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Radiologo diagnostico e interventistico

01/01/1970

Radiologo diagnostico e interventistico

 

La radiologia diagnostica e interventistica è la branca della radiologia medica che racchiude tutte le procedure diagnostiche e interventistiche effettuate sotto la guida e il controllo delle metodiche radiologiche. Attualmente più che di “metodiche radiologiche” (che producono immagini radiografiche impiegando i raggi X) si preferisce parlare di “metodiche di diagnostica per immagini”. Tale terminologia comprende tutte le tecniche oggi a disposizione per la produzione di immagini mediche a scopo diagnostico, e quindi anche l’ecografia (che utilizza ultrasuoni) e la risonanza magnetica (che si basa sul fenomeno fisico della risonanza dei nuclei atomici). In genere non si includono la Pet (Tomografia ad emissione di positroni) e la scintigrafia, che fanno parte della medicina nucleare.

 

Di norma, le procedure utilizzate nella radiologia diagnostica e interventistica sono meno invasive delle procedure chirurgiche tradizionali (a “cielo aperto”), sebbene possano risultare più o meno invasive in base alla tipologia di intervento da effettuare. Tra i vantaggi che contraddistinguono gli interventi della radiologia diagnostica e interventistica rispetto a quelli tradizionali è bene ricordare:

  • la riduzione dei rischi connessi all’intervento
  • la riduzione dei tempi di degenza e di recupero post-operatorio
  • l’impiego di anestesia locale anziché di quella totale

 

Lo scopo della radiologia diagnostica e interventistica è quello di effettuare interventi chirurgici meno invasivi rispetto ai corrispondenti interventi chirurgici, ma comunque efficaci e con risultati e mortalità uguali o migliori.

 

Di cosa si occupa il radiologo diagnostico e interventistico?

Il medico radiologo diagnostico e interventistico è il medico specialista in radiologia che si occupa di effettuare procedure interventistiche sotto la guida e il controllo delle metodiche di diagnostica per immagini (radiografie, risonanze magnetiche, ecografie, tomografie computerizzate).

 

Quali sono le malattie generalmente curate dal radiologo diagnostico e interventistico?

Le patologie trattate dal radiologo diagnostico e interventistico sono moltissime, poiché sono molte quelle che possono essere diagnosticate – e trattate – mediante le molteplici metodiche di diagnostica per immagini oggi disponibili. Si va quindi dalle malattie di origine batterica o parassitica a quelle di origine infiammatoria e neoplastica, passando per le patologie del sistema immunitario. Così come le patologie vascolari e quelle ossee, passando per i tumori.

 

Quali sono le procedure maggiormente impiegate dal radiologo diagnostico e interventistico?

Le procedure più spesso utilizzate dal radiologo diagnostico e interventistico sono di norma meno invasive rispetto alle procedure chirurgiche tradizionali, anche se possano rivelarsi più o meno invasive in base al tipo di intervento a cui sottoporre il paziente. La radiologia diagnostica e interventistica mira ad ottenere risultati e mortalità uguali o migliori rispetto alle relative operazioni chirurgiche. Tra queste vi sono:

  • angiografia
  • ecografia
  • radiografia convenzionale
  • risonanza magnetica
  • tomografia computerizzata (Tc o tomografia assiale computerizzata, Tac)

Quando si consiglia di consultare un radiologo diagnostico e interventistico?

Si suggerisce di rivolgersi a un radiologo diagnostico e interventistico tutte le volte che lo prescrive il proprio medico di medicina generale nel caso in cui sia necessario monitorare il decorso post-operatorio.

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