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Diagnosi

PET/CT globale corporea

04/06/2018

Che cos’è la PET/CT globale corporea?

 

La PET/CT (Positron Emission Tomography/Computed Tomography) è una tecnica di diagnostica per immagini, utilizzata in molteplici ambiti di medicina, ma con fondamentale impiego in oncologia. Questa procedura consente uno studio approfondito di differenti tipologie tumorali; si determinano le caratteristiche della neoplasia, si individuano le aree di malattia o si parametra lo sviluppo del tumore durante o dopo la terapia. La tecnica prevede l’impiego di un radiofarmaco debolmente radioattivo che viene introdotto per via endovenosa e, facendo da tracciante, “svela” dati fondamentali sull’attività metabolica del tumore in esame. Sono disponibili vari radiofarmaci, ognuno adatto a un determinato tipo di tumore. Le immagini PET/CT vengono lette e interpretate dallo specialista di medicina nucleare, che nel referto provvede all’oncologo informazioni indispensabili per il trattamento del tumore.

 

A cosa serve la PET/CT globale corporea?

 

La PET/CT globale corporea offre in un solo test diagnostico un quadro clinico totale, dando informazioni sulla natura del tumore, sullo stadio di malattia o sul suo sviluppo. La tecnica permette di porre diagnosi, di eseguire successiva rivalutazione della patologia o di monitorare la risposta a un particolare trattamento (chemioterapia, radioterapia). In presenza di sospetto di neoplasia, l’impiego della PET/CT consente di ricavare dati più precisi nei casi in cui altri mezzi diagnostici hanno fornito risposte dubbie o negative.

 

Quali radiofarmaci vengono utilizzati?

 

Sono reperibili differenti radiofarmaci per la diagnostica PET/CT. La scelta del radiofarmaco varia in base alle caratteristiche del tumore che si vuole esaminare.

18F-FDG (fluorodesossiglucosio) è il radiofarmaco maggiormente usato ed è disponibile in ogni centro di medicina nucleare che dispone della PET/CT. L’FDG si comporta come il glucosio (zucchero) e dunque esamina il metabolismo glucidico del tumore. Gran parte delle neoplasie usa una grande quantità di zuccheri per “vivere”; di conseguenza il radiofarmaco tende ad accumularsi intensamente all’interno del tumorale, consentendo la sua osservazione alle immagini PET/CT. Tale radio farmaco viene utilizzato anche in campo non oncologico, come nello studio di infezioni o di vasculiti.

11C-Colina è un radiofarmaco che ha bisogno di essere prodotto “in loco”, quindi è disponibile soltanto in determinati centri di medicina nucleare provvisti di ciclotrone. Viene usato soprattutto per lo studio della neoplasia prostatica.

68Ga-DOTATOC è un radiofarmaco impiegato per esaminare i tumori neuroendocrini. Questo tracciante, analogo di somatostatina, possiede la proprietà di legarsi a dei recettori esistenti sulla superficie delle cellule del tumore, consentendo la sua osservazione.

18F-DOPA è un radiofarmaco utilizzato per la diagnostica di determinate forme tumorali che metabolizzano la dopamina.

 

Chi può effettuare la PET/CT globale corporea?

 

Ogni persona può essere sottoposta a questa tipologia di indagine, su suggerimento da parte del medico curante, determinata in seguito dallo specialista di medicina nucleare.

Nel caso di presunta o accertata gravidanza, prima di iniziare l’esame la paziente è tenuta a comunicare il suo stato al medico nucleare. Il medico stabilisce se per ragioni cliniche sia necessario procedere con l’esame e in questo caso provvede alla paziente ogni spiegazione insieme alla stima della dose di radiazioni somministrata al feto.

Se la paziente allatta, potrebbe essere indispensabile una momentanea interruzione dell’allattamento. Il periodo di interruzione dipende dal tipo di radiofarmaco impiegato.

 

La PET/CT globale corporea è dolorosa o pericolosa?

 

La PET/CT non è né dolorosa né pericolosa. Il radiofarmaco usato per l’esame non ha conseguenze collaterali, non è un mezzo di contrasto e non provoca reazioni allergiche. Il quantitativo di radiofarmaco iniettato è minimo e l’esposizione del soggetto alle radiazioni ionizzanti è totalmente paragonabile ad altri esami simili, come ad esempio la CT. L’unico fastidio è causato dalla puntura dell’ago per l’iniezione.

 

Sono previste norme di preparazione?

 

Le modalità di preparazione variano in base al radiofarmaco impiegato per l’esame, ma sono semplici e vengono fornite al paziente al momento della prenotazione.

 

Come funziona la PET/CT globale corporea?

 

Le indagini di medicina nucleare, come anche la PET/CT, comportano la somministrazione di una limitata quantità di una sostanza radioattiva (radiofarmaco). Il radiofarmaco viene somministrato tramite iniezione in vena, solitamente dell’avambraccio.

Dopo la somministrazione, il radiofarmaco si distribuisce all’interno del corpo del paziente, consentendo di ottenere le immagini diagnostiche. Il paziente viene fatto accomodare in sala d’attesa all’interno del reparto di medicina nucleare e gli viene suggerito di restare a riposo. Il tempo di attesa tra la somministrazione del radiofarmaco e l’esame può variare (tra 10 minuti a un’ora circa) e dipende dalla tipologia di radiofarmaco usato.

Passato il tempo di attesa, il paziente viene invitato a prepararsi per l’esame in un adeguato spogliatoio, svestendosi e rimuovendo ogni oggetto metallico che ha addosso (per es. collane, spille, orologio etc).

Successivamente il paziente viene disteso sul lettino del tomografo e vengono acquisite le immagini. Durante l’acquisizione, il soggetto può respirare in maniera naturale ma deve cercare di non muoversi, per non modificare la qualità delle immagini.

Alla fine dell’esame il paziente può riprendere le sue attività quotidiane.

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