Salvia
Che cos’è la salvia?
Scientificamente nota come Salvia officinalis, è un sempreverde che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, diffuso in tutta l’area del Mediterraneo e nelle regioni balcaniche.
Quali sono le proprietà nutrizionali?
Un cucchiaio di salvia (circa 2 g) apporta circa 6 calorie e:
0,26 g di lipidi, fra cui 0,141 g di acidi grassi saturi, 0,037 g di acidi grassi monoinsaturi e 0,035 g di grassi polinsaturi
0,21 g di proteine
0,16 g di acqua
1,21 g di carboidrati, fra cui 0,8 g di fibre e 0,03 g di zuccheri
33 mg di calcio
21 mg di potassio
9 mg di magnesio
2 mg di fosforo
0,56 mg di ferro
0,09 mg di zinco
0,063 mg di manganese
0,015 mg di rame
118 UI di vitamina A
0,6 mg di vitamina C
0,15 mg di vitamina E
0,114 mg di niacina
0,054 mg di vitamina B6
0,015 mg di tiamina
0,007 mg di riboflavina
34,3 µg di vitamina K
5 µg di folati
E’ una fonte di luteina/zeaxantina, di oli essenziali volatili, beta-carotene, beta-criptoxantina e di numerosi composti d’interesse, come il cineolo, l’acido clorogenico e l’acido caffeico.
Quando non mangiare la salvia?
Potrebbe interagire con l’assunzione di anticonvulsivanti, antidiabetici e sedativi. Nel dubbio è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.
Stagionalità della salvia
La sua stagione migliore è quella autunnale, ma è reperibile sul mercato tutto l’anno.
Possibili benefici e controindicazioni
Il suo olio essenziale esercita effetti benefici a livello cerebrale e sembra essere utile contro la perdita di memoria associabile all’Alzheimer. I suoi composti volatili sono anche dotati di proprietà diaforetiche, toniche, astringenti e stimolanti, e – unitamente ad altri composti – le conferiscono proprietà antimicotiche, antisettiche, antinfiammatorie, antiallergiche, rubefacenti e in grado di lenire le irritazioni.
Dal punto di vista nutrizionale è una buona fonte di antiossidanti, di minerali alleati di cervello, cuore, ossa e denti nonché di vitamine alleate del funzionamento del sistema metabolico.
Assunta nelle dosi tipicamente utilizzate in cucina, è considerata sicura. Quantità più elevate potrebbero però essere pericolose in caso di gravidanza o allattamento, diabete, convulsioni, malattie sensibili agli ormoni, problemi di pressione ed interventi chirurgici.
Disclaimer
Le informazioni riportate in quest’articolo rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.