Le ustioni sono fra gli incidenti domestici più comuni anche se meno frequenti di cadute, urti e ferite da taglio. Quando parliamo di ustioni pensiamo immediatamente alla cucina e alle fiamme dei fornelli, ma sono diversi i modi in cui ci possiamo “bruciare”. Dei rischi di ustione e di come intervenire per un pronto soccorso hanno parlato i professionisti di Humanitas nella trasmissione di Rai1 “Buongiorno Benessere”.
L’ustione da calore può interessare le mani ma anche i polsi, per questo bisogna usare i guanti da forno per proteggerci anche da eventuali ustioni da vapore. L’ustione da vapore è una delle più comuni e può interessare tanto il viso quanto i polsi. Altrettanto importante è usare un paraschizzi quando si frigge per evitare di essere colpiti dall’olio bollente.
Cosa fare se ci si scotta?
Fondamentale è mettere subito la parte ustionata sotto l’acqua fresca corrente e tenerla almeno 15 minuti. Così non solo avremo un bel po’ di sollievo ma limiteremo la lesione perché se passa un po’ di tempo il calore può interessare anche le parti più vicine, è come se si propagasse. Dopo di che è bene idratare la parte lesa con una crema idratante, ad esempio con dell’aloe, ma anche l’olio d’oliva va bene perché è emolliente. Bene poi coprire la ferita.
E se la lesione è più grave? Se l’ustione è più grave – e possiamo accorgercene se compaiono delle bolle – dobbiamo comunque mettere la parte colpita sotto l’acqua corrente e poi andare in Pronto Soccorso.
(Per approfondire leggi qui: Ustioni e ferite da taglio: cosa fare?)
Inoltre si possono evitare altri incidenti con una semplice accortezza: non usare soluzioni alcoliche per pulire Pc e televisori collegati. Queste soluzioni possono causare una scintilla che può innescare una fiamma.
Le ustioni elettriche sono più rare e dovute in particolare alla scarsa manutenzione degli apparecchi elettrici o all’uso di oggetti non a norma. Un consiglio utile è quello di usare delle prese protettive soprattutto per tutelare i bambini.
Infine le ustioni chimiche. Queste sono causate da abbondante esposizione a sostanze irritanti come la candeggina o l’acido muriatico. Anche in questo caso è indicato mettere la parte lesa sotto l’acqua corrente ma per un periodo più prolungato, almeno 20 minuti, per evitare il rischio di gravi dermatiti.