Vero/Falso

“La solitudine fa male al cervello”, vero o falso?

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Molti credono che la solitudine faccia male oltre che all’umore anche al cervello. Vero o falso? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Elisabetta Menna, ricercatrice di Humanitas e dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr.

Vero. Il cervello ha bisogno di compagnia perché la solitudine e l’isolamento sociale producono effetti negativi sul cervello. Infatti, la solitudine ha spesso effetti negativi sull’umore tanto che può diventare causa di depressione oltre ad avere effetti negativi sul cervello e sul sistema nervoso andando a influenzare memoria, concentrazione e attenzione. Frequentare amici e parenti, svolgere attività con altre persone è certamente un modo efficace per prendersi cura della salute del proprio cervello, così come l’allenamento che deriva dalla lettura di libri che stimolino la fantasia, o dall’apprendimento di una nuova lingua, oppure dallo studio di uno strumento musicale o tecnologico nuovo – spiega l’esperta. – Tutte queste attività, in particolare se praticate con “piacere”, permettono di ristrutturare i nostri schemi cognitivi ed essere più flessibili.

Per mantenere il cervello in salute e in piena efficienza quindi è importante non solo prestare attenzione all’alimentazione che deve tenere conto di cibi ricchi di omega3, vitamina C, E e B6, oltre che di cibi ricchi di antiossidanti come broccoli, mirtilli, ma anche ricchi di colina, un coenzima presente in uova, merluzzo, semi di girasole e anarichi; ma è anche importante non vivere in solitudine e dormire bene cioè avere un sonno di qualità. Infatti, durante il sonno le sinapsi, ovvero le connessioni tra i neuroni del cervello, si riorganizzano, alcuni circuiti neuronali si rafforzano, mentre altri vengono depotenziati ed eliminati.”