Che cos’è la defecografia?
La defecografia è un esame radiologico usato per analizzare le disfunzioni del pavimento pelvico che provocano disturbi nella defecazione. Viene effettuato mediante un mezzo di contrasto baritato diluito, iniettato direttamente nell’ampolla rettale. Talvolta , se richiesto, vengono opacizzate anche le anse del piccolo intestino con mezzo di contrasto baritato per bocca, la vescica tramite mezzo di contrasto iodato collocando catetere vescicale o anche la vagina (nelle donne) per osservare i rapporti reciproci degli organi opacizzati al momento della defecazione.
A cosa serve la defecografia?
La defecografia consente di osservare le fasi della defecazione e di riconoscere possibili modificazioni patologiche che pregiudicano il regolare svuotamento dell’ampolla rettale. È dunque consigliata nei casi di stipsi cronica, di disturbi di evacuazione incompleta, di incontinenza, di prolasso rettale, rettocele o di cistocele. Nel caso di incontinenza provvede indicazioni sulle eventuali cause e sulla natura del problema.
Sono previste particolari norme di preparazione?
Approssimativamente un paio d’ore prima di una defecografia bisogna eseguire un clistere.
Quali pazienti possono sottoporsi all’esame?
Tutti i pazienti colpiti dai problemi sopracitati, tranne le donne in gravidanza.
È doloroso o pericoloso?
L’esame defecografico non è pericoloso e non provoca dolore.
Come funziona la defecografia?
L’ampolla rettale viene riempita con un mezzo di contrasto comprendente bario ad alta densità usando una siringa con cono catetere. In tal modo viene riprodotta la consistenza delle feci. Il paziente viene dunque fatto accomodare su un apposito sedile e si procede alla radiografia usando un macchinario che consente di riprendere i movimenti del retto ed eventualmente degli altri organi cavi precedentemente opacizzati. La ripresa viene eseguita lateralmente. Durante l’esame l’operatore suggerirà al paziente di contrarre i muscoli pelvici. L’esame finisce con l’estromissione del bario.
