Mamme fumatrici, figli con problemi polmonari. Crescendo con una mamma che fuma, il bambino rischia di più di ammalarsi da grande di broncopneumopatia cronico ostruttiva (Bpco). In particolare il rischio sarebbe tre volte quello di un bambino che invece non è esposto al fumo di sigaretta.
Ad associare fumo passivo e rischio di Bpco, senza individuare comunque un rapporto causa/effetto, è un team di ricercatori della University of Melbourne (Australia). Lo studio è stato pubblicato su Respirology.
Il dato è arrivato dall’analisi dei questionari compilati da 5700 fra uomini e donne di 45 anni di età in media. Di questi 4 su 10 avevano vissuto all’età di 7 anni con una mamma fumatrice, nel 17% dei casi forte fumatrice. Il 60% invece aveva vissuto con un papà fumatore (di questi in un caso su 3 forte fumatore).
(Per approfondire leggi qui: Smog, Cnr: “In 25 anni raddoppiati casi di disturbi respiratori”)
Due terzi dei partecipanti hanno indicato di aver sofferto di asma mentre un quarto ancora faceva i conti con questa malattia. Più del 40% non aveva mai fumato.
Un paio di anni dopo aver compilato i questionari 1400 partecipanti sono stati sottoposti a dei test. Ebbene, i bambini cresciuti con mamme accanite fumatrici (almeno 20 sigarette al giorno) erano a maggior rischio di sviluppare una disfunzione polmonare indicativa di broncopneumopatia cronico ostruttiva. L’esposizione al fumo passivo da piccoli faceva inoltre aumentare il rischio di Bpco nelle persone che avevano cominciato a fumare.
Il fumo passivo può dunque pregiudicare lo sviluppo polmonare dei bambini?
«È indubbio che il fumo passivo respirato da piccolissimi può influire sullo sviluppo della funzione polmonare in un’età in cui questi organi sono in crescita», osserva la dottoressa Licia Siracusano, oncologa e referente del Centro Antifumo di Humanitas Cancer Center.
(Per approfondire leggi qui: Asma, quando il pericolo è in casa)
«Tuttavia – aggiunge – questo studio non è conclusivo, associando semplicemente l’esposizione al fumo passivo emesso da una mamma tabagista a una maggiore predisposizione al rischio di Bpco. Non si può dire con certezza che una malattia respiratoria sviluppata da adulti sia dovuta al fatto che durante l’infanzia si è respirato fumo passivo: altri fattori di tipo ambientale potrebbero aver influito. Ma d’altro canto non si può nemmeno escludere in maniera decisa la relazione tra Bpco e fumo di seconda mano».
Cosa provoca invece il fumo passivo ai bambini molto piccoli nel breve termine?
«Diversi studi hanno dimostrato che respirare il fumo prodotto dalle mamme è causa di asma bronchiale nei figli», conclude la specialista.