L’endometriosi entra nei nuovi Lea, i livelli essenziali di assistenza. Una buona notizia per le donne colpite: i trattamenti per l’endometriosi faranno così parte delle prestazioni e dei servizi che il Servizio sanitario nazionale fornisce a tutti i cittadini, gratuitamente o pagando il ticket. L’ha comunicato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un messaggio su Facebook.
“L’impegno che avevamo preso un anno fa con tutte le donne è stato mantenuto e che la promessa fatta è diventata realtà. Con la conclusione dell’iter di aggiornamento dei nuovi Lea, questa patologia rientrerà infatti nell’elenco delle malattie croniche invalidanti che danno diritto all’esenzione”, ha scritto Lorenzin.
In Italia si stimano 3 milioni di donne con l’endometriosi, una delle principali cause di infertilità al femminile: “Proprio per dare una risposta concreta ai bisogni assistenziali connessi a questa malattia le ho dedicato una specifica attenzione anche nel Piano nazionale per la fertilità”, continua il ministro sul suo profilo Facebook. La malattia ha un alto impatto personale e sociale e pregiudica la qualità di vita delle pazienti. Secondo il ministero fra il 30 e il 40% dei casi di infertilità sono dovuti proprio a questa malattia.
(Per approfondire leggi qui: Endometriosi, in Humanitas un centro dedicato)
Nelle donne colpite da endometriosi si forma del tessuto simile all’endometrio, il rivestimento interno dell’utero, in altri punti dell’apparato genitale: la muscolatura dell’utero, le ovaie con la formazione di cisti, o il peritoneo pelvico. Più raramente questo tessuto può formarsi in altre parti del corpo.
Una quota di casi di endometriosi “passa inosservata”: la malattia può non dare sintomi
Tuttavia il dolore pelvico cronico, particolarmente acuto con le mestruazioni, è uno dei segni tipici della malattia. Come sottolinea il ministro Lorenzin l’endometriosi è “spesso di difficile diagnosi” e dunque è fondamentale riuscire a riconoscere i sintomi e a parlarne con il medico o lo specialista per fare diagnosi il prima possibile. Tra gli altri sintomi ci sono anche stanchezza fisica, intestino irritabile, gonfiore addominale, stitichezza, nausea e cefalea. Conoscere la malattia è dunque un passo molto importante da fare.
Un servizio per te
Vuoi approfondire e prenotare una visita con un ginecologo di Humanitas? Clicca qui