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TAC

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La TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) è una tecnica di diagnostica per immagini che utilizza le radiazioni.

Impiegata fin dall’inizio degli anni 70, in particolar modo come TAC cerebrale (per tale invenzione Hounsfield ricevette il premio Nobel), è capace di raffigurare il corpo umano in sezioni (tomografia) secondo piani assiali, ovvero con tagli trasversali dalla testa ai piedi. Il tubo radiogeno, il componente che emana i raggi X, ruota intorno al soggetto, che sta disteso su un lettino che si sposta orizzontalmente (TAC spirale).

Spesso quando si esegue la TAC viene impiegato un mezzo di contrasto iodato per via endovenosa, in particolar modo per la TAC dell’addome, del torace, del cuore o dei vasi. In tal caso è indispensabile osservare il digiuno per qualche ora e vengono generalmente prescritte alcune analisi del sangue, per assicurarsi per esempio che la funzionalità renale sia ottimale. L’impiego del contrasto include il rischio, seppur molto basso, di allergie.

 

A che cosa serve la TAC?

 

L’ambito di applicazione della TAC è molto ampio: si va dal campo neurologico a quello scheletricotoracico, addominaleoncologico di ogni zona, ginecologicovascolarecardiaco e traumatologico. Mediante la TAC spirale multistrato è possibile osservare nel dettaglio non soltanto gli organi interni dell’organismo umano, ma anche le arterie e le vene, in quanto si possono annullare gli artefatti da movimento. In tal caso la TAC può rimpiazzare un’angiografia, esame sicuramente più invasivo della TAC.

All’angiografia viene lasciata soltanto la parte interventistica, ovvero terapeutica, come l’angioplastica. Lo stesso discorso, seppure agli inizi, vale per la coronaro-TAC: le coronarie, esaminate solitamente mediante la coronarografia, possono essere analizzate con le nuove TAC a 16 strati, in tempi molto brevi e in maniera sincronizzata con l’elettrocardiogramma, utilizzando a seguito dell’esame, nel momento di ricostruzione delle immagini, programmi avanzati di elaborazione. La TAC può essere talvolta usata in associazione con la risonanza magnetica: i due esami provvedono spesso informazioni complementari. Viene prescritta frequentemente in seconda battuta dopo l’ecografia, per ottenere ulteriori dati necessari alla diagnosi.

Siccome il quantitativo di radiazioni diffuse dalla macchina può essere talvolta discretamente alto, è indispensabile una certa prudenza, specialmente nei bambini e nelle donne in età fertile. Per questa ragione la TAC non può e non deve essere ritenuta uno strumento diagnostico da usare come check-up.