Un focolaio di meningite sta preoccupando la Toscana. A oggi sono 12 i casi di meningite che si sono verificati nella regione nel 2016, di questi 10 sono dovuti al meningococco C, uno dei ceppi dei batteri responsabili dell’infezione. Lo scorso anno invece sono stati registrati 38 casi (31 dovuti al gruppo C). La meningite è potenzialmente una malattia letale: dall’inizio dello scorso anno, sempre in Toscana, ci sono stati 9 decessi, di cui 8 riconducibili al gruppo C, 1 a quello B.
La Regione ha definito delle misure, concordate con il ministero della Salute, per affrontare l’emergenza e limitare i contagi: vaccinazione gratuita per tutti i cittadini di qualsiasi età che vivono nell’area della Asl Toscana Centro e ticket ridotto per i cittadini oltre i 45 anni di età che vivono nel resto della regione.
Ma cos’è la meningite?
È una malattia infettiva delle meningi (le membrane che rivestono cervello e midollo spinale), causata da virus, batteri o funghi. La forma batterica è più rara ma più seria. I batteri che più frequentemente la causano sono tre: lo pneumococco, l’Haemophilus Influenzae B (Hib) e il meningococco, presente spesso nelle prime vie respiratorie. Come riferisce il ministero, dal 2 al 30% della popolazione sana ospita meningococchi nel naso e nella gola senza presentare sintomi e senza far aumentare il rischio di meningite o di altre malattie gravi.
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La meningite si trasmette attraverso la saliva emessa con la tosse e gli starnuti di una persona colpita (o anche parlando). Oltre a essere fatale può causare danni neurologici permanenti. Il mezzo più efficace per prevenire la meningite batterica è la vaccinazione. I vaccini anti meningite da Hib, pneumococco e meningococco C sono somministrati di solito nella prima infanzia.
Come riferisce il ministero della Salute, l’Hib era, fino alla fine degli anni 90, la causa più comune di meningite nei bambini fino a 5 anni. Ma grazie alla vaccinazione i casi di meningite causati da questo batterio si sono ridotti moltissimo. Gli ultimi dati nazionali parlano di una copertura superiore al 94% mentre «la copertura vaccinale globale stimata è pari a circa il 52%», dice il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University.
Vaccini efficaci per prevenire diversi tipi di meningite
«La meningite rappresenta ancora oggi un vero e proprio spauracchio anche nei Paesi più industrializzati come dimostra il panico sollevato a seguito della comparsa anche di un solo caso di meningite, ad esempio in una scuola». Nel mondo esiste una zona in cui le epidemie di meningite sono frequenti: «L’Africa subsahariana, che è definita la “fascia della meningite”. Al momento qui si potrebbe utilizzare un nuovo vaccino in grado non solo di arginare un’epidemia ma anche di offrire protezione duratura».
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«I vaccini sono lo strumento di prevenzione più efficace nei confronti di malattie gravi anche mortali come la meningite. L’impatto dell’introduzione di un vaccino contro uno specifico ceppo di meningococco sui casi di meningite è lampante alla luce di quanto successo in Australia: l’introduzione del vaccino contro il ceppo C ha portato alla scomparsa della meningite causata da esso, ma non ha migliorato la situazione del meningococco di tipo B, non aggredibile con le strategie già utilizzate per altri ceppi», conclude il professor Mantovani.
Ma proprio contro il meningococco di tipo B la ricerca italiana ha raggiunto un importante traguardo. Grazie al lavoro di Rino Rappuoli e dei suoi collaboratori è stato approvato per uso clinico in Europa e Stati Uniti un vaccino efficace contro la forma di meningite causata da questo batterio.