Possono essere prese in palestra, in piscina e praticando quegli sport per cui si indossano indumenti che non fanno traspirare le zone intime. Ma cosa sono e come si curano le infezioni vaginali? Ne parliamo con il dott. Domenico Vitobello.
Che cosa sono le infezioni vaginali? Come si riconoscono? Che sintomi hanno e come si curano? Risponde alle nostre domande il dott. Domenico Vitobello, responsabile di Ginecologia in Humanitas.
Dottor Vitobello, perché le infezioni vaginali sono ricorrenti in chi frequenta la palestra?
«Non solo in palestra, ma anche in piscina e in tutte le attività sportive che necessitano di indumenti sintetici, che fanno traspirare poco le zone intime e predispongono alle vaginiti. I miceti, per esempio, sono funghi che danno origine a micosi come la candida, frequente nelle nuotatrici oppure nelle ragazze che fanno ginnastica artistica e attività correlate, proprio perché il costume sintetico e il sudore creano un ambiente umido che ne facilita la crescita e lo sviluppo. La stessa tuta da ginnastica, anche se meno frequentemente, può essere causa di vaginiti. Naturalmente c’è anche una componente personale che le favorisce come, per esempio, l’attività sessuale o una predisposizione personale relativa a una minor difesa dell’ambiente vaginale, come la povertà della presenza del bacillo di Doderline, che previene le infezioni».
Quali sono in generale le cause delle infezioni vaginali?
«In generale, le cause sono l’attività sessuale (e, infatti, sono più frequenti nell’età fertile e si riducono in maniera importante nell’età senile) e l’utilizzo di indumenti intimi sintetici e colorati, i pantaloni stretti e l’utilizzo dei collant».
Come si possono prevenire le infezioni vaginali?
«La prevenzione parte prima di tutto dalle abitudini di vita. Se, per esempio, le vaginiti sono frequenti dopo i rapporti sessuali, sarebbe meglio usare metodi contraccettivi di barriera come il profilattico e far eseguire indagini microbiologiche anche al partner. Nel caso delle donne sportive, poi, sarebbe meglio utilizzare capi di cotone oppure cambiare gli indumenti intimi anche durante l’attività sportiva se è di lunga durata. Nel caso del nuoto, poi, meglio il costume di cotone oppure cambiarsi con uno asciutto appena possibile».
Come si riconoscono le vaginiti?
«Spesso danno prurito e perdite vaginali che possono essere bianche come il latte cagliato oppure giallo-verdi e maleodoranti (in quest’ultimo caso possono dare anche un po’ di fastidio)».
Come si curano le vaginiti?
«La terapia è topica, cioè locale. Basta mettere ovuli o creme vaginali per 3-5 giorni in base al tipo di germe interessato e si risolvono. Eccezionalmente, nel caso di infezioni ripetute e recidive, si devono usare farmaci assunti per bocca sotto forma di pastiglie. Qualche volta è necessario che anche il partner segua una cura».