Ebola non rappresenta più un’emergenza per la salute pubblica internazionale. L’ha deciso l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, ieri 29 marzo al termine di una riunione del Comitato per l’Emergenza. In tutti e tre i Paesi dell’Africa Occidentale colpiti più degli altri da Ebola, ovvero Guinea, Liberia e Sierra Leone, si è spento il focolaio originario dell’epidemia e la catena di trasmissione del virus si è interrotta.
La decisione dell’Oms è arrivata due giorni dopo il 27 marzo, data in cui la Guinea ha completato il periodo di sorveglianza rafforzata di 90 giorni a seguito dei nuovi casi di Ebola. Nei mesi scorsi l’agenzia delle Nazioni Unite aveva dichiarato i tre Paesi “Ebola free”, ovvero liberi dal virus che però era ritornato a colpire. Il 14 gennaio un nuovo caso era stato registrato in Sierra Leone, a questo ne aveva fatto seguito un altro ma a metà marzo la nuova emergenza è rientrata. Sempre a gennaio è arrivata la dichiarazione di Paese “Ebola free” anche per la Liberia, la seconda dopo quella di maggio 2015. Ora la trasmissione è stata interrotta anche in Guinea.
(Per approfondire leggi qui: Ebola: nuovo caso in Sierra Leone. Ieri dichiarata fine epidemia)
Per il comitato dell’Oms dunque, Ebola non rappresenta più un evento straordinario e il rischio di contagio su base internazionale è basso: i Paesi colpiti, come dimostrato negli ultimi mesi a fronte dei contagi residui, hanno ora tutte le carte in regola per rispondere in maniera tempestiva al virus e contrastarne la diffusione. Pertanto, auspica l’organizzazione, le misure con cui si sono limitati i viaggi e le relazioni commerciali con Guinea, Sierra Leone e Liberia dovrebbero essere eliminate.
Risposta a Ebola è ora più tempestiva
Nei prossimi mesi non è detto che l’Africa non debba tornare a fare i conti con il virus, presente nell’ecosistema del Continente. Per questo è necessario mantenere alta l’attenzione; tutti i Paesi devono continuare a impegnarsi a prevenire i contagi, a rilevare gli eventuali nuovi casi e a intervenire prontamente, anche con l’aiuto della comunità internazionale. Si è ormai nella fase 3 della reazione all’epidemia di Ebola, caratterizzata dai nuovi traguardi raggiunti nel controllo dei contagi, dai vaccini all’impiego di squadre di pronto intervento all’assistenza per i sopravvissuti.
(Per approfondire leggi qui: Ebola, il vaccino funziona)
Dall’inizio dell’epidemia, da dicembre 2013, Ebola ha fatto 11mila 316 vittime mentre il virus ha contagiato 28mila 639 persone (bollettino Oms aggiornato al 13 marzo).