Odinofagia

Con il termine odinofagia si fa riferimento ad una condizione in cui deglutire provoca dolore o bruciore a livello del collo o dietro allo sterno. A questo problema possono essere collegati dolore al petto, la sensazione di avere del cibo bloccato in gola e un senso di pesantezza o di pressione nel collo o nella parte alta del petto mentre si mangia.

L’odinofagia può essere correlata a un qualunque problema si possa verificare durante il processo che porta alla deglutizione, dal momento della masticazione a quello in cui il cibo arriva nello stomaco. Alla base possono esserci infezioni (da citomegalovirus, Herpes simplex, Hiv, candida), problemi all’esofago (ad esempio acalasia o infiammazioni), ascessi dentali, ulcere in bocca o in gola o la presenza di materiale bloccato nella gola (ad esempio una lisca di pesce).

 

 

Quali malattie possono essere correlate all’odinofagia?

Tra le patologie che possono essere associate a odinofagia sono incluse:

 

  • Acalasia
  • Ascesso dentale
  • Candida
  • Esofagite
  • Faringite
  • Gengivite
  • Gozzo
  • Raffreddore
  • Reflusso gastroesofageo
  • Tonsillite
  • Tumore dell’esofago
  • Tumori della laringe
  • Ulcere in gola
  • Ulcere orali
  • Ulcere esofagee

 

È opportuno ricordare che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

 

 

Quali rimedi possono essere utilizzati contro l’odinofagia?

Il fastidio correlato all’odinofagia può essere alleviato mangiando lentamente e masticando bene il cibo, mangiando alimenti ridotti in purea o frullati e, nel caso in cui il problema peggiori, evitando cibi e bevande molto freddi o molto caldi.

In caso di soffocamento è necessario eseguire la manovra di Heimlich per liberare le vie aeree.

 

 

Quando rivolgersi al proprio medico in caso di odinofagia?

In caso di odinofagia bisogna consultare il medico se il problema è collegato alla presenza di sangue nelle feci, se le feci sono nere o se si hanno problemi di evacuazione, in caso di fiato corto o capogiri e se si perde peso senza alcun motivo apparente.

Redazione Humanitas Salute: