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Enciclopedia

Altretamina

05/06/2018

L’Altretamina è un farmaco che agisce rallentando o bloccando la crescita delle cellule tumorali.

 

A cosa serve l’Altretamina?

 

L’Altretamina viene somministrata nella terapia delle forme tumorali alle ovaie che non migliorano o addirittura tendono ad aggravarsi dopo il trattamento con altri medicinali.

 

Come viene somministrata l’Altretamina?

 

L’Altretamina si assume per via orale sotto forma di capsule. Di norma, la posologia è di 4 assunzioni al giorno, una dopo ogni pasto principale e una prima di coricarsi. Il trattamento può durare dai 14 ai 21 giorni consecutivi e può essere ripetuto ogni 4 settimane.

Il medico può modificare la dose iniziale di Altretamina in base alla risposta al trattamento e agli eventuali effetti collaterali che dovessero presentarsi.

Effetti collaterali dell’Altretamina

L’Altretamina può provocare gravi danni ai nervi. Per questo è importante comunicare immediatamente al medico sintomi come:

cambiamenti dell’umore

debolezza a braccia o gambe

dolore, bruciore, intorpidimento o pizzicore a mani o piedi

perdita della capacità di muovere braccia o gambe

perdita di coscienza

Fra gli altri possibili effetti collaterali di questo medicinale troviamo:

giramenti di testa

nausea

pallore

perdita dei capelli

perdita dell’appetito

prurito

rash cutanei

stanchezza o debolezza

svenimenti

vomito

È importante rivolgersi immediatamente a un medico o recarsi al Pronto Soccorso nel caso in cui il trattamento causi:

febbre, brividi, mal di gola, tosse e congestione persistenti o altri sintomi di un’infezione in corso

lividi o emorragie

piccole macchie tonde e rossastre sulla pelle

sangue nelle feci o feci scure

sanguinamenti gengivali

vomito con sangue o con materiale simile a caffè

Controindicazioni e avvertenze dell’Altretamina

Prima di assumere l’Altretamina è importante comunicare al medico:

eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualsiasi altro farmaco

gli altri medicinali, fitoterapici e integratori assunti, soprattutto cimetidina, isocarbossazide, fenelzina, piridossina e tranilcipromina

se si è mai fatto uso di chemioterapici come bendamustina, cisplatino, carmustina, ciclofosfamide, ifosfamide, lomustina, melfalan, procarbazina, temozolomide o tioguanina

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi del sistema nervoso o malattie ematiche

se si è incinta o si sta allattando al seno

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