Autopalpazione al testicolo: come si fa? - Humanitas Salute
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Autopalpazione al testicolo: come si fa?

I testicoli sono gli organi deputati alla produzione degli spermatozoi e di una serie di ormoni, fondamentali per la riproduzione. 

Purtroppo, soprattutto negli individui di giovane età, possono essere sede di tumore, a causa di un’alterazione delle cellule che li compongono. Tuttavia possiamo fare molto per prevenire diverse patologie che li riguardano: primo tra tutti, l’autopalpazione testicolare. 

Insieme al dottor Giovanni Lughezzani, urologo di Humanitas, vediamo come farla e perché è così importante. 

Il tumore del testicolo

In Italia il tumore del testicolo colpisce circa 2200 pazienti all’anno. Pur essendo una neoplasia relativamente rara, si tratta del tumore più frequente negli uomini tra i 20 e i 40 anni, e si manifesta in seguito a una degenerazione delle cellule che compongono il testicolo e più frequentemente dalle cellule responsabili della formazione degli spermatozoi. 

È importante fare attenzione alla presenza o a una pregressa storia di criptochidismo, ossia la mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli dalla cavità addominale nel sacco scrotale, poiché rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio, aumentando fino a 10 volte la probabilità di sviluppare una neoplasia testicolare rispetto alla popolazione generale.   

Quali sono i sintomi a cui porre attenzione?

Il sintomo più comune è, senza dubbio, la presenza di un nodulo testicolare indolente all’autopalpazione. Non è comunque l’unico sintomo a cui fare attenzione. 

Un tumore al testicolo potrebbe causare gonfiore alle gambe, pesantezza in generale e in particolare a livello dello scroto, tensione mammaria o crescita del tessuto mammario, ma anche una “semplice” lombalgia non è da sottovalutare. 

In presenza di anche solo uno di questi sintomi, è assolutamente consigliato consultare un medico. 

Autopalpazione: come farla, quando farla

L’autopalpazione testicolare è molto semplice e si può fare tranquillamente da sé. 

Basta toccare la superficie del testicolo con pollice, indice e medio, e constatarne la consistenza. Facendo scorrere le dita con piccoli movimenti rotatori, ci si può accorgere di eventuali anomalie. 

In caso di gonfiore o della presenza di un nodulo, ma anche se al tatto il testicolo provoca fastidio o pesantezza, è necessario rivolgersi al proprio specialista di fiducia. 

L’autopalpazione testicolare andrebbe fatta una volta al mese, idealmente dopo una doccia o un bagno caldo, con il sacco scrotale rilassato. 

Perché l’autopalpazione è così importante?

Il tumore al testicolo è altamente curabile: se diagnosticato per tempo, le probabilità di guarigione sfiorano quasi il 100%. 

Per fare ciò, però, è necessario accorgersi della sua presenza con sufficiente anticipo. Più che per altri tumori, l’autopalpazione è fondamentale, perché permette di scoprire noduli molto facilmente.