Pare banale, forse scontato, ma l’aspetto estetico è fondamentale per accettarsi e sentirsi accettati nella società moderna. Ispirati dai media, insofferenti all’incalzare degli anni e stanchi di convivere con difetti naturali, sono sempre più gli uomini e le donne che chiedono aiuto al chirurgo estetico.
“I pazienti che si rivolgono allo specialista di Medicina Estetica sono spinti dalla necessità di piacersi. Per questa ragione, è importante considerare l’operazione non come un semplice atto clinico, ma come un tramite per acquistare o ri-guadagnare autostima e sicurezza. Proprio per gli effetti, niente affatto secondari che la Chirurgia Plastica ha sulla psiche, un buon medico dovrà intervenire sempre nel rispetto di un’armonia e bellezza naturale. Al di là quindi delle tecniche, che sono in costante evoluzione, un elemento fondamentale rimane sempre una relazione sincera e chiara tra il paziente e lo stesso medico. Da subito, dovranno essere chiarite le aspettative dell’uno e le possibilità dell’altro. Solo così il risultato verrà percepito come un successo”, spiega il dottor Simone Grappolini, Chirurgo Estetico e Plastico di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care.
La moda del ritocchino
Di anno in anno cambiano gli interventi che riscuotono maggior successo. Per aver un quadro aggiornato, vengono in nostro aiuto i dati fornitici dall’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (Insaps). Questa associazione di ben 35.000 chirurghi provenienti dal mondo, ha stilato una sorta di classifica di gradimento tra gli interventi più richiesti nell’anno passato.
Guadagnano il podio, rispettivamente al primo, secondo e terzo posto, le iniezioni di botulino, le iniezioni di acido ialuronico e l’aumento del seno (mastoplastica additiva).
Nella scelta di trattamenti di Medicina Estetica, in apparenza non particolarmente invasivi o esenti da rischi come filler semipermanenti, trattamenti con macchine di rimodellamento corporeo, ecc., il consiglio e la competenza del Medico Chirurgo sono di fondamentale importanza.
“Negli ultimi anni nel mondo ed anche in Italia si è cercato, infatti, di utilizzare maggiormente tecniche mininvasive con tempi di recupero sempre più brevi. Non sempre questo è possibile, l’abuso di filler, specie al volto, a volte conduce ad un risultato poco naturale, che invece si può ottenere con un intervento chirurgico ben eseguito”, commenta il dottor Grappolini.
Italia: Bel Paese e paese dei Belli
Sempre l’Insaps, conferma il successo dello Stivale nella classifica mondiale delle nazioni che più apprezzano il bisturi. In una top ten, dove si aggiudicano la medaglia d’oro gli Stati Uniti d’America, seguiti a ruota dal Brasile e dalla Corea del Sud, l’Italia si attesta al nono posto, con ben 418.760 interventi all’anno.
Inoltre, nella “classifica”, compaiono come nuovi fedeli del bisturi anche gli uomini, prevalentemente interessati alla blefaroplastica.
Sull’onda di queste analisi, per il 2016 ancora in corso, ci si aspetta una continua crescita nel campo della medicina estetica.