Molti credono che i calcoli renali dipendano dal calcio. Vero o falso? Risponde il dottor Alberto Saita, urologo dell’ospedale Humanitas.
“Falso. Anche se la calcolosi, in particolare quella ossalo-calcica, una malattia determinata dalla presenza di calcoli renali derivanti da un sale chiamato ossalato di calcio, potrebbe far pensare che proprio il calcio e gli alimenti ricchi di calcio come latte e latticini, siano i responsabili delle dolorose coliche renali che nei paesi occidentali rappresentano circa un terzo degli accessi al pronto soccorso, è importante sapere che l’apporto di calcio protegge e non espone al rischio di calcoli renali. La calcolosi renale è una malattia causata dalla ormai diffusa sindrome metabolica, ovvero una condizione clinica rappresentata da aumento di peso con tendenza all’obesità, ipertensione, e tendenza al diabete che determina iperacidità urinaria e iperuricosuria, cioè urine molto acide e ricche di acido urico. La sindrome metabolica quindi, oltre a comportare l’aumento del rischio cardiovascolare aumenta anche il rischio litogeno, ovvero aumenta la presenza di acido urico nel sangue e nelle urine (iperuricosuria), responsabile della formazione di cristalli e calcoli renali. A parte i casi in cui esiste una congenita predisposizione metabolica, l’aumento di acido urico e la formazione di calcoli renali è conseguente alle diete ricche in proteine specialmente quelle derivanti dalle carni rosse o al diabete, che aumenta il rischio di sviluppare calcolosi ma non necessariamente i diabetici sviluppano calcoli renali – spiega l’esperto. – Anche il sale da cucina così come alimenti ricchi in zuccheri e carboidrati, quali dolci e prodotti da forno, oltre che gli alcolici aumentano l’acidità urinaria e favoriscono la precipitazione di cristalli detti litiasici nelle urine. Al contrario, una dieta ricca di proteine vegetali e calcio ma povera di sale da cucina invece risulta più salutare e protettiva nei confronti della formazione di calcoli renali. A questo si aggiunga che bere alti volumi di acqua, tali da produrre circa 2 litri di urine al giorno, e assumere verdure e spremute di agrumi ricchi di potassio e citrati, proteggono in maniera efficace dal rischio di calcoli renali.”