Alcuni abiti sono troppo stretti e possono ostacolare la corretta circolazione del sangue. Eppure le donne non ne possono proprio fare a meno. Continua il dossier “Moda e Salute”, dopo che una recente ricerca ha messo in evidenza che 8 donne su 10 sono delle vere e proprie “fashion victim” che vogliono sempre essere alla moda anche se, a volte, dimenticano il benessere.
In questo numero parliamo di vestiti troppo attillati e rischiosi per la circolazione con i professionisti di Humanitas.
Gli abiti attillati possono creare problemi?
«Qualche volta sì, soprattutto in persone predisposte a disturbi della circolazione. Tradotto nella vita di tutti i giorni, significa che abiti fascianti, collant costrittivi usati per ottenere una taglia in meno, biancheria troppo stretta soprattutto all’inguine, collant autoreggenti che provocano un effetto elastico sulla coscia, jeans stretti e pantaloni e gonne attillati, stivali aderenti portati per molte ore di seguito, possono contribuire a rallentare o impedire una corretta circolazione del sangue nelle vene. Una situazione che può rivelarsi dannosa, perché quando il sangue rallenta la sua corsa, tende a coagulare più velocemente del normale, soprattutto se sono presenti, in contemporanea, altre situazioni che interferiscono sulla sua fluidità come, per esempio, la presenza di grasso sull’addome, il fumo di sigaretta, l’uso della pillola anticoncezionale, una gravidanza in corso o recente. Tutto questo può portare nel migliore dei casi alla formazione di vene varicose o alla fastidiosa sensazione di gambe gonfie e doloranti e nel peggiore dei casi alla formazione di un trombo in una vena della gamba, cioè di malattie che prendono il nome di flebiti o tromboflebiti».
Che cosa bisogna fare per prevenire la formazione di trombi nelle vene delle gambe?
«La formazione di un trombo non deve allarmare, ma non deve nemmeno essere sottovalutata. Ma, soprattutto, può essere prevenuta. Per esempio, nelle donne in gravidanza, anche giovani e senza problemi circolatori, è raccomandato l’uso di calze elastiche per tutto il periodo della gestazione e anche qualche settimana oltre il parto, perché gli ormoni della gravidanza riducono l’elasticità delle vene e l’ingrossamento dell’addome rallenta il ritorno del sangue al cuore. In generale, comunque, ci sono comportamenti che aiutano a prevenire i disturbi della circolazione venosa delle gambe e tra questi c’è proprio l’alternare abiti attillati ad abiti più morbidi. Se si sta seduti a lungo, per esempio alla scrivania, il consiglio è quello di muovere i piedi e contrarre i polpacci, roteare le caviglie in modo che il sangue riprenda a circolare correttamente e non “ristagni” nella parte inferiore del corpo. Se possibile, inoltre, bisogna ricordarsi di alzarsi ogni tanto (almeno una volta ogni ora), camminare per qualche minuto e bere molta acqua, almeno un bicchiere ogni ora. Una volta rientrate a casa, poi, è meglio indossare indumenti più comodi e mettersi a proprio agio. Se tutto questo non bastasse, infine, possono essere utili alcuni tipi di collant che favoriscono il ritorno del sangue al cuore e che, se indossati quotidianamente, indirettamente aiutano a combattere la cellulite, spesso scatenata proprio da un difetto di ossigenazione dei tessuti».
A cura di Lucrezia Zaccaria
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