Quando hai misurato l’ultima volta la pressione del tuo sangue? Mai? Cogli l’attimo, misurala oggi, è la giornata giusta! Il 17 maggio si celebra infatti la Giornata mondiale contro l’Ipertensione arteriosa, una iniziativa dell’International Society of Hypertension.
La pressione è la forza con la quale il cuore spinge il sangue nelle arterie perché porti ossigeno e nutrimento anche alle cellule più lontane: la pressione che si misura nell’arteria quando il cuore si contrae si chiama massima (sistolica) , la pressione che si misura nell’arteria quando il sangue si rilascia si chiama minima (diastolica)
La pressione cambia con il nostro stato d’animo e con le emozioni, durante il giorno e durante la notte, quando siamo sdraiati e quando stiamo in piedi, cambia durante e dopo una corsa, durante e dopo uno sforzo. Dipende da molte variabili: dalla forza di contrazione del cuore ma anche dalle resistenze delle arterie nelle quali il sangue scorre. Quando le arterie invecchiano perdono elasticità e la pressione può salire. La pressione alta, a sua volta, aumenta la rigidità delle arterie e, insieme all’aterosclerosi, può favorire la formazione di placche sulle arterie coronarie o carotidi che portano infarto, ictus cerebrale e malattie cardiovascolari in generale.
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L’ipertensione può danneggiare reni e cervello
La pressione dipende anche dagli ormoni: alcuni di noi possono produrre in alcune fasi della vita o in modo abituale ormoni che aumentano la pressione del sangue e questo a lungo termine danneggia le arterie e provoca malattie di organi come il rene, il cuore, il cervello.
Per sapere se la nostra pressione è normale basta misurarla e tenere un diario dei valori: occorrono più misurazioni, su ambedue le braccia, in diversi momenti della giornata, in giorni diversi: il diario potrà essere mostrato al medico curante, la persona più adatta a ricomporre il quadro di insieme, a sollecitare il paziente a prendere provvedimenti sullo stile di vita o farmacologici che ridurranno i valori di pressione e le complicanze che l’ipertensione misconosciuta potrebbe provocare.
Solo il 25% dei pazienti cura l’ipertensione in modo corretto
In Italia 30 persone su 100 soffrono di ipertensione e non lo sanno. Inoltre solo 1 paziente su 4 si cura in modo adeguato. La SIIA, Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, in collaborazione con la Società Europea di Ipertensione Arteriosa, ha sviluppato una nuova app per tablet e smartphone, uno strumento di collegamento tra medici e infermieri per favorire il lavoro del medico consentendo al paziente di tenere sott’occhio i propri valori pressori e il proprio peso.
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La Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa ha fatto squadra con molti partner e Humanitas è uno di questi: non per far sentire i pazienti malati ma per condividere con ciascuno le informazioni fondamentali che salvano la vita.
Per questa giornata Humanitas ha allestito una postazione in cui sarà possibile rilevare la pressione arteriosa ai visitatori della struttura. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Dipartimento cardiovascolare, gli specializzandi in Cardiologia e ALT-Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari onlus.