Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Altri cookie sono quelli in fase di identificazione e non sono stati ancora classificati in alcuna categoria.

Gastroenterologia

Perché viene il singhiozzo e come farlo passare

Argomenti

Singhiozzo: quali sono le causeCome far passare il singhiozzo?

Il singhiozzo è un disturbo piuttosto comune che generalmente si risolve in pochi minuti creando semplicemente qualche fastidio; tuttavia, se diventa particolarmente persistente non deve essere sottovalutato perché potrebbe essere indice di un problema più grave.

Ne parliamo con il dottor Marco Dal Fante, Responsabile di Gastroenterologia ed Endoscopia presso Humanitas San Pio X e gastroenterologo presso i Centri medici Humanitas Medical Care.

Singhiozzo: quali sono le cause

Il singhiozzo è generato da contrazioni o spasmi involontari del diaframma, il muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale. Durante l’inspirazione normale, il diaframma si contrae, permettendo alle basi polmonari di espandersi verso l’addome, agevolando la respirazione.

Il tipico suono del singhiozzo (hic) è causato dalla rapida chiusura della glottide, una valvola che separa l’apparato respiratorio da quello digerente, a ogni contrazione involontaria del diaframma.

Tra le cause del singhiozzo troviamo:

  • un pasto abbondante e rapido con la conseguente dilatazione dello stomaco
  • bere bevande bollenti o gelate
  • bere alcolici eccessivamente
  • ingoiare un’eccessiva quantità d’aria superiore al normale.

Nel caso in cui il singhiozzo persista in modo particolarmente prolungato, potrebbero essere presenti condizioni più serie, come:

  • pericardite, che è l’infiammazione della membrana che riveste il cuore
  • disturbi dell’apparato digerente, come il reflusso gastroesofageo o la gastrite
  • alterazioni nei centri nervosi che regolano il singhiozzo.

Come far passare il singhiozzo?

In genere, la durata media del singhiozzo varia da pochi secondi a qualche minuto. Tuttavia, se è associato a una condizione patologica, potrebbe protrarsi per ore, e nei casi più gravi, persino per giorni.

Esistono diversi rimedi che possono aiutare a alleviare il singhiozzo, tra cui:

  • bere acqua a piccoli sorsi
  • starnutire
  • mangiare un cucchiaio di zucchero
  • assumere del succo di limone o di aceto.

Se il singhiozzo persiste in modo significativo, è consigliabile consultare il proprio medico o recarsi al Pronto Soccorso per sottoporsi a esami diagnostici come radiografia del torace, gastroscopia, ecocardiografia o risonanza magnetica.

Nei casi più gravi, potrebbero essere prescritti farmaci antispasmodici, rilassanti muscolari o sedativi. In situazioni estreme, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per devitalizzare i nervi frenici.