<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0" xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/" xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom" xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/" xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/" > <channel> <title>Allergie Archives - Humanitas Salute</title> <atom:link href="https://www.humanitasalute.it/allergie/feed/" rel="self" type="application/rss+xml" /> <link>https://www.humanitasalute.it/allergie/</link> <description></description> <lastBuildDate>Sat, 10 Aug 2024 09:19:59 +0000</lastBuildDate> <language>it-IT</language> <sy:updatePeriod> hourly </sy:updatePeriod> <sy:updateFrequency> 1 </sy:updateFrequency> <generator>https://wordpress.org/?v=6.7.1</generator> <image> <url>https://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/salute-logo-footer-150x99.png</url> <title>Allergie Archives - Humanitas Salute</title> <link>https://www.humanitasalute.it/allergie/</link> <width>32</width> <height>32</height> </image> <item> <title>Prick test: a cosa serve e come funziona</title> <link>https://www.humanitasalute.it/allergie/96798-prick-test-a-cosa-serve-e-come-funziona/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/allergie/96798-prick-test-a-cosa-serve-e-come-funziona/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 03 Aug 2021 13:42:24 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Allergie]]></category> <category><![CDATA[Allergia]]></category> <category><![CDATA[allergie]]></category> <category><![CDATA[Allergologia]]></category> <category><![CDATA[Maria Rita Messina]]></category> <category><![CDATA[prick test]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/prick-test-a-cosa-serve-e-come-funziona/</guid> <description><![CDATA[<p>Il prick test è un esame utile alla diagnosi di […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/96798-prick-test-a-cosa-serve-e-come-funziona/">Prick test: a cosa serve e come funziona</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><b>Il prick test</b><span style="font-weight: 400;"> è un esame utile alla </span><b>diagnosi di allergie respiratorie e allergie alimentari, </b><span style="font-weight: 400;">che utilizza estratti allergenici purificati conservati in flaconcini nei quali è contenuta una soluzione con un solo allergene.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Questo test è dunque impiegato</span><b> per indicare la causa di un’eventuale allergia. </b></p> <p><span style="font-weight: 400;">Come si esegue, il prick test? C’è un momento particolarmente indicato per effettuare l’esame?</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Ne parliamo con la dottoressa </span><a href="https://www.humanitas.it/medici/maria-rita-messina/"><b>Maria Rita Messina</b></a><span style="font-weight: 400;">, allergologa di Humanitas.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">A che cosa serve il prick test?</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Il</span><b> prick test</b><span style="font-weight: 400;"> è un esame allergometrico di I livello utilizzato per individuare i </span><b>possibili responsabili di un’allergia respiratoria</b><span style="font-weight: 400;"> – come ad esempio pollini, peli di animali, acari della polvere, muffe – o di </span><b>un’allergia al alimentare</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">La scelta degli allergeni da testare deve basarsi sulla storia clinica riferita dal paziente.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">In caso di sospetta allergia respiratoria, il prick test viene prescritto a </span><b>pazienti che manifestino sintomi persistenti o ad andamento stagionale</b><span style="font-weight: 400;">, suggestivi per asma e oculorinite. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">In caso di sospetta allergia alimentare, il prick test è indicato per i pazienti che manifestino all’assunzione di determinati cibi, prurito, arrossamento, gonfiore alle labbra e al cavo orale, orticaria, angioedema, asma, oculorinite, disturbi gastrointestinali o nei casi più gravi shock anafilattico.</span></p> <p><b>Il prick test </b><span style="font-weight: 400;">è un esame sicuro, indolore e rapido. Affinché abbia una buona riuscita, è necessario </span><b>sospendere </b><span style="font-weight: 400;">eventuali cure con antistaminici</span><b> nei 7 giorni precedenti il test.</b></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Come si esegue il prick test?</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Il prick test prevede che la</span><b> cute dell’avambraccio venga posta a contatto con un allergene</b><span style="font-weight: 400;"> e punta leggermente con un’apposita lancetta monouso.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Si attendono circa 15 – 20 minuti e si valuta la reazione cutanea ottenuta in corrispondenza di ogni allergene precedentemente posizionato.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">L’esito dell’esame è considerato positivo se nel punto in cui l’allergene specifico è stato posizionato, si manifesta un lieve rigonfiamento della pelle e un leggero prurito, come succede in caso di puntura di zanzara.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Sarà </span><b>compito dello specialista</b><span style="font-weight: 400;">, durante l’esecuzione del test, </span><b>valutarne l’attendibilità</b><span style="font-weight: 400;">, tramite la reazione cutanea all’istamina, la sostanza utilizzata per controllo.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Quando fare il prick test?</span></h2> <p><b>Non c’è un momento specifico in cui effettuare il prick test</b><span style="font-weight: 400;">, che anzi si può proporre in qualsiasi periodo dell’anno. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">È un falso mito ritenere che per i pazienti con sintomi respiratori da possibile causa allergica (come i casi di rinite, congiuntivite e asma) ancora mai indagati, sia meglio attendere che termini la stagione in cui i sintomi sono iniziati. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Nel </span><b>sospetto di allergie respiratorie</b><span style="font-weight: 400;">, è fondamentale fare il test prima possibile, per fare diagnosi e intraprendere per tempo la strategia terapeutica più adeguata.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Anche nel sospetto di allergie alimentari è importante rivolgersi tempestivamente ad uno Specialista Allergologo, per non incappare in test diagnostici privi di validità scientifica o intraprendere diete pericolose per la salute.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">I casi in cui il test cutaneo deve essere ritardato di qualche tempo perché altrimenti inattendibile sono molto pochi (in corso di terapia con antistaminici, uso di steroidi topici, cute non integra, spiccato dermografismo). In queste circostanze, lo specialista può decidere di ricorrere ad un altro tipo di esame, il </span><b>RAST test</b><span style="font-weight: 400;">, che consente di ricercare delle IgE specifiche attraverso un prelievo di sangue.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">A partire da che età può essere eseguito?</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Il </span><b>prick test può essere effettuato su pazienti di qualsiasi età e anche nei bambini al di sotto dei 3-4 anni</b><span style="font-weight: 400;">. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Il prick test può essere ripetuto nel corso della vita: con lo sviluppo del sistema immunitario e con le diverse esposizioni ambientali, un individuo allergico può infatti cambiare il risultato delle proprie “positività” cutanee.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Il prick test è uno strumento prezioso nelle mani dell’allergologo, grazie al quale può indirizzare le sue successive scelte diagnostiche e individuare le migliori terapie “personalizzate” per il singolo paziente.</span></p> <p><a href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-allergologica"><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-97164" src="http://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/PRENOTA-UNA-VISITA-4.png" alt="" width="250" height="48" /></a></p> <p> </p> <p><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p> </p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/96798-prick-test-a-cosa-serve-e-come-funziona/">Prick test: a cosa serve e come funziona</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/allergie/96798-prick-test-a-cosa-serve-e-come-funziona/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Raggi del sole e farmaci: attenzione alle interazioni</title> <link>https://www.humanitasalute.it/allergie/96642-raggi-del-sole-e-farmaci-attenzione-alle-interazioni/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/allergie/96642-raggi-del-sole-e-farmaci-attenzione-alle-interazioni/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 03 Aug 2021 06:00:48 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Allergie]]></category> <category><![CDATA[Allergia]]></category> <category><![CDATA[Allergologia]]></category> <category><![CDATA[enrico heffler]]></category> <category><![CDATA[farmaci]]></category> <category><![CDATA[reazioni fototossiche]]></category> <category><![CDATA[sole]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/raggi-del-sole-e-farmaci-attenzione-alle-interazioni/</guid> <description><![CDATA[<p>In estate si passa più tempo all’aperto. Tuttavia, l’esposizione prolungata […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/96642-raggi-del-sole-e-farmaci-attenzione-alle-interazioni/">Raggi del sole e farmaci: attenzione alle interazioni</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><span style="font-weight: 400;">In estate si passa più tempo all’aperto. Tuttavia, l’esposizione prolungata alla luce del sole potrebbe favorire</span><b> l’insorgenza di patologie</b><span style="font-weight: 400;">; coloro che assumono, per esempio, determinati</span><b> farmaci</b><span style="font-weight: 400;">, potrebbero sviluppare </span><b>reazioni fotosensibili</b><span style="font-weight: 400;">, ossia fototossiche o fotoallergiche, scatenate dalle radiazioni UVA dei raggi solari, che interagiscono con le molecole del medicinale.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Essere consapevoli del problema e attuare le giuste precauzioni è la soluzione ottimale per godersi la bella stagione senza pericoli.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Ne parliamo con il professor </span><a href="https://www.humanitas.it/medici/enrico-marco-heffler/"><b>Enrico Heffler</b></a><span style="font-weight: 400;">, allergologo in Humanitas e docente di Humanitas University.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Reazioni fototossiche o reazioni fotoallergiche ai raggi UVA</span></h2> <p><b>I raggi ultravioletti</b><span style="font-weight: 400;"> provocano </span><b>problemi alla cute</b><span style="font-weight: 400;">, come ad esempio bruciature che, nel corso degli anni, potrebbero portare allo sviluppo di melanoma.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Queste patologie della pelle sono causate dai raggi UVB, mentre i raggi UVA, responsabili del precoce invecchiamento della pelle, possono interagire con le molecole di determinati farmaci, causando reazioni avverse nel paziente, in particolare in forma eritematosa o orticarioide. Si tratta del fenomeno della fotosensibilizzazione, ossia la capacità di un farmaco di influire sulla salute della pelle, rendendola maggiormente reattiva alla luce solare.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Le reazioni fotosensibili causate dai raggi UVA sono di due tipi: </span><b>fototossiche o fotoallergiche. </b><span style="font-weight: 400;">È bene saperle distinguere, perché le prime si possono verificare anche subito dopo un’esposizione breve ma intensa, mentre le seconde si presentano anche dopo 24-72 ore dopo l’esposizione alla luce solare. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Le</span><b> reazioni fototossiche</b><span style="font-weight: 400;"> sono le più comuni e si possono sviluppare rapidamente dopo l’esposizione ai raggi solari. Si manifestano con bruciature leggere, ustioni più severe e iperpigmentazione. L’irritazione si sviluppa soprattutto nella zona della cute maggiormente colpita dai raggi solari, come per esempio le braccia, le mani, il naso o la nuca). Queste reazioni dipendono dal dosaggio del farmaco assunto: più la dose sarà alta, più la possibilità di sviluppare una sintomatologia severa aumenterà. I raggi UVA infatti interagiscono chimicamente sul principio attivo del farmaco, provocando lo sviluppo di molecole dannose per le membrane cellulari.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Le </span><b>reazioni fotoallergiche</b><span style="font-weight: 400;"> possono presentarsi dopo 1-3 giorni dall’esposizione ai raggi UVA e interessano più frequentemente soggetti predisposti a essere allergici – detti atopici – nei quali la luce solare favorisce una reazione allergica al farmaco. Queste reazioni sono facilmente riconoscibili perché spesso inducono orticaria (pomfi cutanei diffusi), oppure arrossamenti, desquamazione e vescicole, sia nelle zone colpite dai raggi UVA sia in parti del corpo non esposte. </span></p> <h2>I farmaci che interagiscono con i raggi UVA</h2> <p><span style="font-weight: 400;">È bene specificare che, in generale, chi sta seguendo una terapia farmacologica dovrebbe in ogni caso limitare l’esposizione al sole, magari proteggendosi con vestiti, cappelli, creme solari e occhiali da sole. Vi sono tuttavia alcuni </span><b>farmaci che interagiscono maggiormente con i raggi UVA</b><span style="font-weight: 400;">, provocando reazioni fotosensibili.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Tra questi vi sono:</span></p> <ul> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">antibiotici (tetracicline, chinolonici, sulfamidici)</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">antinfiammatori FANS (ibuprofene, ketoprofene, naprossene, diclofenac)</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">alcuni antipertensivi </span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">farmaci diuretici</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">ipoglicemizzanti orali</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">farmaci per le patologie cardiovascolari</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">antidiabetici</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">antimicotici</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">antistaminici e cortisonici</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">ansiolitici</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">antidepressivi</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">pillole anticoncezionali</span></li> </ul> <h2>Reazione fotosensibile: cosa fare?</h2> <p><span style="font-weight: 400;">In caso di reazione fotosensibile, la prima cosa da fare è <strong>contattare il proprio medico</strong> per valutare se è possibile sospendere il farmaco responsabile dello sfogo. È ugualmente importante evitare di utilizzare deodoranti o profumi che potrebbero peggiorare l’irritazione. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Laddove non fosse possibile sospendere il medicinale, in attesa di un consulto specialistico, è opportuno evitare l’esposizione alla luce solare, in particolare nelle ore centrali della giornata, quando i raggi UVA sono più intensi.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">In caso si dovesse uscire, è necessario cospargere adeguatamente tutta la cute con una crema solare con protezione sia ai raggi UVB sia ai raggi UVA. Inoltre è bene utilizzare vestiti in stoffe ampie e leggere, che coprano braccia e gambe, e gli occhiali da sole.</span></p> <p><a href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-allergologica"><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-97164" src="http://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/PRENOTA-UNA-VISITA-4.png" alt="" width="250" height="48" /></a></p> <p> </p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/96642-raggi-del-sole-e-farmaci-attenzione-alle-interazioni/">Raggi del sole e farmaci: attenzione alle interazioni</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/allergie/96642-raggi-del-sole-e-farmaci-attenzione-alle-interazioni/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Allergia: gli allergeni cui prestare attenzione in estate</title> <link>https://www.humanitasalute.it/allergie/96644-allergia-gli-allergeni-cui-prestare-attenzione-in-estate/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/allergie/96644-allergia-gli-allergeni-cui-prestare-attenzione-in-estate/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Mon, 19 Jul 2021 11:55:27 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Allergie]]></category> <category><![CDATA[allergeni]]></category> <category><![CDATA[Allergia]]></category> <category><![CDATA[Allergologia]]></category> <category><![CDATA[Donatella Lamacchia]]></category> <category><![CDATA[estate]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/allergia-gli-allergeni-cui-prestare-attenzione-in-estate/</guid> <description><![CDATA[<p>Le patologie allergiche, è il caso di dirlo, non vanno […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/96644-allergia-gli-allergeni-cui-prestare-attenzione-in-estate/">Allergia: gli allergeni cui prestare attenzione in estate</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><span style="font-weight: 400;">Le</span><b> patologie allergiche</b><span style="font-weight: 400;">, è il caso di dirlo, non vanno “in vacanza”: durante l’estate e i mesi più caldi, infatti, sono sempre più diffuse, e in media riguardano </span><b>un italiano su quattro.</b></p> <p><span style="font-weight: 400;">A cosa bisogna stare attenti, in particolare, in questi mesi? E quali rimedi in caso di sintomatologia allergica?</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Ne parliamo con la dottoressa</span><a href="https://www.humanitas.it/medici/donatella-lamacchia/"> <b>Donatella Lamacchia</b></a><span style="font-weight: 400;">, allergologa del Centro di medicina personalizzata Asma e Allergologia di Humanitas.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Cosa sono le allergie e gli allergeni?</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">L’</span><b>allergia</b><span style="font-weight: 400;"> è una reazione del </span><b>sistema immunitario</b><span style="font-weight: 400;"> verso sostanze, chiamate allergeni, generalmente innocue, </span><b>presenti nell’ambiente</b><span style="font-weight: 400;"> in cui viviamo (pollini, acari o muffe), </span><b>alimenti</b><span style="font-weight: 400;">, o </span><b>veleni di insetti</b><span style="font-weight: 400;"> (api, vespe, calabroni).</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Gli </span><b>allergeni</b><span style="font-weight: 400;"> possono essere, quindi:</span></p> <ul> <li><b>inalanti:</b><span style="font-weight: 400;"> pollini di erbe o alberi, acari della polvere, muffe, epiteli di animali</span></li> <li><b>alimentari:</b><span style="font-weight: 400;"> uova, latte, pesci, crostacei, frutta e farine</span></li> <li><b>farmaci:</b><span style="font-weight: 400;"> es. antibiotici o antinfiammatori</span></li> <li><b>veleno di insetti:</b><span style="font-weight: 400;"> ape, vespa, calabrone</span></li> </ul> <h2><span style="font-weight: 400;">Allergie estive: gli allergeni inalanti</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">La stagione estiva è particolarmente difficile per i pazienti allergici ai pollini delle erbe della famiglia delle composite quali l’</span><b>ambrosia</b><span style="font-weight: 400;"> o l’</span><b>assenzio (artemisia) </b><span style="font-weight: 400;">che pullulano nell’aria da luglio a settembre.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Attualmente però, anche a causa dei cambiamenti climatici, stiamo assistendo a una pollinazione protratta in estate anche di erbe più tipiche della primavera quali le </span><b>graminacee.</b></p> <p><span style="font-weight: 400;">Infine i pazienti allergici non devono dimenticare che il clima caldo-umido dell’estate, favorisce lo sviluppo degli </span><b>acari della polvere</b><span style="font-weight: 400;">, allergeni tipici degli ambienti interni, che possono moltiplicarsi nelle case di villeggiatura se non vengono messe in atto le principali misure di bonifica ambientale. </span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Le punture di insetti e il veleno delle meduse</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Api, vespe, calabroni fanno parte della categoria degli</span><b> imenotteri</b><span style="font-weight: 400;">: si tratta di insetti che, quando pungono, iniettano veleno. Nella maggior parte dei casi, le punture di questi insetti provocano una reazione locale di</span><b> gonfiore, arrossamento</b><span style="font-weight: 400;">, </span><b>dolore/bruciore</b><span style="font-weight: 400;"> che sparisce nel giro di qualche ora. Tuttavia, in casi rari, a seguito di una puntura di questi insetti, si può diventare allergici al loro veleno e quindi, in caso di punture successive, si possono sviluppare reazioni più gravi (orticaria/angioedema/asma/disturbi gastrointestinali) fino allo shock anafilattico.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Lo</span><b> shock anafilattico</b><span style="font-weight: 400;"> è una reazione allergica grave che interessa tutto l’organismo ed in particolare coinvolge il sistema cardiocircolatorio con abbassamento improvviso della pressione (shock) che può mettere a rischio la vita se non trattata tempestivamente con i farmaci adeguati.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Anche le </span><b>meduse</b><span style="font-weight: 400;">, d’estate, non vanno prese sotto gamba. Il contatto con i tentacoli di una medusa, provoca una </span><b>reazione irritativa locale</b><span style="font-weight: 400;"> di solito molto dolorosa, da non sottovalutare.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Se malauguratamente si viene in contatto con una medusa è bene sciacquare immediatamente la zona, non grattarsi e, se è possibile, applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio. Urina, ammoniaca, rimedi naturali come pietre calde o sabbia possono solo peggiorare l’irritazione o favorire infezioni sovrapposte e sono in assoluto sconsigliati.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Allergie a creme, olii abbronzanti, prodotti per capelli</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">Anche le</span><b> creme solari, gli oli abbronzanti o gli shampoo</b><span style="font-weight: 400;"> possono provocare reazioni irritative, o anche </span><b>allergie da contatto</b><span style="font-weight: 400;">, causate sia da specifiche sostanze chimiche che dai conservanti, presenti nelle loro formulazioni.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">In caso di reazioni cutanee dopo applicazioni di creme è sempre utile rivolgersi ad uno specialista per effettuare test diagnostici (patch test) volti ad identificare le sostanze, quali ad esempio l’acido paraminobenzoico (PABA), che potrebbero essere responsabili dell’allergia da contatto e che vanno quindi successivamente accuratamente evitati controllando attentamente i costituenti del prodotto scelto.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Attenzione all’orticaria</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">L’eccessiva esposizione al sole può scatenare</span><b> forme di dermatiti o di orticaria non allergica</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Una delle più comuni dermatiti è </span><b>l’eritema solare</b><span style="font-weight: 400;"> che si verifica, in persone predisposte, di solito dopo esposizione protratta al sole in particolare se non si utilizza un filtro di protezione adeguata. Vi sono poi delle forme di orticaria non allergica anche detta </span><b>orticaria fisica</b><span style="font-weight: 400;"> che si manifestano dopo il bagno al mare o in piscina, soprattutto dopo immersione in acqua fredda.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">I farmaci per le allergie</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">L’</span><b>antistaminico</b><span style="font-weight: 400;"> è il farmaco di scelta per curare sia le allergie respiratorie (rinite allergica o congiuntivite allergica) che l’orticaria per cui è buona norma, portarlo con sé in vacanza.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Altri farmaci utili nel trattamento delle manifestazioni allergiche, su indicazioni specifiche, sono i </span><b>cortisonici</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">I pazienti allergici al veleno di imenotteri o ad alimenti devono avere con sé il farmaco salvavita in caso di reazioni gravi. Si tratta dell’</span><b>adrenalina sotto forma di autoiniettori</b><span style="font-weight: 400;"> (penne pre-riempite) ideati per essere somministrati il più rapidamente possibile, in caso di emergenza, dal soggetto stesso, ancora prima che giunga il soccorso sanitario sul posto.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Nel caso invece l’allergia si manifesti per la prima volta, l’ideale è sempre rivolgersi a un medico il prima possibile, per individuarne le cause e definire la </span><b>cura adatta al singolo caso</b>.</p> <p><a href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-allergologica"><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-97164" src="http://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/PRENOTA-UNA-VISITA-4.png" alt="" width="250" height="48" /></a></p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/96644-allergia-gli-allergeni-cui-prestare-attenzione-in-estate/">Allergia: gli allergeni cui prestare attenzione in estate</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/allergie/96644-allergia-gli-allergeni-cui-prestare-attenzione-in-estate/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Shock anafilattico: cos’è e come comportarsi</title> <link>https://www.humanitasalute.it/allergie/95862-shock-anafilattico-cose-e-come-comportarsi/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/allergie/95862-shock-anafilattico-cose-e-come-comportarsi/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 27 Apr 2021 19:55:23 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Allergie]]></category> <category><![CDATA[Allergologia]]></category> <category><![CDATA[anafilassi]]></category> <category><![CDATA[Donatella Lamacchia]]></category> <category><![CDATA[shock anafilattico]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/shock-anafilattico-cose-e-come-comportarsi/</guid> <description><![CDATA[<p>Lo shock anafilattico è una reazione allergica molto pericolosa, che […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/95862-shock-anafilattico-cose-e-come-comportarsi/">Shock anafilattico: cos’è e come comportarsi</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><span style="font-weight: 400;">Lo </span><b>shock anafilattico</b><span style="font-weight: 400;"> è una reazione allergica molto pericolosa, che può dipendere da diversi fattori, e che può avere risvolti anche gravi. Infatti, basta una puntura di un insetto o un alimento particolare per rischiare la vita.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Approfondiamo l’argomento con la dottoressa </span><a href="https://www.humanitas-care.it/medici/donatella-lamacchia/"><span style="font-weight: 400;">Donatella Lamacchia</span></a><span style="font-weight: 400;">, allergologa presso Humanitas Medical Care, che ci spiega in cosa consista uno shock anafilattico e i gesti da compiere in caso di emergenza.</span></p> <h2>Cos’è un’allergia e quali sono i sintomi più comuni?</h2> <p><span style="font-weight: 400;">L’</span><b>allergia</b><span style="font-weight: 400;"> è una</span><b> risposta anomala</b><span style="font-weight: 400;"> del sistema immunitario verso sostanze specifiche, dette </span><b>allergeni</b><span style="font-weight: 400;">,</span><b> presenti nell’ambiente esterno</b><span style="font-weight: 400;"> (come ad esempio peli di animali, acari della polvere, pollini e muffe), verso </span><b>sostanze che ingeriamo</b><span style="font-weight: 400;"> (come. alimenti o farmaci) o </span><b>con le quali veniamo a contatto</b><span style="font-weight: 400;"> (come veleni di insetti).</span></p> <h2>Quali sono i sintomi dell’allergia?</h2> <p><span style="font-weight: 400;">A seconda del tipo di allergene a cui si viene esposti e della via di introduzione nell’organismo (</span><b>inalatoria, orale, iniettiva</b><span style="font-weight: 400;">), le allergie si manifestano con sintomi anche molto diversi tra loro.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Le più </span><b>comuni manifestazioni di allergia</b><span style="font-weight: 400;"> sono:</span></p> <ul> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">le malattie allergiche delle vie aeree ovvero</span><b> rinite, congiuntivite e asma</b><span style="font-weight: 400;">;</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">l’orticaria/angioedema, ovvero </span><b>pomfi pruriginosi </b><span style="font-weight: 400;">con arrossamento della pelle/gonfiore della cute o delle mucose, come ad esempio le palpebre o le labbra; </span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><span style="font-weight: 400;">sintomi gastrointestinali, come </span><b>nausea, vomito, dolori addominali e diarrea</b><span style="font-weight: 400;">.</span></li> </ul> <h2>Cos’è l’anafilassi?</h2> <p><span style="font-weight: 400;">Si parla di anafilassi quando la </span><b>reazione allergica</b><span style="font-weight: 400;">, dovuta all’azione di anticorpi specifici chiamati IgE,</span><b> si verifica rapidamente</b><span style="font-weight: 400;"> – parliamo di secondi/minuti – r</span><b>ispetto all’esposizione all’allergene </b><span style="font-weight: 400;">– che si tratti di veleno, di alimento o sostanza – e può coinvolgere più organi e apparati contemporaneamente provocando, nella sua massima gravità, lo shock anafilattico.</span></p> <h2>Shock anafilattico: come si manifesta</h2> <p><span style="font-weight: 400;">Lo shock anafilattico è una reazione allergica grave che</span><b> interessa tutto l’organismo </b><span style="font-weight: 400;">e coinvolge in particolare il </span><b>sistema cardiocircolatorio</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">A causa della liberazione di grandi quantità di sostanze – come l’</span><b>istamina</b><span style="font-weight: 400;"> – che dilatano i vasi sanguigni, si ha un abbassamento improvviso della pressione (shock) che è la causa della perdita di coscienza che può condurre, nei casi più gravi, alla morte del soggetto.</span></p> <h2>Cosa si deve fare in caso di shock?</h2> <p><span style="font-weight: 400;">Lo shock anafilattico è un evento di gravità estrema, motivo per il quale la terapia deve essere tempestiva.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Il farmaco salvavita è l’</span><b>adrenalina</b><span style="font-weight: 400;">, che va somministrata con un’</span><b>iniezione nel muscolo</b><span style="font-weight: 400;">, e permette di rialzare efficacemente e rapidamente la pressione sanguigna. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Esistono alcune penne pre-riempite di adrenalina, facili da utilizzare, pensate proprio per autosomministrarsi la dose autonomamente, nella maniera più rapida possibile, prima ancora che giunga sul posto il soccorso sanitario. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Gli </span><b>antistaminici, i cortisonici, i broncodilatatori e l’ossigenoterapia di supporto</b><span style="font-weight: 400;"> sono altri farmaci utilizzati nel trattamento dell’anafilassi, che non possono comunque sostituirsi all’adrenalina.</span></p> <h2>Shock anafilattico: quali campanelli d’allarme?</h2> <p><span style="font-weight: 400;">Chi ha manifestato sintomi immediati (orticaria, mancanza di fiato, gonfiore delle prime vie aeree, diarrea, malessere generale) dopo una puntura di insetto o di assunzione di un farmaco o alimento deve seguire, non appena le manifestazioni siano state risolte con adeguata terapia, un percorso allergologico per confermare la presenza di allergia; per fare questo esistono test specifici.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Nei casi in cui vi è un rischio di allergia grave, il soggetto dovrà portare con sé il farmaco salvavita ed essere addestrato a riconoscere i sintomi di uno shock anafilattico, così da poterlo utilizzare prontamente in caso di necessità.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Tali campanelli d’allarme ricordiamo:</span></p> <ul> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>reazioni con il coinvolgimento di più di un organo o apparato </b><span style="font-weight: 400;">(es. cute e tratto gastrointestinale)</span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>reazioni che abbiano interessato l’apparato respiratorio</b><span style="font-weight: 400;"> (sensazione di costrizione alla gola, impaccio alla deglutizione, modifiche della voce) </span></li> <li style="font-weight: 400;" aria-level="1"><b>reazioni che abbiano provocato perdita di coscienza</b><span style="font-weight: 400;">.</span></li> </ul> <p><span style="font-weight: 400;">Il soggetto allergico deve inoltre essere istruito ad accedere sempre e rapidamente in ospedale in caso di reazione allergica che abbia richiesto l’utilizzo del farmaco salvavita poiché è indispensabile che le sue condizioni vengano monitorate nelle ore successive. </span></p> <p> </p> <p><a href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-allergologica"><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-97164" src="http://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/PRENOTA-UNA-VISITA-4.png" alt="" width="250" height="48" /></a></p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/95862-shock-anafilattico-cose-e-come-comportarsi/">Shock anafilattico: cos’è e come comportarsi</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/allergie/95862-shock-anafilattico-cose-e-come-comportarsi/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Allergie di primavera: come affrontarle</title> <link>https://www.humanitasalute.it/allergie/95578-allergie-di-primavera-come-affrontarle/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/allergie/95578-allergie-di-primavera-come-affrontarle/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 25 Mar 2021 15:31:10 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Allergie]]></category> <category><![CDATA[Allergia]]></category> <category><![CDATA[Allergologia]]></category> <category><![CDATA[enrico heffler]]></category> <category><![CDATA[primavera]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/allergie-di-primavera-come-affrontarle/</guid> <description><![CDATA[<p>Con l’arrivo della primavera (anche se con temperature che variano […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/95578-allergie-di-primavera-come-affrontarle/">Allergie di primavera: come affrontarle</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><span style="font-weight: 400;">Con l’arrivo della </span><b>primavera</b><span style="font-weight: 400;"> (anche se con temperature che variano tra alti e bassi) si manifestano le prime </span><b>allergie di stagione</b><span style="font-weight: 400;">. Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione, tramite una ricerca ha mostrato che soffrono di allergie più persone di quanto ci si potrebbe aspettare: si parla del </span><b>45% circa degli italiani</b><span style="font-weight: 400;">, una percentuale di cui fanno parte in particolare </span><b>i più giovani</b><span style="font-weight: 400;">.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">L’allergia ai pollini però quest’anno potrebbe manifestarsi in modo differente, viste le restrizioni per fronteggiare la pandemia COVID-19 che ci portano a passare più tempo in casa. Ne abbiamo parlato con il professor</span><a href="http://www.humanitas.it/medici/enrico-heffler"> <b>Enrico Heffler</b></a><span style="font-weight: 400;">, specialista del Centro di medicina personalizzata: Asma e allergologia di Humanitas e docente di Humanitas University.</span></p> <h2>Che cos’è l’allergia?</h2> <p><span style="font-weight: 400;">Quando si parla di allergia si intende una </span><b>reazione anomala del sistema immunitario</b><span style="font-weight: 400;"> che, ritenendo dannose sostanze che normalmente sono innocue per l’organismo, inizia a produrre anticorpi. Coinvolti nelle reazioni allergiche troviamo sia organi, sia tessuti, in particolare le </span><b>vie aeree inferiori</b><span style="font-weight: 400;">, la </span><b>pelle</b><span style="font-weight: 400;">, le </span><b>mucose del naso</b><span style="font-weight: 400;"> e gli </span><b>occhi</b><span style="font-weight: 400;">.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Quando l’organismo entra in contatto con la sostanza del caso, viene scatenata una </span><b>reazione immunitaria</b><span style="font-weight: 400;"> causata dall’</span><b>incontro degli allergeni con gli anticorpi</b><span style="font-weight: 400;">. Vengono quindi rilasciati dei mediatori chimici, come per esempio l’</span><b>istamina</b><span style="font-weight: 400;">, che causano i sintomi dell’allergia. Questi possono variare da una lieve irritazione fino all’</span><b>anafilassi</b><span style="font-weight: 400;">, cioè una grave reazione allergica che può rappresentare un </span><b>rischio per la vita</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p> <h2>Le cause dell’allergia</h2> <p><span style="font-weight: 400;">Le allergie si manifestano quando il sistema immunitario risponde con una </span><b>produzione di anticorpi eccessiva</b><span style="font-weight: 400;"> verso degli allergeni che sono invece innocui per la maggior parte delle persone. Gli allergeni possono essere presenti nell’</span><b>aria</b><span style="font-weight: 400;"> (come per esempio i pollini, i peli d’animale, gli acari della polvere e le muffe), in diversi tipi di</span><b> alimenti</b><span style="font-weight: 400;"> (in particolare uova, latte, pesce, crostacei, arachidi, noci, grano e soia), nei </span><b>farmaci</b><span style="font-weight: 400;">, ma anche nel siero rilasciato dalle punture degli insetti come </span><b>le api o le vespe</b><span style="font-weight: 400;"> e ancora diversi tipi di sostanze potenzialmente irritanti come il </span><b>lattice</b><span style="font-weight: 400;"> e il </span><b>nichel</b><span style="font-weight: 400;">.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <h2>Allergia e ambienti</h2> <p><span style="font-weight: 400;">Gli allergici ai pollini che, per via delle restrizioni previste, passano più tempo in casa rispetto agli scorsi anni e all’aperto indossano la mascherina (che operando da filtro protegge le vie respiratorie), potrebbero </span><b>soffrire meno dei disturbi legati all’allergia primaverile</b><span style="font-weight: 400;">.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Un elemento fondamentale dal quale dipende l’allergia stagionale è infatti l’ambiente che si frequenta. L’aria aperta nella stagione dei pollini diventa infatti problematica per </span><b>un italiano su due</b><span style="font-weight: 400;">. </span><b>Alcuni allergeni però sono presenti anche in casa</b><span style="font-weight: 400;">, dove il 20,3% degli italiani sviluppa i sintomi più comuni delle allergie, e i luoghi chiusi e affollati, come per esempio palestre o locali, dove i sintomi si manifestano per il 17,4% della popolazione.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><b>I luoghi in cui passiamo più tempo o che frequentiamo più spesso sono utili per individuare le cause dell’allergia. </b><span style="font-weight: 400;">Passando più tempo in casa rispetto al passato, è possibile che acari, pelo di gatto e cane che favoriscano maggiormente una sensibilizzazione. Ugualmente l‘inquinamento: per esempio i bambini che vivono al primo piano che possono sviluppare asma e allergie con maggiore probabilità.</span></p> <h2>Cosa fare per limitare i sintomi delle allergie</h2> <p><span style="font-weight: 400;">Esistono dei comportamenti che se messi in pratica possono aiutare ad alleviare la sintomatologia delle allergie, vediamo quali.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><b>Tra le mura di casa:</b></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Tenere le finestre chiuse nelle ore centrali della giornata, e procedere al ricambio d’aria al mattino presto o la sera tardi, quando c’è una minore concentrazione di pollini nell’aria.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Fare uso del deumidificatore e asciugare le pareti della doccia per far sì che non si formino muffe.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Lavare spesso tappeti, tende e pavimenti.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Cambiare frequentemente le lenzuola.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Utilizzare per cuscini e materassi delle specifiche fodere antiacaro. Evitare inoltre i materiali che attirano la polvere, preferendo nell’acquisto dei mobili vinile, legno, metallo e pelle.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Lavare gli animali domestici una volta alla settimana per eliminare gli allergeni presenti nel loro pelo.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Non usare l’aspirapolvere se il modello non è fornito di filtri specifici.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Se possibile evitare il contatto con tappeti, moquette, tappezzerie e peluche.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><b>In ufficio:</b></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Arieggiare l’ambiente all’arrivo in ufficio e poi evitare di aprire le finestre durante il resto della giornata.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Evitare di entrare in contatto con piante e fiori.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Premurarsi che l’ufficio sia pulito dalla polvere per evitare le allergie da acari.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><b>Negli spazi aperti:</b></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Evitare posti come parchi e giardini, che presentano un’alta concentrazione pollinica. L’ideale, laddove possibile, è scegliere per una gita luoghi marini o montani.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Evitare di uscire nelle ore centrali o più calde della giornata, cioè quelle con una maggiore concentrazione pollinica.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Ugualmente, evitare i primi momenti di un temporale, in cui la pioggia facilita il rilascio di allergeni da pollini.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Preferire la respirazione con il naso, che al contrario della bocca è capace di trattenere parte degli agenti presenti nell’aria.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Controllare i calendari informativi sulla presenza di polline, per sapere in quali periodi dell’anno fare più attenzione.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">Se si utilizza la bicicletta o il motorino fare uso di mascherina e occhiali da sole, possibilmente di tipo avvolgente.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <span style="font-weight: 400;">In automobile, se presente, fare uso del filtro antipolline ed evitare di tenere i finestrini aperti.</span></p> <h2>Cosa fare quando l’allergia insorge?</h2> <p><span style="font-weight: 400;">È bene sottolineare che chi soffre di allergia dovrà avere una terapia adeguata al proprio caso. Esistono quattro tipi di soluzioni in base al soggetto che ne soffre e al tipo di allergia:</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <b>Antistaminici e antiallergici topici</b><span style="font-weight: 400;">, adatti ad alleviare le riniti e le congiuntiviti di tipo allergico che compaiono stagionalmente. Si trovano sotto forma di spray e colliri.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <b>Corticosteroidi per uso topico</b><span style="font-weight: 400;">, anche questi adatti al trattamento delle riniti allergiche stagionali.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <b>Antistaminici orali</b><span style="font-weight: 400;">, utile per il trattamento dei sintomi allergici quali il prurito, le riniti e congiuntiviti di tipo allergico che presentano rinorrea, prurito nasale o oculare, starnuti e lacrimazione.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">–</span><span style="font-weight: 400;"> </span> <b>Immunoterapia specifica</b><span style="font-weight: 400;">, ovvero il cosiddetto “vaccino” per le allergie, l’unica terapia in grado di interferire con i meccanismi immunologici alla base dell’allergia, e pertanto è da considerarsi la terapia elettiva più importante per gli allergici.</span><span style="font-weight: 400;"> </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Gli allergici dovrebbero comunque portare con sé dei </span><b>farmaci per l’automedicazione</b><span style="font-weight: 400;">, cioè antistaminici di tipo orale, o spray topici antiallergici per le vie nasali, che favoriscono il decongestionamento nel caso di insorgenza di raffreddore da fieno quando non si è in casa. Va infine ricordato che è importante fare uso degli antistaminici </span><b>in modo moderato e per periodi di tempo limitati</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p> <p><a href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/visita-specialistica-allergologica"><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-93473" src="https://www.humanitasalute.it//app/uploads/2020/05/PRENOTA-UNA-VISITA-4-e1589287870782-800x161.png" alt="" width="250" height="50" /></a></p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/95578-allergie-di-primavera-come-affrontarle/">Allergie di primavera: come affrontarle</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/allergie/95578-allergie-di-primavera-come-affrontarle/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Allergie d’autunno: sintomi ed esami per la diagnosi</title> <link>https://www.humanitasalute.it/allergie/94335-allergie-dautunno-sintomi-ed-esami-per-la-diagnosi/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/allergie/94335-allergie-dautunno-sintomi-ed-esami-per-la-diagnosi/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Mon, 12 Oct 2020 18:05:40 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Allergie]]></category> <category><![CDATA[alessandra piona]]></category> <category><![CDATA[Allergia]]></category> <category><![CDATA[autunno]]></category> <category><![CDATA[humanitas san pio x]]></category> <category><![CDATA[prick test]]></category> <category><![CDATA[sintomi]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/allergie-dautunno-sintomi-ed-esami-per-la-diagnosi/</guid> <description><![CDATA[<p>Non tutte le allergie si manifestano in primavera. Con l’autunno, […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/94335-allergie-dautunno-sintomi-ed-esami-per-la-diagnosi/">Allergie d’autunno: sintomi ed esami per la diagnosi</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><span style="font-weight: 400;">Non tutte le allergie si manifestano in primavera.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Con l’autunno, infatti, insieme alle temperature che calano e alle foglie che cadono, si diffondono alcuni allergeni.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Insieme alla dottoressa </span><a href="https://www.humanitas-sanpiox.it/medici/alessandra-piona/"><span style="font-weight: 400;">Alessandra Piona</span></a><span style="font-weight: 400;">, responsabile di Medicina Generale di Humanitas San Pio X, scopriamo insieme quali sono questi allergeni, i loro sintomi e gli esami da fare per una corretta diagnosi.</span></p> <h2>Acari, muffe, ambrosia, parietaria</h2> <p><span style="font-weight: 400;">«Questo è il periodo in cui proliferano l’ambrosia, la parietaria e in minor misura le graminacee, ma anche le allergie alle muffe e agli acari. Questi ultimi, presenti tutto l’anno, è però con l’abbassamento delle temperature dopo il periodo di caldo estivo che si diffondono maggiormente, mentre le muffe aprono le loro spore con il caldo e le diffondono nell’aria fino all’autunno. Si tratta di allergie che possono presentarsi prevalentemente con disturbi respiratori simili a un forte raffreddore persistente, ma da non sottovalutare. Una diagnosi corretta, specie se il “raffreddore” si ripresenta ogni anno in questo periodo, è importante per valutare a quali allergeni si è allergici e porvi rimedio, evitando che i sintomi si ripresentino», spiega la dottoressa Piona.</span></p> <h2>Allergie autunnali: i sintomi</h2> <p><span style="font-weight: 400;">I sintomi delle allergie autunnali sono comuni a quelli dell’allergia primaverile, o in generale delle altre stagioni: <strong>starnuti ripetuti, naso che cola, prurito e congestione nasale, lacrimazione e fotosensibilità, bruciore, arrossamento e prurito agli occhi</strong>.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">«Nei casi più gravi l’allergia può sfociare in asma allergico, ma possono essere presenti anche allergie a più allergeni, come nel caso dell’allergia all’ambrosia che spesso è associata anche ad allergie ad altri pollini o agli acari. In alcuni casi, possono insorgere le cosiddette reazioni crociate con alcuni alimenti, spesso a seguito dell’ingestione di frutta o verdura, che si manifestano come reazioni allergiche, con prurito alla gola, talvolta, gonfiore a labbra, lingua o palpebre», prosegue la specialista.</span></p> <h2>Gli esami per la diagnosi</h2> <p><span style="font-weight: 400;">«Con i sintomi di allergia è consigliato <strong>rivolgersi allo specialista per effettuare gli esami per la diagnosi</strong> e successivamente intervenire con una terapia mirata. Gli esami per la diagnosi, eventualmente anche di allergia crociata agli alimenti, viene eseguita in ambulatorio con due esami specifici, il prick test e il dosaggio delle IgE specifiche. Si tratta di esami che non richiedono alcuna preparazione specifica da parte del paziente, sono indolore e rapidi nell’esecuzione. In particolare il<strong> prick test</strong> prevede la perforazione della cute con un aghetto che permette la penetrazione di una piccola quantità di allergene sotto la cure: se dopo 20 minuti compare un ponfo rosso e caldo intorno al punto dell’iniezione, allora il paziente è sensibile all’allergene iniettato. In alcuni casi, il risultato del prick test è supportato dalla ricerca delle IgE specifiche nel sangue, esame che si effettua con un prelievo di sangue venoso», conclude la dottoressa Piona.</span></p> <p><a href="https://prenota.humanitas.it/medico/dottssa-piona-alessandra"><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-93473" src="https://www.humanitasalute.it//app/uploads/2020/05/PRENOTA-UNA-VISITA-4-e1589287870782-800x161.png" alt="" width="250" height="50" /></a></p> <p><a href="https://prenota.humanitas.it/prestazioni/test-percutaneiintracutanei-a-lettura-immedia"><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-94371" src="http://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/PULSANTE-PRENOTA-UN-ESAME.png" alt="" width="250" height="51" /></a></p> <p> </p> <p> </p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/94335-allergie-dautunno-sintomi-ed-esami-per-la-diagnosi/">Allergie d’autunno: sintomi ed esami per la diagnosi</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/allergie/94335-allergie-dautunno-sintomi-ed-esami-per-la-diagnosi/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Come distinguere allergia stagionale e Coronavirus?</title> <link>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/93276-come-distinguere-allergia-stagionale-e-coronavirus/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/93276-come-distinguere-allergia-stagionale-e-coronavirus/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Wed, 08 Apr 2020 10:59:26 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Allergie]]></category> <category><![CDATA[Salute A-Z]]></category> <category><![CDATA[Allergia]]></category> <category><![CDATA[asma]]></category> <category><![CDATA[coronavirus]]></category> <category><![CDATA[giorgio canonica]]></category> <category><![CDATA[giorgio walter canonica]]></category> <category><![CDATA[humanitas]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/come-distinguere-allergia-stagionale-e-coronavirus/</guid> <description><![CDATA[<p>Con l’arrivo della primavera giunge, puntuale, anche l’allergia stagionale. I […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/93276-come-distinguere-allergia-stagionale-e-coronavirus/">Come distinguere allergia stagionale e Coronavirus?</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><span style="font-weight: 400;">Con l’arrivo della primavera giunge, puntuale, anche l’allergia stagionale. I soggetti allergici si trovano ad affrontare i sintomi tipici della condizione, come l’arrossamento degli occhi, la congiuntivite, il gonfiore delle palpebre, la lacrimazione eccessiva, ma anche la tosse, gli starnuti o la congestione nasale.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Questi ultimi sono sintomi riconducibili anche a </span><b>COVID-19</b><span style="font-weight: 400;"> – la malattia da nuovo coronavirus SARS-CoV-2 – e possono generare la preoccupazione di aver contratto il coronavirus.</span></p> <p><b>Come distinguere</b><span style="font-weight: 400;">, però, i classici</span><b> sintomi dell’allergia</b><span style="font-weight: 400;"> con quelli del </span><b>coronavirus</b><span style="font-weight: 400;">?</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Approfondiamo l’argomento con il professor </span><a href="https://www.humanitas.it/medici/giorgio-walter-canonica"><b>Giorgio Walter Canonica</b></a><span style="font-weight: 400;">, Responsabile Centro Medicina Personalizzata: Asma e Allergologia in Humanitas e docente di Humanitas University.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">I sintomi a cui prestare attenzione</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">“Uno dei sintomi sospetti del coronavirus è la </span><b>febbre</b><span style="font-weight: 400;"> che invece è assente nelle manifestazioni allergiche”, spiega il prof. Canonica. “La </span><b>rinite allergica</b><span style="font-weight: 400;"> dovrebbe essere più facilmente distinguibile da quella virale perché di solito gli starnuti sono a salve (ovvero a raffiche), il naso cola molto (un sintomo meno comune nei pazienti con COVID-19) e la rinite può associarsi a congiuntivite (che invece è abbastanza comune nella nuova malattia da coronavirus)”.</span></p> <h2><span style="font-weight: 400;">Come comportarsi in caso di sintomi</span></h2> <p><span style="font-weight: 400;">“È bene che i </span><b>pazienti allergici</b> <b>ai pollini</b><span style="font-weight: 400;"> che avvertono tosse e raffreddore inizino la terapia prescritta dall’allergologo con </span><b>antistaminici e corticosteroidi inalatori</b><span style="font-weight: 400;"> al fine di ridurre la sintomatologia. Se dopo 4-5 giorni di terapia i disturbi non dovessero regredire, si può pensare di aver contratto COVID-19 in forma lieve se non si ha febbre e in quel caso occorre contattare il proprio medico di famiglia oppure rivolgersi ai numeri verdi regionali”.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">“L’</span><b>allergia ai pollini </b><span style="font-weight: 400;">potrebbe anche manifestarsi </span><b>per la prima volta</b><span style="font-weight: 400;"> (anche perché può insorgere a qualunque età), pertanto in presenza di tosse e raffreddore che fanno sospettare un’allergia respiratoria occorre consultare il proprio medico che potrà effettuare una diagnosi e indicare una terapia appropriata. Con la terapia farmacologica corretta i disturbi allergici regrediscono nel giro di qualche giorno, mentre le forme infettive restano. Raccomando infine ai pazienti che sono in trattamento continuo per l’asma di non sospendere la terapia”.</span></p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/93276-come-distinguere-allergia-stagionale-e-coronavirus/">Come distinguere allergia stagionale e Coronavirus?</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/93276-come-distinguere-allergia-stagionale-e-coronavirus/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Arriva la primavera: i falsi miti sulle allergie ai pollini</title> <link>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/orecchio-naso-gola/90417-arrivano-i-pollini-tutte-le-bufale-sulle-allergie/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/orecchio-naso-gola/90417-arrivano-i-pollini-tutte-le-bufale-sulle-allergie/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Fri, 08 Mar 2019 13:30:53 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Allergie e primavera]]></category> <category><![CDATA[Cure e farmaci]]></category> <category><![CDATA[Orecchio, naso e gola]]></category> <category><![CDATA[allergia ai pollini]]></category> <category><![CDATA[allergie]]></category> <category><![CDATA[asma]]></category> <category><![CDATA[estate]]></category> <category><![CDATA[fake news]]></category> <category><![CDATA[pollini]]></category> <category><![CDATA[walter giorgio canonica]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/arrivano-i-pollini-tutte-le-bufale-sulle-allergie/</guid> <description><![CDATA[<p>Ogni anno, con l’arrivo della primavera, colpisce quasi un adulto […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/orecchio-naso-gola/90417-arrivano-i-pollini-tutte-le-bufale-sulle-allergie/">Arriva la primavera: i falsi miti sulle allergie ai pollini</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p>Ogni anno, con l’arrivo della primavera, colpisce quasi un adulto su cinque (19,5%) e addirittura un under 30 su quattro. L’<strong>allergia ai pollini</strong>, con tutti i suoi fastidiosi sintomi fra cui starnuti a ripetizione e occhi arrossati, colpisce sempre più persone. Secondo la più recente indagine dell’Associazione nazionale farmaci di automedicazione (Assosalute) ne soffre il 40% circa degli adolescenti, una quota in continuo aumento, che potrebbe arrivare al 50% nel 2022.</p> <p>L’aumento delle temperature sul pianeta e la più alta concentrazione di anidride carbonica nell’aria provocata dall’inquinamento sono inoltre fattori che contribuiranno nei prossimi anni a far diventare questa sintomatologia ancora più aggressiva. Ne abbiamo parlato con il Prof. <a href="https://www.humanitas.it/medici/giorgio-walter-canonica" target="_blank" rel="noopener"><strong>Giorgio Walter Canonica</strong></a>, responsabile del Centro di medicina personalizzata Asma e allergie dell’Immuno Center dell’Istituto clinico Humanitas, oltre che past president della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica.</p> <p> </p> <p><img decoding="async" class="alignnone size-large wp-image-90542" src="http://www.humanitasalute.it/wp-content/uploads/2024/08/Untitled-design-5-copia-1024x619.png" alt="" width="1024" height="619" /></p> <p> </p> <h2>Come funziona l’allergia</h2> <p>Nell’aria circolano migliaia di pollini diversi, ma, per fortuna, l’organismo di chi è allergico si scatena solo contro alcuni. Ciò significa che il sistema immunitario subisce solo l’azione di alcuni tipi di pollini. «Quando i pollini entrano in contatto con le mucose di occhi, naso, gola, il loro <strong>involucro protettivo </strong>esterno viene “sciolto” a causa dell’umidità e vengono liberate le proteine presenti all’interno, i cosiddetti <strong>allergeni</strong>, in genere innocui per la maggior parte delle persone», ha spiegato il dottor Canonica. «Può accadere, però, che il sistema immunitario, cioè lo “scudo” che difende il nostro organismo dagli attacchi di virus e batteri, identifichi erroneamente gli allergeni come <strong>potenzialmente nocivi</strong>, reagendo in maniera eccessiva per combatterli e formando, attraverso una serie di complessi passaggi, anticorpi specifici, le immunoglobuline E (IgE) – ha proseguito l’esperto -. Così, ogni volta che l’organismo entra in contatto con il medesimo allergene, alcune cellule del sistema immunitario, i mastociti, rilasciano l’istamina, la sostanza responsabile dei classici disturbi allergici».</p> <h2>Quali strategie mettere in atto?</h2> <p>Per avere un po’ di tregua dall’allergia primaverile è possibile mettere in atto alcune <strong>strategie</strong> che servono a tenere alla larga i malesseri e a godersi con un po’ di tranquillità il tepore primaverile. L’importante è evitare di cadere in alcuni errori, tanto diffusi quanto grossolani, e tenersi lontani dalle tante bufale che circolano sull’argomento. Ecco alcuni chiarimenti importanti:</p> <p> </p> <h4>Le previsioni del meteo contano</h4> <p>La produzione di polline è, infatti, massima nei giorni di sole, soprattutto nelle ore centrali. Per questo è consigliato arieggiare la casa e uscire all’aperto alla mattina, prima delle dieci, oppure alla sera. I lavori di giardinaggio? Meglio delegarli, evitando anche di stendere il bucato all’aperto.</p> <p>La <strong>pioggia</strong> è una preziosa alleata contro l’allergia: l’acqua distrugge i pollini, mentre l’umidità favorisce la chiusura delle antere dei fiori, riducendo temporaneamente la liberazione di nuovi granuli. Attenzione, invece, quando è in arrivo un forte temporale, perché nelle fasi iniziali i vortici d’aria possono risollevare i pollini, aumentando il rischio di crisi allergiche.</p> <p>Per avere informazioni di prima scelta è bene affidarsi al Bollettino dei pollini (www.pollineallergia.net) o a quelli Arpav provinciali, che forniscono previsioni settimanali aggiornate quotidianamente, incrociando i dati meteorologici con le concentrazioni di polline registrate nelle varie città italiane.</p> <p> </p> <h4>Il periodo critico dura solo un mese</h4> <p>Nel Nord Italia dominano da aprile a settembre i pollini prodotti dalle <strong>graminacee</strong>, piante erbacee selvatiche che attecchiscono soprattutto nei prati, mentre al Sud colpiscono più persone i pollini delle erbe <strong>compositae</strong>, come artemisia e ambrosia, e chenopodiacee, come amaranto e barbabietola da zucchero.</p> <p>Ovunque prolifera invece la <strong>parietaria</strong>, un’erba simile all’ortica con una fioritura cha va da marzo a novembre, molto diffusa in tutta l’area mediterranea, sia in campagna sia in città.</p> <p> </p> <h4>Il prick test non è l’unico esame diagnostico a disposizione</h4> <p>Quando si sospetta un’allergia, è bene evitare un pericoloso fai-da-te che porta ad affidarsi ai primi test che capitano a tiro. Meglio invece affidarsi all’allergologo per sottoporsi a esami accurati e validati. Tra questi, il più semplice e usato è il <strong>prick test</strong>, che serve a identificare la causa dell’allergia. “Il test può essere eseguito a qualsiasi età e in ogni periodo dell’anno – specifica Canonica -, a patto di sospendere l’assunzione degli antistaminici almeno una settimana prima per non alterare i risultati”. Ma il prick test non è l’unica indagine diagnostica a disposizione. All’occorrenza, a questo esame possono essere associati altri accertamenti, come la <strong>spirometria</strong>, che valuta l’ostruzione delle vie aeree; l’<strong>endoscopia nasale</strong> a fibre ottiche, che ispeziona le cavità del naso; la <strong>citologia nasale</strong>, che analizza le cellule della mucosa. In caso di necessità, per appurare la diagnosi è possibile ricorrere al dosaggio delle<strong> immunoglobuline</strong>, un esame del sangue utile a dosare questi anticorpi specifici per ogni allergene.</p> <p>Nel caso di allergie difficili è indicato il <strong>nuovo</strong> <strong>test molecolare</strong> <strong>Alex, Allergy Explorer</strong>: «Questo esame, che riesce a scovare allergeni insospettabili, si effettua attraverso un semplice prelievo di sangue, che viene analizzato da uno speciale macchinario simile a un computer che ha in memoria la “carta d’identità” di 282 componenti, di cui 125 proteine, presenti nei pollini – ha chiarito il Prof. Canonica -. Il risultato, che arriva dopo una decina di giorni, traccia una vera e propria mappatura degli elementi che possono scatenare l’allergia. È così possibile proporre una terapia personalizzata, su misura per il singolo paziente».</p> <p> </p> <h4>Gli antistaminici non impediscono la guida</h4> <p>Nonostante la loro efficacia, spesso questi medicinali vengono accettati con difficoltà da chi li deve assumere, in quanto accusati di provocare sonnolenza, perdita di lucidità, mancanza di concentrazione. «Questo vale per gli antistaminici più “vecchi”, quelli di prima generazione, come difenidramina, clorfeniramina, triprolidina, dimenidrinato, che agiscono sui recettori H1 dell’istamina, ma anche su altri tipi di recettori a livello del sistema nervoso centrale, causando appunto sopore, ma anche altri effetti collaterali, come secchezza della bocca, disturbi alla vista, stitichezza, ritenzione urinaria», chiarisce Canonica. «Ciò non riguarda, però, gli <strong>antistaminici più nuovi</strong>, di seconda generazione, come loratadina, desloratadina, cetirizina, levocetirizina, bilastina, ebastina, rupatadina, che sono più selettivi verso gli H1 e superano con più difficoltà la barriera ematoencefalica, arrivando meno agevolmente al sistema nervoso centrale. Sono quindi meglio tollerati e la sonnolenza è molto limitata».</p> <p> </p> <h4>Il cortisone è un rimedio valido</h4> <p>I <strong>corticosteroidi</strong>, come cortisone, prednisone, triamcinolone, betametasone, desametasone, idrocortisone butirrato, idrocortisone acetato, sono un valido rimedio per ridurre la risposta difensiva dell’organismo. In particolare, nelle riniti diminuiscono l’infiammazione e migliorano la respirazione. Sono disponibili sotto forma di spray nasale o soluzioni/polvere per inalazione, mentre sono sconsigliabili quelli per bocca, dati gli effetti collaterali.</p> <p>Quando invece si manifesta la cosiddetta fame d’aria, ovvero l’asma, è opportuno ricorrere ai <strong>broncodilatatori</strong>, che provocano un rilassamento della muscolatura delle vie respiratorie, consentendo un maggiore afflusso di aria ai polmoni, facilitando la respirazione e attenuando la tosse e l’affanno.</p> <p> </p> <h4>Anche i bambini sotto i sei anni possono assumere farmaci</h4> <p>Oggi la rinite allergica colpisce circa il 7% dei<strong> bambini</strong> di età compresa tra i sei e i sette anni. E ancora, uno studio condotto dall’Italian pediatric allergy network evidenzia che su 1.360 bimbi con età media di 10 anni, l’82% è sensibilizzato ad almeno tre pollini e il 48% ad almeno sei. I più a rischio sono i piccoli che hanno uno o entrambi i genitori allergici, visto che esiste una predisposizione familiare su base genetica a sviluppare il disturbo.</p> <p>Una volta accertata l’allergia, è possibile ricorrere agli antistaminici di seconda generazione: alcuni possono essere somministrati già a partire dai due anni.</p> <p> </p> <h4>Il vaccino non previene le allergie</h4> <p>Viene chiamato vaccino, ma si tratta di <strong>immunoterapia specifica</strong>. A differenza delle classiche vaccinazioni utili a prevenire un’infezione o una patologia in una persona sana, il «vaccino» per l’allergia serve a <strong>controllare la malattia</strong> ed è in grado di combattere il problema alla radice, dando una «regolata» al sistema immunitario, in modo da ridurre la produzione degli anticorpi, le immunoglobuline. Varie le ricerche che hanno dimostrato l’efficacia del trattamento, tra le quali anche uno studio pubblicato nel 2017 su Expert Review of Clinical Immunology e condotto dai ricercatori dell’Università Versailles Saint Quentin di Suresnes, in Francia, su oltre 70mila pazienti. Oltre a smantellare il meccanismo alla base dell’allergia, questo tipo di terapia si è rivelata valida anche per contenere il rischio di patologie correlate, come sinusite, polipi nasali, ingrossamento (ipertrofia) delle adenoidi nei più piccoli. Nel caso delle allergie ai pollini, il vaccino viene somministrato a partire dai mesi invernali fino alla fine della stagione.</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/orecchio-naso-gola/90417-arrivano-i-pollini-tutte-le-bufale-sulle-allergie/">Arriva la primavera: i falsi miti sulle allergie ai pollini</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/salute-a-z/orecchio-naso-gola/90417-arrivano-i-pollini-tutte-le-bufale-sulle-allergie/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Via libera al piccante a tavola</title> <link>https://www.humanitasalute.it/benessere/88426-via-libera-al-piccante-a-tavola/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/benessere/88426-via-libera-al-piccante-a-tavola/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Fri, 05 Oct 2018 07:35:01 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Alimentazione]]></category> <category><![CDATA[Allergie]]></category> <category><![CDATA[Benessere]]></category> <category><![CDATA[biologa nutrizionista Elisabetta Macorsini]]></category> <category><![CDATA[piccante]]></category> <category><![CDATA[sale]]></category> <category><![CDATA[spezie]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/via-libera-al-piccante-a-tavola/</guid> <description><![CDATA[<p>C’è un modo per ‘ingannare’ il cervello e spingerlo a […]</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/benessere/88426-via-libera-al-piccante-a-tavola/">Via libera al piccante a tavola</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p>C’è un modo per ‘ingannare’ il cervello e spingerlo a desiderare meno cibi salati: mangiare <strong>piccante</strong> e più in generale speziato. Lo dice una ricerca della Third Military Medical University di Chongqing, in Cina, pubblicata su Hypertension. Secondo i ricercatori che hanno condotto gli esperimenti infatti gli amanti del piccante consumano automaticamente meno sale, garantendosi così una pressione arteriosa generalmente più bassa di chi invece non ama i cibi speziati. Risultato? Una riduzione del rischio di infarto e ictus. Ne abbiamo parlato con <strong><a href="https://www.humanitas-care.it/medici/elisabetta-macorsini/" target="_blank" rel="noopener">Elisabetta Macorsini</a></strong>, biologa nutrizionista di Humanitas.</p> <p> </p> <h2>Più sapore senza aggiugere il sale</h2> <p>Gli amanti del gusto piccante consumano meno sale e hanno la pressione più bassa, cosa che riduce il rischio di infarto e ictus. Secondo i ricercatori la chiave potrebbe stare nel fatto che le aree cerebrali stimolate dal sale e da spezie come il peperoncino sono le stesse. Emerge da una ricerca della Third Military Medical University di Chongqing, in Cina, pubblicata su Hypertension. Per lo studio sono stati arruolati 606 adulti cinesi, determinando le loro preferenze per il gusto salato o piccante. I ricercatori hanno quindi collegato tali preferenze alla <strong>pressione sanguigna</strong>, riscontrando che rispetto a quelli che non amavano i cibi piccanti i partecipanti alla ricerca che invece li consumavano avevano la pressione massima inferiore di otto millimetri di mercurio e la minima di cinque, oltre a consumare meno sale.</p> <h2>Salato e piccante? Per il cervello non c’è differenza</h2> <p>Il team di ricerca ha anche utilizzato tecniche di imaging per esaminare due regioni del cervello, l’insula e la corteccia orbitofrontale, note per essere coinvolti nel gusto salato. È stato così rilevato che le aree stimolate dal sale e dal piccante si sovrapponevano e che anzi il piccante stimolava ulteriormente queste aree cerebrali, rendendo i partecipanti allo studio più sensibili al sale e in grado così di consumarne meno.</p> <p>Insomma, se si aggiungono un po ‘di <strong>spezie alla cottura</strong>, si può cucinare cibo gustoso senza utilizzare tanto sale. I ricercatori hanno comunque fatto presente che i risultati andrebbero ripetuti anche sui caucasici per capire ciò che è emerso può essere considerato valido in maniera generalizzata.</p> <p> </p> <h2>Il parere di Humanitas</h2> <p>“Le spezie sono molto utili per insaporire i nostri piatti in modo gustoso, evitando un eccessivo <strong>utilizzo di sale</strong>, ma sono anche un valido alleato per la protezione della nostra salute – ha detto Macorsini -. Fin dall’antichità alle spezie sono state riconosciute proprietà aromatizzanti e antibatteriche, oggi esiste una sensibilità sempre più diffusa verso il loro utilizzo nella prevenzione e nella terapia di varie patologie. Nella nostra epoca di <strong>globalizzazione</strong> le spezie sono usate quotidianamente da persone di nazionalità diversa e ciò aumenta la conoscenza delle spezie sia come alimenti che come sorgente di principi attivi che possono avere effetti benefici sulla nostra salute”.</p> <p> </p> <h2>Quali sono gli effetti benefici delle spezie più comuni?</h2> <p>La spezia più diffusa al mondo è il pepe nero, il suo aroma piccante e la sua capacità di modificare i sapori sono attribuibili alla piperina – ha aggiunto la dietista -. Al pepe nero è riconosciuta una proprietà digestiva in quanto aumenta la secrezione degli enzimi digestivi e riduce il tempo di transito.</p> <p>Alcuni studi hanno evidenziato che la<strong> piperina</strong> potrebbe avere un effetto protettivo nei confronti dell’ulcera gastrica, ovviamente alle dosi comunemente utilizzate. La piperina aumenta la capacità di assorbimento della mucosa a livello intestinale, stimola la termogenesi (spesa energetica corporea) e ha proprietà antiinfiammatorie.</p> <p>Il <strong>peperoncino</strong> deve invece il suo gusto piccante alla <strong>capsaicina</strong> che, attraverso uno specifico recettore, è in grado di agire sul senso di appetito e su quello di sazietà. Studi recenti hanno evidenziato che un milligrammo di peperoncino ricco di piperina è in grado di avere effetti positivi sul controllo di appetito e sazietà. La capsaicina ha un’attività benefica anche a livello cardiovascolare perché stimola il rilascio di ossido nitrico che agisce positivamente sulla pressione arteriosa. La capsaicina ha anche un effetto desensibilizzante ed analgesico che viene sfruttato nella preparazione di applicazioni per uso topico da impiegare in casi di dolore cronico, come la neuropatia diabetica e i dolori neuromuscolari. La capsaicina è in grado di aumentare la funzione vescicale e controllare l’incontinenza urinaria, riduce la nausea e il vomito post-operatori ed è un valido gastroprotettore nelle terapie con antinfiammatori non steroidei.</p> <p>Il componente biologicamente attivo della <strong>curcuma</strong> è la curcumina, tradizionale conservante e responsabile del colore giallo-oro del curry.</p> <p>Negli ultimi anni vari studi hanno evidenziato le attività antiossidanti, antivirali, antiproliferative e antinfiammatorie di questa spezia. La curcuma potrebbe avere anche proprietà anticancerogene considerando lo stretto legame del cancro con lo stato infiammatorio alterato e lo stress ossidativo e le proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie della spezia. La curcuma sembrerebbe ridurre l’angiogenesi (crescita di nuovi vasi) e diminuire quindi la diffusione delle cellule tumorali.</p> <p>In soggetti con Morbo di Crohn (malattia infiammatoria cronica intestinale), l’assunzione di curcumina ha permesso di ridurre le dosi delle terapie farmacologiche.</p> <p>La <strong>cannella</strong> ha proprietà metaboliche: pazienti diabetici che hanno assunto 2 g/die di cannella per 4-18 settimane hanno visto ridursi i valori di glicemia, colesterolo totale e trigliceridi.</p> <p>Lo <strong>zenzero</strong> fin dall’antichità è stato utilizzato per controllare nausea e vomito di varia natura (nausea gravidica, nausea post-operatoria, mal di mare).</p> <p>Lo <strong>zafferano</strong> è ricavato dagli stimmi del Crocus sativus ed è una spezia molto costosa: (70mila fiori danno 2,5 kg di stimmi da cui si ricava 1 kg di zafferano). E’ molto ricco di antiossidanti che non vengono alterati in cottura.</p> <p>I <strong>chiodi di garofano</strong> sono ricchi in eugenolo con proprietà antimicrobiche sfruttate nella disinfezione del cavo orale e nelle medicazioni odontoiatriche.</p> <p> </p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/benessere/88426-via-libera-al-piccante-a-tavola/">Via libera al piccante a tavola</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/benessere/88426-via-libera-al-piccante-a-tavola/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> <item> <title>Primavera, stagione di fiori. E di raffreddori</title> <link>https://www.humanitasalute.it/allergie/allergie-e-primavera/63056-primavera-stagione-di-fiori-e-di-raffreddori/</link> <comments>https://www.humanitasalute.it/allergie/allergie-e-primavera/63056-primavera-stagione-di-fiori-e-di-raffreddori/#respond</comments> <dc:creator><![CDATA[Redazione Humanitas Salute]]></dc:creator> <pubDate>Mon, 13 Mar 2006 23:00:00 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Allergie e primavera]]></category> <category><![CDATA[allergie fiori]]></category> <category><![CDATA[allergie pollini]]></category> <category><![CDATA[allergie primavera]]></category> <category><![CDATA[cura allergia]]></category> <category><![CDATA[raffreddore primavera]]></category> <guid isPermaLink="false">http://humanitasalute.it/primavera-stagione-di-fiori-e-di-raffreddori/</guid> <description><![CDATA[<p style="text-align: left;"><span style="font-size: 8pt;"><span></span><strong>Arriva la primavera e con lei i problemi legati alle più comuni allergie respiratorie. Ecco come prevenirle e curarle.</strong> </p> <p>Sempre più persone con l’avvicinarsi della primavera sono vittime di allergie. Per molti sembra quasi impossibile uscire di casa, perché le alte concentrazioni di pollini causano disturbi respiratori e uno stato di generale disagio fisico. I dati poi danno segnali di emergenza per l’incremento costante di soggetti colpiti: la pollinosi è una delle malattie più diffuse al mondo, secondo l'Organizzazione</span>...</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/allergie-e-primavera/63056-primavera-stagione-di-fiori-e-di-raffreddori/">Primavera, stagione di fiori. E di raffreddori</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p style="text-align: left;"><em><span class="celesteLight" style="font-size: 10pt;">Arriva la primavera e con lei i problemi legati alle più comuni allergie respiratorie. Ecco come prevenirle e curarle. <br /></span></em><br />Sempre più persone con l’avvicinarsi della primavera sono vittime di allergie respiratorie. Per molti sembra quasi impossibile uscire di casa, perché le alte concentrazioni di pollini causano disturbi respiratori e uno stato di generale disagio fisico. I dati poi danno segnali di emergenza per l’incremento costante di soggetti colpiti: la pollinosi è una delle malattie più diffuse al mondo, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità in Italia si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell’aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. <br />Ma cosa sono esattamente i pollini e cosa provocano? Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa <strong>Lucia Testoni</strong>, medico dell’équipe del reparto Allergologia di Humanitas, diretto dal dott. <strong>Michele Ciccarelli</strong>. “I pollini di piante arboree o erbacee sono responsabili della cosiddetta pollinosi, ovvero di tutte quelle manifestazioni allergiche tipiche della primavera, quali starnuti ripetuti, naso chiuso o congestionato, pizzicore e lacrimazione degli occhi, fino all’asma”.</p> <p>Considerato che il 15-20 per cento della popolazione italiana soffre di allergie e che dai dati emerge un fenomeno in crescita, soprattutto tra i più giovani e le donne, quali sono le cause scatenanti tra i fattori di tipo genetico e ambientale che facilitano lo scatenarsi dell’allergia? “Le allergie – afferma la dott.ssa Testoni – sono scatenate dagli ‘allergeni’, sostanze, tra cui anche i pollini, capaci di indurre una risposta immunitaria di tipo allergico in un ospite suscettibile. Numerosi studi dimostrano che le caratteristiche genetiche dell’ospite sono molto importanti nello sviluppo di allergie, anche se attualmente non sono ancora stati ben definiti i geni coinvolti nelle reazioni. <br />Ma anche altri fattori, esterni, contribuiscono a rendere l’uomo suscettibile alle allergie: gli inquinanti industriali, il fumo di sigaretta e le infezioni virali che alterano i comuni meccanismi di difesa. E’ anche vero che l’inquinamento atmosferico ha alterato la pollinazione delle piante stesse. I pollini in base alla loro specie hanno una propria stagionalità, ma questa negli ultimi anni è stata stravolta e i periodi di pollinazione risultano estremamente allungati. Nella primavera precoce, fin da febbraio, iniziano le piante arboree; da aprile a giugno pollinano le Graminacee, nei mesi estivi e autunnali le Composite, tra cui Ambrosia e Artemisia; c’è poi la Parietaria che in Italia, a seconda delle aree geografiche, copre il periodo primaverile ed estivo”.</p> <p>In presenza quindi di più allergeni e di un intervallo temporale che va ben oltre il mese di marzo, quali sono i principali consigli per prevenire e giocare d’anticipo? “Una volta diagnosticata l’allergia respiratoria e identificato l’allergene responsabile è possibile eseguire l’immunoterapia specifica, più comunemente nota come vaccino. Consiste nella somministrazione, per bocca o tramite iniezione, di dosi crescenti dell’allergene in modo da alterare la risposta immunologica dell’ospite e migliorare negli anni i sintomi clinici. Si tratta di una terapia che va protratta per alcuni anni, ma che spesso permette di ridurre notevolmente i sintomi, soprattutto l’asma”.</p> <p>E per chi ha invece un forte attacco allergico in corso può essere utile ricorrere agli antistaminici? <br />“Nel ‘pieno’ dell’allergia è utile ricorrere a terapie sintomatiche in grado di ridurre i sintomi e l’infiammazione che ne sta alla base. Quindi sì ad <strong>antistaminici</strong> – quelli di ultima generazione danno sempre meno sonnolenza – e alla <strong>terapia topica oculare, nasale o bronchiale</strong> con cromoni, cortisone o broncodilatatori, sempre a discrezione dello specialista curante”.</p> <p>Grazie all’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna (Isac-CNR), in collaborazione con l’Associazione Italiana di Agrobiologia, dal 1985 in Italia è attiva una Rete di monitoraggio degli allergeni aerodiffusi che misura la concentrazione in atmosfera dei principali pollini di interesse allergologico. Sul sito dell’Isac-CNR si trova, aggiornato ogni mercoledì, un bollettino dei pollini prodotto sulla base delle osservazioni della settimana precedente.: http://www.isac.cnr.it/~aerobio/aia/POLTEXT.html</p> <p>Di Cristina Florio</p> <p>The post <a href="https://www.humanitasalute.it/allergie/allergie-e-primavera/63056-primavera-stagione-di-fiori-e-di-raffreddori/">Primavera, stagione di fiori. E di raffreddori</a> appeared first on <a href="https://www.humanitasalute.it">Humanitas Salute</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.humanitasalute.it/allergie/allergie-e-primavera/63056-primavera-stagione-di-fiori-e-di-raffreddori/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>0</slash:comments> </item> </channel> </rss>