Sabbia negli occhi, traumi, occhi arrossati o dolenti… Soprattutto nei mesi estivi, gli occhi possono accusare disturbi o essere soggetti a traumi. Ma quando è necessario recarsi con urgenza al pronto soccorso o richiedere una visita oculistica sollecita, e quando invece ci si può curare da soli? Parliamo di emergenze oculistiche con il dottor Giorgio Gaspari, Oculista dell’Unità Operativa di Oculistica di Humanitas diretta dal dottor Paolo Vinciguerra.
Emergenze estive
“Un tipico incidente estivo – spiega il dottor Gaspari – è costituito dalle punture di insetto sulle palpebre o nella zona perioculare. Se si tratta di api o vespe è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso, a causa del probabile rischio di reazione allergica, ma in caso di puntura di zanzara è sufficiente applicare una pomata oftalmica al cortisone, dopo avere effettuato degli impacchi di acqua fredda.
Per piccoli traumi quali la sabbia negli occhi, la cosa migliore da fare è sciacquare abbondantemente l’occhio con acqua; se ci si trova in spiaggia va bene, per un primo intervento, anche l’acqua di mare. Va poi applicato un collirio antibiotico, per scongiurare il pericolo di infezioni.
Un trauma sportivo abbastanza frequente e che non va mai trascurato è la pallina da tennis che colpisce l’occhio. Essendo delle stesse dimensioni dell’orbita oculare, la pallina da tennis può causare all’occhio un trauma serio, ad esempio una rottura della retina o della coroide o una grave emorragia interna dell’occhio. E’ quindi necessario recarsi subito al pronto soccorso. Lo stesso discorso vale quando l’occhio viene colpito da altre palle piccole, da squash o da golf, mentre la pallonata sull’occhio è meno pericolosa e si consiglia di consultare l’oculista se si accusano disturbi visivi.
Il sole non provoca solo scottature alla pelle, ma anche agli occhi e precisamente alla cornea. Quindi la prima regola da seguire è quella di indossare sempre occhiali da sole, sia in montagna che al mare. Si tratta di un’ustione molto superficiale che si manifesta con arrossamento e lacrimazione e la sensazione di avere la sabbia negli occhi. In questo caso, sebbene i sintomi siano spesso molto intensi, è sufficiente applicare una pomata oftalmica cicatrizzante e i disturbi si risolvono in pochi giorni”.
Un picco a settembre
A settembre si riscontra un aumento delle visite al pronto soccorso o agli ambulatori di oculistica a causa di persone che avvertono nel campo visivo la presenza di immagini simili a moscerini, filamenti e punti neri. “Questo disturbo – prosegue il dottor Gaspari – si avverte maggiormente in questo periodo dell’anno a causa del forte sole estivo e del fatto che molti si recano al mare, dove lo sfondo blu uniforme consente di avvertire per la prima volta la presenza di questi puntini neri. Si tratta di una classica emergenza che nella stragrande maggioranza dei casi è del tutto innocua, ma è opportuno consultare un oculista poiché è un disturbo che coinvolge il vitreo. Il corpo vitreo è la gelatina che si trova all’interno dell’occhio e che progressivamente va incontro a uno scioglimento e a una conseguente formazione di opacità, che nella maggioranza dei casi non sono pericolose, ma che a volte possono essere dovute a un’alterazione del vitreo o possono portare a una rottura, a uno strappo e a un distacco della retina, eventualità non frequente ma di estrema gravità”.
Emergenza lenti a contatto
Spesso in estate coloro che utilizzano le lenti a contatto tendono ad abusarne, usandole per troppe ore al giorno o facendo il bagno in mare: la conseguenza sono occhi arrossati e irritati. O peggio. Può essere infatti molto pericoloso fare il bagno con le lenti a contatto in acque contaminate da batteri o dall’ameba, poiché possono insorgere delle cheratiti molto serie.
In caso di abuso nel loro utilizzo e quindi arrossamento degli occhi, vista annebbiata, dolore, è necessario sospendere immediatamente l’uso delle lenti e a consultare l’oculista.
Altre emergenze
Una visita oculistica urgente è sempre necessaria in caso di abbassamenti sensibili e improvvisi della vista, distorsione delle immagini (le linee rette diventano ondulate) o macchie nel campo visivo, perché possono essere la spia di malattie oculari serie (glaucoma acuto , degenerazioni della retina centrale, neuriti, emorragie…)
“Gli abbassamenti progressivi della vista, anche se possono essere sintomi di malattie come la cataratta o il glaucoma – spiega ancora il dottor Gaspari – non possono invece essere considerati vere e proprie emergenze.
Anche l’arrossamento dell’occhio, in cui sono chiaramente visibili le vene dilatate, richiede una visita oculistica immediata, poiché potrebbe essere il sintomo di una congiuntivite (che va curata tempestivamente).
Un arrossamento dolente richiede anch’esso l’intervento dell’oculista, in quanto spia di infiammazione: scleriti, cheratiti, infezioni acute, glaucomi acuti, corpi estranei… tutte situazioni che richiedono una visita immediata e terapie intense e sollecite.
Se invece un occhio diventa rosso ‘laccato’ e non è dolente, la situazione è molto meno seria in quanto si tratta di una banale emorragia subcongiuntivale causata ad esempio da sforzi in seguito a vomito, parto, colpi di tosse o da sbalzi di temperatura o da corpi estranei. Si tratta dell’equivalente di un’ecchimosi e non necessita di alcuna terapia.
Anche le ustioni dell’occhio rappresentano un’emergenza: le più gravi sono quelle da acidi o basi, sovente provocate da sostanze chimiche come detergenti, prodotti per la pulizia della casa o per disostruire i lavabi, acidi per batterie, soda caustica, e le ustioni termiche, che richiedono l’immediato ricorso al pronto soccorso, poiché possono provocare aderenze e opacità permanenti”.
A cura di Elena Villa