Mali di stagione

Influenza: vacciniamoci adesso!

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Siamo giunti all’appuntamento fisso e ricorrente di ogni inverno: gli italiani si ritrovano a fare i conti con l’influenza, la malattia infettiva che, con assillante puntualità, costringe a letto milioni di persone con febbre alta, articolazioni indolenzite e torpore debilitante. I primi due casi di infezione si sono verificati a Milano. Anche quest’anno però non ci si scopre impreparati, da qualche giorno infatti è partita la campagna di vaccinazione antinfluenzale presentata dal ministero della Salute per l’anno 2006, che mette a disposizione informazioni utili destinate alle persone interessate ad effettuare il vaccino antinfluenzale. Ma intanto cerchiamo di capire che tipo di influenza ci attende per quest’anno: i media enfatizzano numeri da capogiro, addirittura si stimano 6 milioni di italiani a letto. I responsabili? I nuovi ceppi virali che a quanto pare porterebbero un’influenza più violenta rispetto a quella degli anni passati: due appartengono al gruppo Ae: sono il New Caledonian, presente anche nel vaccino dell’anno scorso e una nuova variante del Wisconsin, più un’altra del Malaysia, che appartiene al gruppo B.
Parliamo di influenza e profilassi con il prof Alberto Mantovani, Direttore Scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas e docente di Patologia Generale all’Università degli Studi di Milano. A chi è consigliato il vaccino, dove si trova e quando è utile farlo?

È vero che quest’anno l’infezione sarà più aggressiva e debilitante?
“Avere la sfera di cristallo potrebbe aiutarmi nel rispondere a questa domanda; credo con maggior verità e fermezza invece che al di là dell’aggressività e del tipo di virus influenzale che sta arrivando è assolutamente consigliato sottoporsi alla profilassi”.

Qual è il periodo migliore per vaccinarsi?
“ ‘Time is now’. Non c’è periodo migliore di adesso, perché l’epidemia influenzale inizia di solito a gennaio e raggiunge il culmine a febbraio, per cui è utile vaccinarsi anche tra fine novembre e l’inizio di dicembre, periodo sufficiente a far produrre gli anticorpi che proteggono dall’infezione”.

Dove si trova il vaccino e a chi è consigliato?
“La vaccinazione antinfluenzale è offerta in modo attivo e gratuito dalle strutture vaccinali pubbliche e dai medici di Medicina Generale a tutti i soggetti cosiddetti ‘a rischio’ a cui è fortemente consigliata la vaccinazione. Rientrano nel gruppo le persone al di sopra dei 65 anni, i bambini affetti da malattie croniche, chi a qualsiasi età ha malattie croniche respiratorie, cardiovascolari o diabete, gli operatori sanitari, chi in generale opera in strutture di comunità, le forze dell’ordine. Nelle strutture sanitarie pubbliche la distribuzione del vaccino è già iniziata dall’inizio del mese di novembre, mentre nella maggior parte delle farmacie d’Italia è possibile trovarlo in vendita e acquistarlo a proprie spese”.

È comunque consigliabile vaccinarsi anche se non si appartiene al cosiddetto gruppo di rischio?
“Assolutamente si. Lo consiglio anche ai giovani in piena salute perché il vaccino è utile ad allontanare il rischio di contrarre il virus è senza effetti collaterali non debilita e non costringe ad una convalescenza di giorni. E anche se non si può dire che vaccinarsi allontana al 100 per cento il rischio di contrarre la temuta influenza, c’è altresì da far notare che la maggior parte delle volte che ci si ammala non è colpa di quel genere di virus da cui ci si è protetti col vaccino, ma di altre tipologie di batteri come per esempio il ‘rotavirus’, tipico della febbre con problemi intestinali. Per cui si cerca di sfatare la convinzione di alcuni che ammalandosi affermano che il vaccino non serve a molto perché ci si è influenzati lo stesso: non è vero, il vaccino protegge ad alta percentuale di successo, ma purtroppo il virus dell’influenza non è l’unico esistente”.

Di Cristina Florio