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Olio di girasole

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Olio di girasole

Che cos’è l’olio di girasole?

Si tratta di un grasso vegetale che viene ottenuto dalla spremitura dei semi di girasole (Helianthus annuus L.), specie facente parte della famiglia delle Asteraceae.

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 g di olio di girasole apportano circa 900 calorie sotto forma di lipidi.

Nello specifico, 100 g di olio di girasole apportano:

50,22 g di grassi polinsaturi, fra cui 49,89 g di acido linoleico e 0,33 g di acido alfa-linolenico

33,37 g di grassi monoinsaturi, fra cui 32,91 g di acido oleico

11,24 g di grassi saturi.

Tra i minerali e le vitamine, 100 g di olio di girasole apportano:

0,1 mg di ferro

sodio in tracce

potassio in tracce

calcio in tracce

zinco in tracce

selenio in tracce

68 mg di vitamina E.

Quando non consumare l’olio di girasole?

Non risultano esservi interazioni tra il suo consumo e l’assunzione di medicinali o altre sostanze. Nel dubbio è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico.

Reperibilità dell’olio di girasole

E’ reperibile sul mercato durante tutto il corso dell’anno.

Possibili benefici e controindicazioni

Sembra essere utile in caso di costipazione. E’ anche consigliato per combattere gli eccessi ematici di colesterolo “cattivo”, quello che accumulandosi nella parete delle arterie aumenta il rischio a livello cardiovascolare, promuovendo l’aterosclerosi. Tuttavia, sembra che altri oli di origine vegetale siano più efficaci per ridurre il colesterolo, soprattutto nel caso di chi soffra di vasculopatie periferiche o di chi corra un rischio di aterosclerosi superiore alla norma.

Dal punto di vista nutrizionale si tratta di una buona fonte di grassi insaturi che può essere impiegata in sostituzione di altri grassi da condimento più ricchi di grassi saturi. E’ altresì una fonte di molecole dall’attività antiossidante, nello specifico di vitamina E.

Può scatenare reazioni allergiche nelle persone ipersensibili a piante facenti parte della famiglia delle Asteraceae, come il crisantemo, l’ambrosia e la margherita.

Il suo consumo potrebbe essere controindicato in caso di diabete perché sembra aumentare il livello di insulina e di glicemia a digiuno. Sembra anche poter aumentare i livelli post-prandiali di lipidi ematici. Ciò potrebbe incrementare il rischio di aterosclerosi in chi soffre di diabete di tipo 2.

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali ma non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre raccomandabile affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.