Stai leggendo Desipramina

Enciclopedia

Desipramina

04/06/2018

Si utilizza per trattare la depressione.

Che cos’è la Desipramina?

E’ un antidepressivo triciclico che inibisce il riassorbimento dei neurotrasmettitori noradrenalina e, in minor quantità, serotonina a livello delle sinapsi – che sono i punti di contatto fra i neuroni – modificando quindi l’attività cerebrale.

Come si assume la Desipramina?

Si assume generalmente sotto forma di compresse; la posologia può essere di 1 o più somministrazioni al dì.

Il medico potrebbe inizialmente prescrivere  un basso dosaggio del farmaco per poi aumentarlo in base alle necessità.

Effetti collaterali della Desipramina

Fra gli altri potenziali effetti indesiderati della Desipramina si possono includere:

senso di nausea

stato di sonnolenza

stanchezza o debolezza diffuse

incubi

fauci secche

aumento della sensibilità cutanea alla luce del sole

variazioni dell’appetito o del peso corporeo

costipazione

problemi di minzione o minzione frequente

problemi alla sfera sessuale

eccessiva sudorazione

È opportuno contattare immediatamente il medico in caso di:

spasmi (di mascella, collo o muscoli della schiena)

difficoltà nel parlare

tremori incontrollabili

stato febbrile

difficoltà nel respirare

difficoltà nel deglutire

ittero

rash gravi

aritmie

sintomi convulsivi

male alla gola, febbre e altri sintomi di infezioni in corso

deambulazione difficoltosa (ad esempio, trascinando i piedi)

Controindicazioni e avvertenze della Desipramina

Affinchè il trattamento con tale farmaco faccia effetto possono essere richieste sino a 2/3 settimane. È fondamentale pazientare e non interrompere la cura senza aver prima consultato il medico. La raccomandazione vale anche per quando si inizierà a stare meglio: l’improvvisa interruzione della terapia potrebbe difatti determinare sintomi di astinenza (quali, ad esempio, nausea, mal di testa e debolezza).

Il consumo di fumo può ridurne l’efficacia.

Il farmaco può interferire con le capacità di guida/manovra di macchinari pericolosi e può aumentare il rischio di glaucoma ad angolo stretto.

Prima di assumere tale medicinale sarebbe opportuno informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali, in particolare a imipramina, clomipramina, o trimipramina;

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, citando in particolare MAO inibitori (anche se si è terminata l’assunzione negli ultimi 14 giorni), anticoagulanti, antistaminici, cimetidina, fenobarbital, propafenone, chinidina, sedativi, SSRI, farmaci per dormire, farmaci per la tiroide, tranquillanti, estrogeni, flecainide, fluoxetina, guanetidina, levodopa, litio, farmaci contro la pressione alta, le convulsioni, il Parkinson, il diabete, malattie psichiatriche, nausea, asma, raffreddore o allergie, metilfenidato, miorilassanti e contraccettivi orali;

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di malattie cardiovascolari, schizofrenia, iperplasia prostatica, problemi di minzione, diabete, convulsioni, ipertiroidismo, malattie epatiche o renali;

di recenti attacchi cardiaci o di anamnesi familiare con anomalie del battito cardiaco o morte improvvisa;

se si è incinte, si è appena partorito o si sta allattando al seno.

È importante informare medici, chirurghi o dentisti di eventuali terapie in corso con tale farmaco.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita