E durante il troppo caldo?

«Quando durante l’estate le temperature si innalzano e aumenta anche l’umidità, i pazienti che già riscontrano malattie croniche e cardiocircolatorie possono andare in contro a fenomeni non solo di riacutizzazione delle malattie respiratorie ma anche a un peggioramento dell’equilibrio emodinamico».

Quali accorgimenti da seguire in caso di escursioni termiche?

«Durante fasi di grande calura è consigliabile evitare le ampie escursioni termiche fra gli ambienti caldi e quelli freddi con aria condizionata, facendo in modo di avere un effetto deumidificante sull’aria più che un abbassamento della temperatura dell’ambiente. Ridurre quindi l’escursione termica fra l’ambiente esterno e quello interno può essere un importante passo. Due consigli: correggere l’apporto idrico fondamentale in particolare per i bambini e per gli anziani; evitare sbalzi termici repentini come tipicamente avviene da un’automobile climatizzata alle minime temperature, all’ambiente esterno in cui è presente un’alta temperatura. È consigliabile abbassare i finestrini e modulare la temperatura ambientale prima di uscire dall’auto».  

 

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