Quando si utilizza un computer portatile è importante osservare utili indicazioni riguardanti la postura, per scongiurare la comparsa di disturbi muscolo-scheletrici alla schiena, alle spalle, alle braccia e alle mani. Il vantaggio di poter utilizzare il portatile ovunque deve fare i conti con la mancanza di una postazione di lavoro che permetta di assumere una corretta posizione. Perciò è importante seguire alcune regole per non incorrere in fastidiosi disturbi. I consigli del dottor Gianluca Galimberti, fisiatra e caposezione di Riabilitazione Ortopedica di Humanitas.
Il portatile è un computer da usare saltuariamente
“Il cosidetto notebook – spiega il dottor Galimberti – è un computer che andrebbe utilizzato in situazioni particolari, ad esempio in viaggio o in vacanza, e non al posto di un computer da tavolo. Quando si lavora alla scrivania per diverse ore, infatti, è fondamentale organizzare bene la propria postazione e poter posizionare la sedia, il video, il mouse e l’altezza della tastiera in modo corretto, dal punto di vista ergonomico. Solo una postazione fissa di lavoro, bene organizzata, diminuisce la probabilità di soffrire di dolori e disturbi muscolari alla schiena, al collo e alle braccia. In un portatile, la tastiera non può essere posizionata a un livello più basso rispetto alla scrivania e il touch-pad (il dispositivo di puntamento) costringe la mano e l’avambraccio in una posizione anomala. Se si è costretti a utilizzare un notebook per un periodo prolungato, potrebbe essere più comodo utilizzare una tastiera e un mouse separati”.
Non appoggiarlo mai sulle gambe
“Il computer portatile – continua Galimberti – non va mai appoggiato sulle gambe: questa posizione, infatti, costringe la schiena in una posizione scorretta, che potrebbe portare, col tempo, a una cifosi, cioè a una curvatura in avanti della colonna vertebrale. Per ovviare a questo problema, si può appoggiare sulle ginocchia una valigetta e appoggiarvi sopra il computer. In treno e in aereo è meglio servirsi del tavolino come piano d’appoggio. Le spalle e il collo vanno tenuti distesi e rilassati e la testa va mantenuta ben bilanciata sulle spalle. Gli avambracci, i polsi e le mani vanno mantenuti allineati, in una posizione comoda, evitando di piegare i polsi o di tenerli inclinati. Se si lavora seduti su un divano, è meglio fornire sostegno alle braccia ponendo dei cuscino sotto gli avambracci, per contribuire a mantenere le spalle distese e i polsi diritti”.
Cercare di organizzare una postazione di lavoro
“In albergo, ad esempio – conclude il dottor Galimberti – si può provare a organizzare una postazione di lavoro sulla scrivania, evitando di lavorare al portatile seduti sul letto o in poltrona. Si può collocare una coperta o un cuscino sulla sedia, così da ottenere l’altezza desiderata, e un asciugamano arrotolato per sostenere la parte inferiore della schiena. Ricordo che la schiena deve essere sempre ben sostenuta dalla sedia e il peso del corpo va distribuito su tutta la sedia, appoggiandosi sempre allo schienale; l’altezza, inoltre, deve essere tale da poter appoggiare comodamente i piedi sul pavimento. Non digitare sulla tastiera o utilizzare il dispositivo di puntamento esercitando una forza eccessiva: i pollici e le dita devono essere rilassati e i tasti vanno premuti con delicatezza. In ogni caso, in situazioni di lavoro disagiate, è importante fare pause frequenti e cambiare spesso posizione mentre si lavora. Attenzione anche al trasporto del portatile: è meglio utilizzare un carrello o una valigetta con le rotelle”.
A cura di Elena Villa.