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Daunorubicina

04/06/2018

La daunorubicina appartiene alla classe di farmaci antitumorali delle antracicline e agisce impedendo la sintesi del DNA e dell’RNA, con conseguente rallentamento o blocco della crescita delle cellule tumorali.

A cosa serve la daunorubicina?

La daunorubicina viene impiegata abbinata ad altri antitumorali per il trattamento di determinate forme di leucemia mieloide acuta e di leucemia linfocitica acuta.

Come viene somministrata la daunorubicina?

La daunorubicina si assume per mezzo di iniezioni direttamente in vena. In caso di leucemia mieloide acuta il trattamento prevede in genere periodi di somministrazione quotidiana, mentre nel caso della leucemia linfocitica acuta la somministrazione ha generalmente cadenza settimanale.

La durata del trattamento dipende dal tipo di farmaci assunti, dalla risposta alla terapia e dal tipo di tumore da combattere.

Effetti collaterali della daunorubicina

Fra i possibili effetti collaterali della daunorubicina troviamo:

dissenteria

mal di stomaco

nausea

perdita dei capelli

piaghe in bocca e in gola

urine rosse

vomito

È necessario consultare immediatamente un medico nel caso in cui la terapia scatenasse:

arrossamenti, dolore, gonfiori o bruciore nel punto di iniezione

difficoltà di respirazione o deglutizione

orticaria

prurito

rash

Controindicazioni e avvertenze della daunorubicina

La daunorubicina può aumentare il rischio di sviluppare altre forme di tumore e scatenare gravi problemi cardiaci anche anni dopo la fine del trattamento. Inoltre, può ridurre notevolmente i livelli delle cellule del midollo osseo, aumentando il rischio di emorragie e infezioni. Per questo motivo è di fondamentale importanza monitorare il proprio stato di salute e consultare il medico in caso si sospetti di avere dei problemi.

Prima del trattamento a base di daunorubicina è inoltre importante comunicare al medico:

se si soffre di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri farmaci

se si assumono altri medicinali, fitoterapici o integratori, in particolare azatioprina, ciclosporina, metotressato, sirolimus e tacrolimus

se si soffre (o si sia sofferto) di malattie renali o epatiche o di qualsiasi altro problema di salute.

se si è incinta o si sta allattando al seno.

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